TDT, per l¿Italia non è più una chimera. Gasparri annuncia la sperimentazione in nuove aree che saranno totalmente riconvertite

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La Tv digitale terrestre (TDT) non &#232 pi&#249 una chimera. E¿ con grande soddisfazione che il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri parla della prima fase di sperimentazione e promozione del digitale terrestre. Attualmente sono in onda oltre venticinque canali a diffusione nazionale e oltre quaranta canali a diffusione locale e sono gi&#224 un milione e mezzo gli utenti che si sono affidati alla nuova tecnologia di diffusione televisiva e che stanno dimostrando grande apprezzamento.

¿Sono soddisfatto dell”andamento di questa sperimentazione – ha detto il ministro – e i numeri cominciano a diventare consistenti¿.

Gasparri ha annunciato che presto partir&#224 la sperimentazione per alcune aree che saranno totalmente riconvertite al digitale terrestre. Per&#242 prima, ha spiegato, bisogner&#224 invidiare ¿i territori pi&#249 disponibili e anche tecnicamente pi&#249 adatti¿.

Il ministro ha sottolineato l¿importanza per la TDT del lancio delle partite di calcio trasmesse da Mediaset e La7 in pay-per-view. Lo sport &#232 stato senz¿altro ¿un momento di grande divulgazione¿.

Gasparri ha sottolineato come certamente la vendita della partite di calcio in pay-per-view abbia contributo in misura rilevante all”aumento delle vendite: ¿¿&#232 sempre stato cos&#236, dagli albori della televisione, all”affermazione delle Tv commerciali negli anni Ottanta, poich&#233 il calcio d&#224 allo spettatore emozione e coinvolgimento¿.

Secondo le stime di febbraio del ministero delle Comunicazioni, la trasmissione delle partite di calcio sul digitale terrestre hanno determinato un¿impennata dell¿acquisto di decoder, che sono arrivati a 1 milione e 300 mila, calcolando solo gli apparecchi venduti con gli incentivi statali nelle due settimane che hanno visto il lancio del calcio pay-per-view.

Nella settimana dal 17 al 24 gennaio, secondo dati diffusi dal ministro, i decoder venduti sono stati 56.500; nella settimana dal 25 al 31 gennaio sono stati 51.500. Dal 3 al 10 gennaio i decoder venduti erano stati 17.800, mentre dal 10 al 17 gennaio erano saliti a quota 31.700.

In totale nel mese di gennaio sono stati venduti 157.500 decoder con gli incentivi statali, vale a dire senza tener conto di quelli acquistati dai consumatori senza ricorrere alle facilitazioni confermate nella finanziaria di quest”anno.

A gennaio, nel complesso, l”andamento delle vendite di ciascuna settimana si &#232 pi&#249 che raddoppiato rispetto alle vendite delle settimane di dicembre. I dati sui contributi erogati per i decoder fissano infatti dal primo al 6 dicembre a 9.600 gli apparecchi venduti; dal 6 al 13 dicembre sono stati 9.700; dal 13 al 20 dicembre 10.300; dal 20 al 27 dicembre 10.500.

Bisogna riconoscere che il ministero delle Comunicazioni sta lavorando bene e la Tv digitale terrestre, che fino a poco tempo era considerato solo un sogno, &#232 ormai una realt&#224. Lo dimostrano anche i riconoscimenti europei al lavoro dell¿Italia.

Il mese scorso, una delegazione del ministero &#232 stata impegnata in un giro di visite nei principali Paesi della Ue, Berlino, Londra, Madrid e Parigi.

Obiettivo: valutare lo stato di avanzamento del digitale terrestre nei vari Paesi europei e la possibilit&#224 di indicare una data comune per il passaggio dall”analogico al digitale.

¿Il digitale terrestre &#232 una grande opportunit&#224 di sviluppo e di pluralismo per la televisione che ogni Paese deve sviluppare scambiando le proprie esperienze e professionalit&#224 con le altre Nazioni¿, ha detto Gasparri.

¿In una societ&#224 dove la globalizzazione ha abbattuto progressivamente le frontiere non &#232 pensabile che l”Italia non individui dei percorsi comuni¿, ha spiegato ancora il ministro, riferendosi a forme di collaborazione, sinergie che possano portare a un miglioramento dell”offerta tecnologica.

¿L”Italia guarda con interesse all”Europa e alle diverse esperienze che in questi anni hanno maturato le singole Nazioni. L”obiettivo &#232 creare le condizioni che consentano di giungere a una data unica che sancisca il passaggio dalla trasmissione in analogico a quella in digitale. Un modo per realizzare un grande mercato integrato delle telecomunicazioni nell”Unione Europea¿.

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

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