Siemens Security Day: soluzioni per contrastare le nuove minacce alla sicurezza, nel rispetto della privacy

di |

Italia


Siemens

Terrorismo internazionale, cybercrime, crimine organizzato, disastri naturali, sono solo alcune delle minacce alla sicurezza pubblica, che si pongono all’attenzione dei governi, e non solo.

Internet ha rivoluzionato i rapporti economici, li ha velocizzati, ma al contempo sono aumentati i rischi di attacchi da parte di esperti che con gran facilità potrebbero facilmente aggirare i sistemi di protezione.

Il commercio mondiale ormai si sviluppa lungo direttrici che fanno leva su reti sempre più estese: proteggere i processi di business lungo le frontiere organizzative è altresì diventato un imperativo.

Qualsiasi minaccia alla sicurezza richiede soluzioni a tutto campo – di “intelligence”, di controllo e dei trasporti, di protezione delle infrastrutture, di difesa contro eventi catastrofici. In questo contesto, l’Information and Communication Technology gioca un ruolo determinante in ciascun’area, andando ben oltre la “semplice” integrazione di sistemi.

 

Per dare corpo e sostanza a sua capacità unica di rispondere in modo integrato a tutte queste esigenze, Siemens ha organizzato un evento, di altissimo livello, indirizzato a tutte quelle realtà, pubbliche e private, che devono quotidianamente affrontare il tema della sicurezza in tutti i suoi aspetti.

Esperti e player del settore si sono confrontati su questi argomenti, sulle necessità di immediati interventi, in occasione del Siemens Security Day di Milano.

La sicurezza è stata scandagliata dai tutti i punti di vista, da quello sociale, per passare a quello informatico, industriale ed economico.

Necessario innanzitutto comprendere come i cittadini percepiscono la propria incolumità, per poi passare all’analisi della gestione della sicurezza nelle aziende e nel pubblico, capire quale ruolo può svolgere la tecnologia e come si possono conciliare queste garanzie con la tutela della privacy.

 

Il gruppo Siemens, player globale in grado di fornire soluzioni ad hoc per tutti i comparti di questo mercato, ha voluto portare all’attenzione di rappresentanti delle istituzioni e delle imprese pubbliche e private un tema che, oltre a coinvolgere direttamente la vita dei cittadini, rappresenta un elemento indispensabile per l’esistenza stessa delle aziende.

 

La Giornata si è aperta con un messaggio del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che ha sottolineato come “Negli ultimi anni, la complessità del mondo in cui viviamo ha indubbiamente ampliato il concetto di sicurezza, così come quella di minaccia (…) Si è passati così da una concezione di security legata solo alla criminalità, ad una di safety, più estesa, che punta sulla prevenzione e la soluzione dei fenomeni di disagio, oltre che di quelli più strettamente criminosi”.

Formigoni ha aggiunto che “In questo contesto, comprendere le dinamiche che interessano il vasto mondo della sicurezza è estremamente importante. E lo è in particolar modo per le istituzioni (…) Sicurezza, quindi, come safety e sicurezza come propulsore di nuove tecnologie e di ricerca. Queste sono a mio avviso le parole chiave che sempre più, in futuro, dovremo utilizzare per comprendere le evoluzioni in corso e per stare a passo con i tempi, dando risposte concrete alle nuove esigenze dei cittadini.


Subito dopo la parola è passata a Vittorio Rossi – amministratore delegato di Siemens Italia – che è intervenuto in merito alla sicurezza come sistema.

“Quale player globale in grado di fornire  soluzioni ad hoc per tutti i comparti di questo mercato, il gruppo Siemens – ha sottolineato l’Ad Vittorio Rossi – ha voluto con questa giornata portare all’attenzione di rappresentanti delle istituzioni e delle imprese pubbliche e private un tema che, oltre a coinvolgere direttamente la vita dei cittadini, rappresenta un elemento indispensabile per l’esistenza stessa delle aziende”.

 

 

Edward Luttwak – Senior Fellow, CSIS ¿ ha invece parlato delle sfide della sicurezza del XXI secolo.

 

A sottolineare l’importanza attribuita dagli italiani alla sicurezza, sono stati presentati i dati della ricerca “I cittadini e la sicurezza” condotta da Renato Mannheimer su un campione rappresentativo della popolazione adulta di oltre 3.000 casi.

Secondo i dati raccolti, emerge chiaramente come quasi il 90% si senta insicuro. Motivo principale dell’insicurezza è la crisi economica, mentre assai minore è l’incidenza del timore di conflitti internazionali. Stazioni ferroviarie (53%) ed aeroporti (47%) sono gli ambienti nei quali i cittadini percepiscono maggiore insicurezza. In particolare la maggioranza degli italiani (55%) vede con grande favore la presenza di telecamere o personale di vigilanza nei diversi contesti ritenuti meno sicuri. Anche a fronte alla problematica della privacy, la maggioranza assoluta della popolazione (84%) preferisce sacrificare, in una certa misura, quest¿ultima pur di ottenere la maggiore tranquillità offerta dal controllo elettronico.

 

Come spiega Siemens, il tema della sicurezza è considerato estremamente importante anche dalle imprese: da interviste condotte da SIRMI per NetIQ nei mesi di marzo e aprile emerge come 93 grandi aziende – pubbliche e private – su 100 ritengano fondamentale definire le regole per la gestione della sicurezza.

Dato importante, permane la scarsa conoscenza in materia da parte delle imprese: appena il 29% ha segnalato la normativa del proprio settore d’appartenenza, solo il 3% ha citato la Legge 231, che si occupa della responsabilità dei dipendenti per frode, e addirittura non è stato fatto alcun riferimento a Basilea II, normativa di primaria importanza nel settore della finanza.

 

Il tema ha inoltre considerevole rilevanza economica: in Italia il valore di questo mercato supera i 3 miliardi di euro (Fonte: elaborazione dati IDC 2004) con una crescita attesa compresa tra l’8 e il 10% fino al 2008.

La parte più importante è costituita dalla sicurezza fisica con 1.650 milioni di euro, che fa riferimento a beni e persone con soluzioni di safety, controllo accessi, sorveglianza e sistemi anti-intrusione.

Segue, in termini di importanza, il segmento della sicurezza operativa, che comprende sicurezza dei processi di business, come la protezione del know how e della proprietà intellettuale, la gestione delle frodi e che vale in Italia 800 milioni di euro.

Il terzo segmento del mercato è quello della sicurezza ICT, che include la gestione della riservatezza e dell’integrità delle informazioni, quali la sicurezza applicativa e dei dati, la sicurezza delle reti e la business continuity che ha un valore di 560 milioni di euro.

Per quest¿ultimo è attesa la crescita maggiore nel prossimo triennio: il 19% fino al 2008. Previsioni di crescite anche per la sicurezza operativa, del 10%, e per la sicurezza fisica, del 4%.

 

Sullo stretto rapporto tra sicurezza e privacy è poi intervenuto Giovanni Buttarelli, Segretario generale del Garante per la Protezione dei Dati Personali.

Buttarelli, si è detto convinto che gli italiani siano disposti a rinunciare a un po¿ di privacy a favore di una maggiore sicurezza. “Ma il problema – ha evidenziato – è quello di coniugare queste due esigenze facendo attenzione agli eccessi“. Il Segretario generale del Garante Privacy ha auspicato una “maggiore sinergia tra pubblico e privato” in questa battaglia “per dare una risposta seria e urgente alle domande di sicurezza dei cittadini”.

 

Il Siemens Security Day ha offerto l’occasione per analizzare le soluzioni che la società è in grado di proporre per garantire adeguati livelli di sicurezza nelle diverse declinazioni possibili, da quella industriale alla video-sorveglianza, dal controllo degli edifici alle applicazioni per la sicurezza in ambito IT.

 

I lavori della prima parte della mattinata sono stati chiusi da Patrizia Grieco, amministratore delegato di Siemens Informatica, che ha sottolineato l’impegno della società nello sviluppo di soluzioni informatiche altamente innovative e affidabili.

¿L’esigenza di una maggiore sicurezza  ha detto la Grieco – riguarda cittadini e imprese, sempre più esposti al pericolo della vulnerabilità¿. Aggiungendo che ¿L’area di applicazione della sicurezza è cambiata, non è più solo fisica ma sempre più spesso virtuale, digitale. E’ dunque necessario cambiare l’approccio al problema e in questo l’Information & Communication Technology offre importanti soluzioni”.

 

La seconda parte della mattinata è stata aperta da una tavola rotonda, moderata da Renato Mannheimer, cui hanno preso parte Marcello Barone, presidente di Lombardia Informatica, Marco Bavazzano, responsabile sicurezza reti Telecom Italia, Mario Ciclosi, direttore centrale dei Servizi Demografici del Ministero dell’Interno, Mario Morcone, prefetto capo dei Vigili del Fuoco e Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia.

 

La sessione pomeridiana è stata dedicata a tre workshop paralleli con specifiche case studies: i sistemi di video sorveglianza realizzati per AEM e per Trenitalia, il monitoraggio delle merci pericolose con il Centro Comune di Ricerca della Commissione europea, e altri innovativi progetti di sicurezza per aziende quali Lamborghini, Glaxosmithkline, ITAS, Unicredito, Telecom Italia e BBC.

 

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti:

Sicurezza come Sistema – Vittorio Rossi

 

Le soluzioni informatiche per la sicurezza  – Patrizia Grieco

 

Sistema centralizzato di sicurezza dello stabilimento (Lamborghini)

 

Insieme muoviamo il Paese (Trenitalia)
 

Sistema integrato per la sicurezza aziendale (GlaxoSmithKline)

 

Gestione sistema di bruciatori in raffineria (ITAS)

 

Gestione degli impianti di sicurezza (Unicredito)

 

La sicurezza ICT a supporto della Business Survivability (Telecom)

 

 

© 2005 Key4biz.it