Hi-Tech: Francia e Germania uniscono le loro forze per fare dell¿Europa un¿area d¿eccellenza tecnologica

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Il Consiglio dei ministri franco-tedesco ha adottato quattro programmi per l¿hi-tech: due per il settore delle tecnologie delle informazioni e due per il campo della salute. I progetti coinvolgeranno istituzioni, centri di ricerca e i principali consorzi dei due Paesi. Obiettivo comune, fare dell¿Europa un¿area di interesse per le tecnologie di ricerca multimediale.

In dettaglio, uno dei progetti riguarda le reti multimediali del futuro. Si tratta di mettere a punto un nuovo motore di ricerca Internet, che permette di trattare testi ma anche di impiegare tecnologie avanzate per il riconoscimento dei suoni e delle immagini. Diversi istituti tedeschi coordineranno il loro lavoro con il Gruppo delle scuole di telecomunicazioni (GET) e con l¿EURECOM.

Le ricerche riguarderanno anche la telefonia mobile e i terminali multimediali. France T&#233l&#233com (vedi scheda) e Deutsche Telekom, ma anche Thomson, il CNRS e l”INA, saranno coinvolti, insieme ad altri operatori, nel progetto Quaero, che intende favorire l¿interoperabilit&#224 delle reti UMTS 3G.

L¿obiettivo di questo progetto &#232 di sviluppare, tra l¿altro, tecnologie per la protezione dei contenuti, la gestione dei diritti digitali e per rendere accessibile l¿uso dei contenuti multimediali a una pi&#249 larga parte della popolazione.

Per quanto riguarda la Francia, il progetto Quaero sar&#224 in parte finanziato dalla futura Agenzia dell¿innovazione. L¿operazione coinvolge anche operatori che lavorano nel campo del trattamento delle parole e del linguaggio (Limsi-CNRS, Universit&#224 di Karlsruhe), della traduzione automatica, delle immagini (Inria) della gestione e della diffusione dei fondi dell¿audiovisivo (INA), ma anche nei motori di ricerca (Exalead).

Fran&#231ois Bourdoncle, presidente di Exalead, nata nel 2000, ha spiegato: ¿La nostra ambizione &#232 di riuscire a sviluppare uno strumento unico per la ricerca di documenti, in formato testo, audio e video¿.

Aggiungendo che si tratta di un tool che consentir&#224 di condurre la ricerca delle informazioni in modo unificato e omogeneo, mentre oggi la maggior parte dei motori di ricerca si limitano ai testi.

Il progetto Quaero nasce da una partnership solida, dice ancora Bourdoncle, con dei gruppi industriali (come Deutsche Telekom, France T&#233l&#233com e Thomson), che potrebbe far emergere dei leader europei nel campo della ricerca delle informazioni.

Da Thomson, Robert Havas, responsabile dell¿area R&D e dei programmi di cooperazione, ha commentato che la societ&#224 &#232 specializzata nel trattamento delle immagini a livello professionale. Con il progetto Quaero, il gruppo, a cui le emittenti televisive affidano gi&#224 in outsourcing l¿indicizzazione dell¿informazione e delle immagini, e che lavora anche con gli studios Disney, intende rafforzarsi nel campo della ricerca dei documenti.

¿Per noi ¿ ha detto Havas – si tratta di gestire in modo pi&#249 efficace le immagini e i contenuti culturali prodotti¿.

E¿ ormai lontano il tempo in cui il produttore di una trasmissione chiedeva ai propri collaboratori di cercargli la cassetta di un vecchio programma negli archivi.

Robert Havas ha anche specificato che, riguardo al progetto Quaero, Thomson ha chiesto un impegno per cinque anni, ma i primi risultati concreti di queste partnership tecnologiche sono attesi per i prossimi due anni.

A parte i due progetti per il settore delle tecnologie delle informazioni, &#232 previsto anche uno nel campo molecolare. Al progetto partecipano, tra gli altri, Siemens, Bruker, Alstom MSA, Gerbet, il Commissariato per l¿Energia Atomica (CEA), e prevede la realizzazione di calamite giganti.

L¿insieme delle nuove tecnologie di questo progetto dovrebbe permettere di studiare mezzi per intervenire sulle malattie neurologiche o neurovegetative.

Altro progetto &#232 quello nel campo della biofotonica, che conta di mettere a punto strumenti per individuare alcune malattie, analizzando i tessuti della pelle.

Consentir&#224 di intervenire in modo migliore su alcuni tipi di cancro della pelle e potr&#224 avere delle applicazioni nella cosmesi. In questo progetto sono associati l¿istituto Curie, il CNRS, Thales, Zeiss-Leican e l”Or&#233al.

Raffaella Natale

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