Interoperabilità: Microsoft va incontro alle richieste della Ue, ma è scontro sull¿apertura dei codici sorgente ai vendor open source

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E¿ l¿interoperabilit&#224 a creare i maggiori problemi a Microsoft nell¿allinearsi alle disposizioni volute dalla Commissione europea, nell¿ambito della condanna per abuso di posizione dominante.

Il gruppo di Bill Gates fa sapere che ancora 6 punti su 26 pongono delle difficolt&#224.

Un portavoce di Microsoft ha spiegato che sui 26 punti sui quali la Ue aveva espresso le proprie preoccupazioni, la societ&#224 informatica ha avanzato delle proposte, ma sugli ultimi 6 c¿&#232 bisogno di nuove discussioni per arrivare a delle scelte ¿assolutamente chiare¿.

Dalla Commissione europea fanno sapere che ¿per il momento, non &#232 stata presa alcuna soluzione¿, confermando che le discussioni sono ancora aperte.

¿Stiamo ancora studiando la lettera inviata da Microsoft sull¿interoperabilit&#224, che abbiamo ricevuto il 31 marzo¿, ha aggiunto Bruxelles, sottolineando che la Commissione si prender&#224 il tempo necessario per prendere la giusta decisione.

Nel marzo 2004, Bruxelles ha condannato Microsoft per violazione delle norme antitrust. Oltre a una multa record da 497 milioni di euro, la Commissione ha imposto al gigante di commercializzare una versione di Windows senza Media Player, il software per la lettura dei file audio-video.

La Ue ha inoltre ha costretto Microsoft a rendere pubbliche le informazioni necessarie per assicurare l¿interoperabilit&#224 tra il sistema operativo Windows e i prodotti concorrenti.

Alcuni giorni fa, l¿esecutivo europeo ha dichiarato che il numero uno sul mercato mondiale dei software non aveva ancora ¿messo in atto le misure correttiva in materia di interoperabilit&#224¿, evidenziando delle preoccupazioni per almeno 4 punti. Microsoft ha fatto sapere di aver proposto le soluzioni su almeno 3 di questi aspetti.

La Commissione lamentava soprattutto che le societ&#224 incontravano delle difficolt&#224 ad analizzare la documentazione tecnica di Windows, per determinare la convenienza o meno dell¿acquisto di una licenza.

Per rispondere a questa critica, Microsoft ha deciso di ampliare il periodo per la consultazione della documentazione da 2 a 8 giorni e di ridurre le tariffe a 3.880 euro al giorno e per consulenza a 500 euro.

La Ue rimproverava a Microsoft anche il fatto di proporre una licenza ¿unica¿ che obbligava i potenziali acquirenti a pagare anche per delle informazioni di cui non avevano bisogno.

Microsoft ha, quindi, proposto un sistema di licenze multiple. Inoltre, i servizi europei alla Concorrenza stigmatizzavano dei diritti di licenza troppo elevati. Il gruppo ha fatto sapere che provveder&#224 anche a ridurre queste tariffe.

Tuttavia, riguardo all¿opposizione a concedere licenze ai vendor di software open source, come Linux, Microsoft resta della propria posizione. Il gruppo non intende al momento rivelare i propri codici sorgente. Su questo controverso punto dovranno aprirsi nuove discussioni.

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

Archivio delle news sul caso antitrust Microsoft-Ue

&#169 2005 key4biz.it

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