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Digital divide: dalla Lombardia 200 mln di euro per la banda larga

Italia



Il digital divide &#232 un problema nazionale, che va per&#242 affrontato prevalentemente a livello locale, in quanto fortemente legato alle strategie delle singole Regioni sulla competitivit&#224 dei loro sistemi territoriali.

Nell¿attuale contesto di mercato, risulta sempre pi&#249 chiaro come vi sia un rischio tangibile di accentuazione del divario di dotazione infrastrutturale tra le diverse aree territoriali della regione Lombardia (digital divide). Questo divario rischia di penalizzare il sistema delle imprese e delle famiglie lombarde presenti in queste aree ponendo i cittadini in una situazione di disuguaglianza rispetto alla possibilit&#224 di partecipare alla Societ&#224 dell¿Informazione ed al tempo stesso rischia di essere un freno allo sviluppo, specie nel momento in cui le imprese sono chiamate, pi&#249 di quanto non avvenga in altre regioni d¿Italia, a confrontarsi con distretti industriali europei e mondiali.

Per la Regione Lombardia la banda larga &#232 un fattore abilitante per lo sviluppo della societ&#224 dell¿informazione e richiede quindi un preciso ruolo e intervento pubblico per evitare le marginalizzazioni territoriali.

Nonostante la Lombardia occupi un posto di assoluto rilievo nel mercato della banda larga (in termini di accessi complessivi, infrastrutture di rete, livello di concorrenza nell¿offerta dei servizi), sono ancora presenti in Regione molte realt&#224 territoriali nelle quali non sono disponibili servizi di connettivit&#224 a banda larga.

Prendendo atto di questa situazione, la Regione Lombardia e gli Operatori di telecomunicazioni Albacom, Colt, Fastweb, Telecom Italia e Wind hanno sottoscritto un protocollo d¿intesa (allargabile a tutti gli operatori di telecomunicazioni) con l¿obiettivo di colmare il digital divide, con priorit&#224 a quello strutturale e di lungo periodo, raggiungendo entro il 2008, l¿estensione dei servizi XDSL almeno al 95% della popolazione, e impiegando tecnologie wireless e satellitari per le aree non dotate di reti fisiche di collegamento (montagna, aree rurali) per coprire il rimanente 5%.

Si stima che un simile programma implichi investimenti complessivi dell¿ordine di circa 200 milioni di euro.

L¿accordo punta inoltre ad assicurare la compatibilit&#224 con i piani e le esigenze del maggior numero possibile di operatori TLC, nel rispetto dei principi di sussidiariet&#224 rispetto al mercato; ad assicurare la neutralit&#224 tecnologica degli interventi con scelte tecnologiche effettuate sulla base di criteri di convenienza economica, a parit&#224 delle altre condizioni; a ottimizzare gli investimenti, tramite la valorizzazione degli asset infrastrutturali esistenti sul territorio (infrastrutture stradali, ferroviarie, energetiche, idriche, ecc.), per ridurre l¿impatto degli interventi ed i relativi costi di posa delle infrastrutture TLC, ai sensi della legge regionale 26/2003; a rendere accessibile la rete cos&#236 costruita a tutti gli operatori, a condizioni eque e non discriminatorie, in conformit&#224 con la vigente normativa di settore e ad attuare una strategia di lungo periodo, che consenta la scalabilit&#224 ed il successivo upgrading delle tecnologie di accesso anche nelle aree del digital divide, mano a mano che evolvono le reti e le prestazioni degli Operatori, per evitare che le aree oggetto dell¿intervento ricadano in futuro in nuove forme di digital divide.

Per il raggiungimento degli obiettivi sopra menzionati, la Regione Lombardia ha sviluppato con il supporto di Cestec e della societ&#224 Between (societ&#224 di consulenza strategica che opera in modo specialistico nel settore telecomunicazioni) un piano di intervento (Piano Regionale Banda Larga) che si integra con e-Lombardia (Piano Regionale per la Societ&#224 dell¿Informazione) e si &#232impegnata a:

Gli Operatori a loro volta, riconoscendo la validit&#224 dell¿approccio della Regione Lombardia all¿eliminazione del digital divide, si impegnano a:

Per indirizzare le attivit&#224 del Gruppo di Lavoro Tecnico e di validarne i risultati &#232 stato costituito uno Steering Committee, composto da 3 rappresentanti della Regione Lombardia e da un rappresentante per ogni Operatore.

Lo Steering Committee provvede alla costituzione di un Gruppo di Lavoro Tecnico, composto da tecnici regionali e dai responsabili di rete regionali degli operatori firmatari. Tale Gruppo di Lavoro, entro 90 giorni, proceder&#224 a:

Entro i successivi 90 giorni, il Gruppo di lavoro provveder&#224 poi a sottoporre all¿approvazione delle Parti un programma comprendente: gli interventi proposti per raggiungere gli obiettivi stabiliti, i relativi costi e le fonti di finanziamento, i tempi di attuazione, la ripartizione di impegni e responsabilit&#224.

L¿intesa si intende aperta anche alla futura collaborazione di altri operatori TLC, che ne condividano le premesse, gli obiettivi e gli impegni, cos&#236 come riportati nel presente documento e successivamente specificati dal Gruppo di Lavoro Tecnico e dallo Steering Committee durante il prosieguo delle attivit&#224.



Regione Lombardia – PIANO REGIONALE BANDA LARGA

Alessandra Talarico


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