Continua la cura dimagrante della BBC. Altri 2mila licenziamenti in vista del rinnovo della Royal Charter

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Nuovi licenziamenti in vista per la BBC. Saranno tagliati 2.050 posti di lavoro, portandocos&#236 a 3.780 il numero totale dei dipendenti che dovranno lasciare la Tv pubblica inglese nei prossimi tre anni. Si tratta del 19% circa degli effettivi dell¿azienda, impegnata in un piano radicale di riassetto.

¿E¿ peggior giorno della storia della BBC¿, ha commentato Luke Crawley, del sindacato Bectu.

Il direttore generale della BBC, Mark Thompson, ha spiegato che questa nuova ondata di licenziamenti, si tratta per lo pi&#249 di personale impiegato nel settore dell¿informazione, della programmazione e nell¿aree regionali, consentir&#224 di economizzare 221 milioni di sterline l¿anno (320 milioni di euro) entro il 2008.

Il 10 marzo scorso, la BBC aveva annunciato il taglio di 1.730 posti di lavoro, per un risparmio allora stimato in 139 milioni di sterline annui (circa 200 milioni di euro).

A dicembre, Mark Thompson parlava di 3.000 dipendenti, con l¿obiettivo di economizzare circa 320 milioni di sterline l¿anno. Le ultime cifre mostrano che il direttore generale ha di gran lunga superato i propri obiettivi.

“Stiamo attraversando il periodo pi&#249 duro che ognuno di noi ricordi“, ha detto Thompson. “E” un processo doloroso e difficile, ma necessario“.

¿Il denaro risparmiato sar&#224 investito nella realizzazione di nuovi programmi, in modo da migliorare i servizi offerti ai telespettatori, e per rendere l¿offerta forte per il futuro¿, ha dichiarato Thompson.

Il direttore pensa al digitale terrestre, ma anche all¿importanza di arrivare alla scadenza della Royal Charter, dicembre 2006, con un bilancio in attivo.

La BBC naviga da tempo in cattive acque. Nonostante l¿alta diffusione, il 98% della popolazione guarda almeno una trasmissione della rete alla settimana, la Tv pubblica recentemente non si &#232 fatta ben volere dal governo e anche dalle emittenti concorrenti.

Secondo il Times, la BBC lo scorso anno ha raccolto 2,8 miliardi di sterline (4 mld di euro) dal canone, mentre ha registrato perdite per 249 milioni di sterline (355 mln di euro), cosa che ha irritato non poco il governo di Tony Blair, accanto alle difficolt&#224 avute con l¿emittente pubblica per l¿affaire Kelly e la copertura della guerra in Iraq.

In realt&#224 da pi&#249 parti, si &#232 chiesto a gran voce lo smantellamento della Tv pubblica. E la direzione generale, consapevole di questo, sta tentando di dar prova di voler utilizzare al meglio il denaro pubblico.

E¿ da un po¿ di tempo ormai, che circolano anche alcune voci sulla possibilit&#224 che il governo sarebbe pronto ad adottare un piano di smantellamento della BBC e a rivedere l¿indipendenza della ¿zietta¿.

Il nuovo Dg della BBC deve quindi fare i conti con la pesante eredit&#224 lasciata dal suo predecessore, l¿odiato-amato Greg Dyke.

Messo da parte ormai il caso-Kelly, resta da affrontare la mala-gestione di Dyke, che si era caratterizzato per un¿assurda campagna di assunzioni, il disprezzo dei limiti della Royal Charter, per favorire il perseguimento di una politica aggressivamente commerciale.

Thompson ha ben capito che per tenersi stretto il suo posto e ristabilire delle buone relazioni con il governo &#232 necessario dare una svolta definitiva alla gestione Dyke.

E quindi, fine di tutti i privilegi di cui finora hanno goduto tutti quelli che lavoravano per la BBC.

Thompson non ha mai nascosto l¿intenzione di apportare profonde modifiche all¿azienda pubblica, tagli drastici dopo anni di spese eccessive.

La British Broadcasting Corporation fino a dicembre impiegava 27.634 persone, di cui 19.579 solo in Gran Bretagna. Un po¿ troppi?

E poi c¿&#232 all¿orizzonte il rinnovo della Royal Charter. Il 2 marzo scorso Il governo britannico ha presentato la proposta di legge per modificare la Royal Charter della radiotelevisione pubblica.

Il progetto, intitolato ¿Una BBC forte e indipendente dal governo¿, prevede di modificare il sistema di controllo e direzione della BBC e di rinnovare per dieci anni le modalit&#224 di finanziamento.

Il primo intervento riguarda l¿attuale Consiglio dei governatori, che ha funzioni di controllo e gestione della BBC e che, in base alle nuove disposizioni sar&#224 sostituito da due nuovi organi: BBC Trust, che oltre alla predetta funzione di controllo rappresenter&#224 i contribuenti, e il Consiglio esecutivo, che gestir&#224 i servizi quotidiani della radiotelevisione pubblica.

¿L”attuale sistema di autogoverno – ha detto il Ministro della Cultura e della Comunicazione, Tessa Jowell &#232 insostenibile: il Consiglio, con il doppio ruolo di organizzatore del lavoro della BBC, ma anche di controllore del suo operato, sar&#224 sostituito da due organi distinti con incarichi ben definiti”.

Come ha spiegato il ministro, questa divisione delle funzioni risponde alla necessit&#224 di separare i due incarichi che fanno capo al Consiglio dei governatori e che ¿non convengono a un organismo pubblico come la BBC¿.

La necessit&#224 di intervenire per modificare le funzioni dell¿attuale Consiglio dei governatori &#232 diventata impellente dopo la presentazione del Rapporto Hutton, pi&#249 di un anno fa, che aveva fatto luce sulla scorrettezza di alcuni reportage della BBC in merito al coinvolgimento della Gran Bretagna nella guerra in Iraq.

La vicenda aveva sollevato uno scandalo di vaste proporzioni e costretto alle dimissioni l¿allora presidente Gavyn Davies e il direttore generale Greg Dyke.

Niente di nuovo invece per quanto riguarda il finanziamento della Beeb che resta immutato.

La BBC, il cui canone annuale pagato dai cittadini britannici a garanzia della sua indipendenza &#232 pari a 121 sterline annue (175 euro), conserva infatti le attuali modalit&#224 di finanziamento fino al 2016. Per il periodo successivo dovranno essere valutati altri metodi di finanziamento, compreso il principio dell”abbonamento Tv, sulla falsariga di quanto avviene oggi per i canali a pagamento criptati o cablati.

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

The wind of change: il governo britannico presenta la proposta di legge per riformare la BBC. Immutate le modalit&#224 di finanziamento

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