World Newspapers Congress: i mercati asiatici guidano la crescita della stampa mondiale. Europa in calo, ma l¿Italia cresce

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La stampa mondiale ha avuto ¿un buon 2004¿, con un aumento del 2,1% delle vendite e del 5,3% delle entrate pubblicitarie, stando allo studio pubblicato stamani dalla World Association of Newspapers (WAN).

Il Rapporto World Press Trends, presentato in occasione del 58th World Newspapers Congress in corso a Seul, evidenzia una notevole crescita della diffusione, dopo la contrazione del 2003, specie sui mercati asiatici, India e Cina in particolare, mentre si sono registrati dei cali in Europa e negli Stati Uniti.

La ripresa pubblicitaria, cominciata nel 2003, non ha compensato il ribasso degli anni precedenti e la quota dei giornali sul mercato della pubblicit&#224 &#232 scivolato del 30,1% nel 2004, contro il 30,5% dell¿anno precedente e il 36,1% del 1994.

La WAN, che ha condotto questo studio in 215 Paesi, sottolinea tre fenomeni importanti nel 2004: una forte crescita della diffusione dei giornali gratuiti (non contabilizzati nelle statistiche di vendita), un aumento del 32% dell¿audience dei siti Internet dei giornali e un¿accelerazione del passaggio ai tabloid (adottato gi&#224 dal 36% dei giornali).

Thimothy Balding, direttore generale della WAN, ha evidenziato che ¿Gli ultimi 12 mesi si sono rivelati straordinariamente positivi per l¿industria mondiale della stampa e si pu&#242 constatare una ripresa in diversi Paesi, dopo alcuni anni di vacche magre¿.

Secondo l¿Associazione, le vendite di circa 6.580 quotidiani nel mondo hanno raggiunto 395 milioni di copie al giorno, per un target di lettori stimato in pi&#249 di un miliardo di persone.

Il rapporto mostra che l¿Asia (+4,1%) &#232 stato il motore di crescita nel 2004, stessa cosa per l¿America del Sud (+ 6,3) e l”Africa (+ 6,0), anche se parliamo di mercati meno importanti.

Per contro, l¿Europa ha subito un calo dell¿1,4%, l¿America del Nord dello 0,2% e l¿Australia-Oceania dell¿1,0%.

In Asia, sono soprattutto l¿India (+8% nel 2004, +14% in 5 anni) e la Cina (+3,7% / +26,5%) che hanno alimentato la crescita, mentre il Giappone resta stabile (+0,04% / -2,13%), dopo diversi anni di calo.

Questi tre Paesi sono in testa alla classifica mondiale: Cina (93,5 milioni di copie al giorno), India (78,8 milioni), Giappone (70,4 milioni,) davanti agli Stati Uniti (54,6 milioni) e la Germania (22,1 milioni), primo Paese europeo.

Tre su quattro dei 100 pi&#249 grossi quotidiani sono pubblicati in Asia, precisa la WAN, il numero uno nel mondo resta il giapponese Yomiuri Shimbun (14 milioni di copie).

In Europa, i principali mercati hanno registrato ancora tassi in calo nel 2004: Germania (-2,1% e -7,7% in 5 anni), Gran Bretagna (-4,4% / -11,4%) e Francia (-1,3% / -5,8%). Si evidenzia, invece, un progresso per Spagna (1,3%), Italia (0,2%), Belgio (0,5) e soprattutto Polonia (15,2).

Negli Stati Uniti, le vendite sono scivolate dell¿1% (-2% in 5 anni) e in Brasile sono aumentate dello 0,8% (ma ¿17% in 5 anni).

I norvegesi e i giapponesi restano i pi&#249 grossi consumatori di giornali (rispettivamente 651 e 644 vendite per 1.000 abitanti al giorno).

Negli Stati Uniti, il pi&#249 importante mercato mondiale, le entrate pubblicitarie sono aumentate del 3,9% nel 2004, dopo un rialzo del 2% nel 2003 e un ribasso nei due anni precedenti.

Nell¿Unione europea, l¿aumento &#232 stato del 4%, con un +8% per la Spagna. In Francia, le entrate sono aumentate del 2,5%, negli ultimi 5 anni &#232 stato registrato un calo del 23%. Infine, nel 2004, si evidenzia un aumento del 21% della pubblicit&#224 sui siti Internet dei giornali.

Raffaella Natale


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