Agcom su mercato Tv: remedies troppo deboli. Attesa per le sanzioni

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Mediaset fa sapere di essere pronta a onorare i nuovi obblighi imposti dal provvedimento adottato ieri all¿unanimit&#224 dall¿Autorit&#224 per le garanzie nelle comunicazioni. Si tratta della conclusione dell¿istruttoria che mirava ad accertare se nel 2004 Rai e Mediaset (attraverso le concessionarie RTI e Publitalia ¿80) avessero acquisito una posizione dominante nei singoli mercati del Sistema integrato delle comunicazioni (Sic), in violazione di quanto stabilito dalla legge Gasparri, che impone il limite massimo dei finanziamenti al 20%.

In una nota, l¿azienda televisiva esprime soddisfazione per la conclusione dell¿indagine dell¿Autorit&#224.

¿Finalmente, con una decisone presa all¿unanimit&#224 che non si pu&#242 prestare al solito balletto delle interpretazioni, l¿Autorit&#224 ha chiuso la stagione dell¿incertezza regolamentare, la peggiore nemica per qualsiasi azienda che ha bisogno di sapere con chiarezza che cosa si pu&#242 e che cosa non si pu&#242 fare¿.

Effettivamente il continuo slittamento della decisione dell¿Agcom su questa indagine, aperta nell¿ottobre scorso, aveva sollevato diverse polemiche.

Si lamentava che l¿Authority non svolgesse un ruolo particolarmente attivo in questo senso, il riferimento andava alle numerose istruttorie le cui conclusioni hanno sempre lasciato l¿amaro in bocca a chi si aspettava decisioni maggiormente incisive.

Alcuni erano addirittura arrivati a dichiarare che l¿Agcom stesse tenendo un comportamento fin troppo passivo nei confronti di questi operatori che spesso e volentieri non rispettano i limiti stabiliti dalla legge in vigore per garantire una libera concorrenza nel settore.

La decisione intervenuta ieri finalmente fa luce sulla situazione del mercato radiotelevisivo e da Cologno Monzese fanno sapere che la conclusione dell¿indagine ¿introduce per Mediaset alcuni nuovi obblighi che onorer&#224 come sempre scrupolosamente¿.

Tuttavia il gruppo sostiene che &#232 importante sottolineare che la decisione finale dell¿Autorit&#224 riconosce pienamente quanto sostenuto da Mediaset in tutte le audizioni svolte nel corso dell¿istruttoria: ¿nel mercato televisivo non si rileva alcuna posizione dominante¿.

Il coordinatore di Aeranti-CoralloMarco Rossignoli ha commentato che tuttavia bisogna rilevare che ¿le misure correttive adottate dall¿Agcom appaiono piuttosto deboli per un effettivo riequilibrio del mercato¿.

Rossignoli commenta che il provvedimento dell¿Agcom ¿non prevede infatti misure correttive relative alle trasmissioni pubblicitarie in tecnica analogica di Rai e di Rti e non prevede l¿introduzione di limiti all¿acquisizione di nuove frequenze per le trasmissioni digitali¿.

L¿adozione di tali misure, secondo Aeranti-Corallo, sarebbe stata importante per liberare risorse pubblicitarie nel mercato analogico verso gli operatori televisivi locali e per evitare che i nuovi scenari digitali vengano caratterizzati da un duopolio ancora pi&#249 stringente rispetto a quello del mercato analogico attraverso la detenzione, da parte di Rai e di Rti, di un numero ancora pi&#249 elevato di canali di trasmissione.

L¿Authority ha approvato ieri il provvedimento che introduce per la prima volta misure a tutela del pluralismo nel settore televisivo e delle relative fonti di finanziamento.

L¿Agcom ha concluso che il mercato televisivo continua a essere caratterizzato da una struttura duopolistica lesiva del pluralismo, che ¿impone correzioni¿.

Sono state adottate, quindi, 7 misure correttive finalizzate al ¿riequilibrio del mercato¿.

La delibera prevede ¿una serie di interventi – ha spiegato il presidente, Enzo Cheliche si ispirano a una logica di fondo: la strozzatura del mercato, gi&#224 rilevata ai sensi della legge Maccanico, non deve trasferirsi sul nuovo mercato della Tv digitale“.

Di qui una serie di interventi ¿che riguardano – ha spiegato Cheli – reti e impianti; il diritto di accesso alla reti; la programmazione; la raccolta pubblicitaria”. Sette remedies, da valutare ¿non singolarmente, ma come parte di una strategia¿.

Publitalia non potr&#224 raccogliere pubblicit&#224 ¿per le trasmissioni in tecnica digitale terrestre diverse dal simulcast¿ del gruppo. Mediaset dovr&#224, quindi, entro 12 mesi creare una specifica concessionaria. La Rai dovr&#224 dotarsi di un programma generalista sulle reti digitali, senza pubblicit&#224.

A Mediaset &#232 stato imposto inoltre l”obbligo di un tetto per la raccolta pubblicitaria sul digitale terrestre al 12% di ogni ora dall”attuale 18% su tutti i programmi del digitale diversi da quelli trasmessi in analogico.

Nel provvedimento, l”Authority indica anche l”obbligo di accelerare la digitalizzazione delle reti televisive terrestri, secondo un piano tecnico da presentare all”Autorit&#224 entro il 30 giugno di quest”anno.

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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