Antitrust: Microsoft risponde alla Ue, assicurando la disponibilità a cooperare per conformarsi alle misure correttive

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Microsoft sotto il torchio di Bruxelles. Secondo il Wall Street Journal di questa mattina, le Autorit&#224 europee potrebbero imporre una multa che pu&#242 raggiungere i 3,8 milioni di euro, se il colosso informatico dovesse ulteriormente ritardare l¿applicazione delle misure correttive imposte dalla Ue nel marzo 2004, con la condanna per abuso di posizione dominante.

Il quotidiano ritiene che le Autorit&#224 alla concorrenza prenderanno nei prossimi giorni una decisione a riguardo, in virt&#249 delle disposizioni normative che gli riconoscono il potere di fissare una multa che pu&#242 raggiungere il 5% delle vendite medie giornaliere nel mondo, vale a dire circa 5 milioni di dollari (3,8 milioni di euro), secondo i calcoli del Wall Street Journal.

Jonathan Todd, portavoce dei servizi europei alla concorrenza, ha dichiarato al quotidiano che comunque le Autorit&#224 sono fiduciose e ritengono che in breve Microsoft prender&#224 la misure necessarie per conformarsi a quanto stabilito dall¿Antitrust europeo.

Venerd&#236 scorso, 18 marzo, una fonte della Ue ha dichiarato all¿AFP che Microsoft ha due settimane di tempo circa per rispondere alla Commissione europea.

Gioved&#236, la Commissione aveva accusato il gigante americano di non essersi conformato a una parte delle sanzioni stabilite in sede comunitaria. Si tratta in particolare delle disposizioni che permetterebbero di realizzare una piena interoperabilit&#224 tra i sistemi Microsoft e quelli degli altri operatori.

¿Sulla base dei risultati di un esame effettuato sul mercato, ci sono seri dubbi che Microsoft stia mettendo in opera la prevista compatibilit&#224¿, aveva commentato Jonathan Todd.

La Commissione ha infatti imposto a Microsoft di mettere in commercio una versione del sistema operativo Windows sprovvista del software Media Player, oltre a costringerlo a rendere pubbliche delle informazioni ritenute necessarie per assicurare l¿interoperabilit&#224. Secondo la Ue, l¿accesso alla documentazione tecnica di Microsoft &#232 cos&#236 complesso che i competitor non riescono ancora a capire se conviene o meno acquistare una licenza.

Inoltre quelli che hanno deciso per l¿acquisto sono obbligati a prendere un pacchetto ¿tutto in uno¿ che li costringe a pagare anche per le informazioni di cui non hanno bisogno.

Vi &#232 da sottolineare che Microsoft ha sempre assicurato alla Commissione la completa disponibilit&#224 a collaborare, e anche questa volta si &#232 impegnato a trovare una soluzione ¿nei prossimi giorni¿.

Microsoft ha ribadito: ¿Abbiamo pi&#249 volte evidenziato che queste problematiche tecniche e complesse possono essere risolte in modo diverso se l¿obiettivo &#232 quello di garantire la massima convenienza per i consumatori europei e per l¿intero settore tecnologico¿.

La societ&#224 ha comunque aggiunto ¿Continuiamo a pensare che le restrizioni imposte dalla Commissione avranno ben pochi benefici per i nostri concorrenti e meno ancora per i consumatori, rischiando al contrario di danneggiare milioni di utenti di Windows e migliaia di aziende che in Europa hanno costruito il loro business sulla piattaforma Windows¿.

Microsoft si riferisce in particolare al provvedimento che impone la rimozione di codice da Windows che obbliga Microsoft a rilasciare una versione del sistema operativo con funzionalit&#224 ridotte che, ritengono, porter&#224 ben pochi benefici ai consumatori e alla concorrenza, costituendo anzi un precedente che rischia di limitare i benefici dell¿innovazione software, minando cos&#236 una delle maggiori conquiste della rivoluzione IT negli ultimi decenni: quella dell¿integrazione tecnologica.

Nel marzo 2004, la Ue ha inflitto a Microsoft una multa record da 497 milioni di euro per le sue pratiche giudicate anticoncorrenziali. Il gruppo di Bill Gates ha fatto ricorso nel dicembre scorso contro questa decisione, per chiederne l¿annullamento.

In questi giorni, il giudice del tribunale di primo grado europeo, Hubert Legal, incaricato di esaminare il caso, ha affermato di avere ¿buone speranze¿ che la sentenza sia pronunciata entro la met&#224 del 2006. ¿Punto su un”udienza che potr&#224 aver luogo tra ottobre e novembre e ho buone speranze che la sentenza sia pronunciata verso la met&#224 del 2006¿, ha commentato Legal.

Raffaella Natale

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