Ufficializzate le condizioni del divorzio tra Disney e i Weinstein. Miramax resta nelle mani di Topolino

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Divorzio amichevole tra il gigante dell¿entertainment, Walt Disney, e i fondatori degli studios cinematografici Miramax, i fratelli Bob e Harvey Weinstein. Dopo diversi mesi di trattative, le due societ&#224 si sarebbero pacificamente accordate sulla fine dei loro rapporti.

I fratelli Weinstein, che hanno fatto di Miramax una delle pi&#249 grosse macchine di soldi di Hollywood dalla sua creazione nel 1979, hanno deciso di volare via dal nido.

Disney conserver&#224 il nome ¿Miramax Film¿ e soprattutto la library di 550 film della societ&#224 e quella di Dimension, come precisa un comunicato congiunto.

La societ&#224 di Topolino ha preso il controllo della Miramax nel 1993 per una somma stimata all¿epoca tra i 70-80 milioni di dollari.

Dodici anni dopo e con 220 nomination agli Oscar, Harvey Weinstein ha stimato il valore degli studios in due miliardi di dollari.

I fratelli Weinstein, Harvey alla testa di Miramax e Bob di Dimension Fims, hanno prodotto successi mondiali come “Pulp Fiction“, “Il Paziente Inglese¿ (vincitore di 9 Oscar nel 1997), “Good Will Hunting” o “Shakespeare in Love” (7 Oscar), ma anche la serie “Scream“, le parodie dei film horror di Wes Craven.

Ma i Weinstein sono famosi anche per aver portato negli Stati Uniti alcuni film impegnati, mal visti dalla critica europea: ¿Addio mia concubina¿ del cinese Chen Kaige, e i lungometraggi di Wong Kar-wai, del francese Patrice Ch&#233reau, del polacco Kieslowski e dell”iraniano Kiarostami. Nel 2001, &#232 grazie a Miramax che ¿Amelie Poulain¿ ha attraversato l¿Atlantico.

A partire da settembre, Harvey e Bob Weinstein creeranno un nuovo studio, The Weinstein Co., con cui lavoreranno registi importanti, a partire da Quentin Tarantino, da sempre grande amico dei due fratelli. In ogni caso, continueranno ancora a produrre con la Disney alcuni film lasciati in sospeso.

La parte pi&#249 difficile di questo accordo &#232 stata la rinuncia, da parte dei due fratelli, al nome Miramax, a cui erano legati da motivi affettivi. Il nome &#232 infatti un omaggio a quello dei loro genitori, Miriam e Max.

Questa rottura mette fine a un conflitto che si trascinava da tempo, tra il presidente uscente della Disney, Michael Eisner. Contrasti che avevano raggiunto il punto di rottura lo scorso anno, quando il colosso dell¿entertainment aveva opposto il proprio no all¿uscita di “Farenheit 9/11“, il film anti-Bush di Michael Moore, finanziato da Miramax. Disney aveva poi venduto i diritti del film ai Weinstein.

L¿ufficializzazione del divorzio tra Disney e Miramax arriva giusto ad alcune settimane di distanza dalla designazione di Bob Iger come successore di Eisner. Ironia della sorte, il 30 settembre, data in cui Eisner lascer&#224 ufficialmente il proprio incarico alla Disney, &#232 anche il giorno i cui i fratelli Weinstein lasceranno Miramax.

Entrambi hanno comunque mantenuto lo stretto riserbo sui dettagli finanziari di questa operazione. Ma secondo la stampa specializzata, Disney potrebbe sborsare pi&#249 di 100 milioni di dollari (77.36 milioni di euro) sotto forma di bonus, per i risultati realizzati nel 2004 e nel 2005. Ma si tratta di informazioni che non sono state ancora confermate.

Raffaella Natale

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