Europa
¿Avvenimento unico nella storia della televisione¿, questo il commento del presidente del Consiglio Superiore dell¿Audiovisivo (CSA), Dominique Baudis, a pochi giorni dalla partenza in Francia della Tv digitale terrestre (TDT), fissata per il 31 marzo.
La nuova tecnologia di diffusione televisiva permetterà, in un primo tempo, a un terzo dei francesi di ricevere 14 canali gratuiti, il doppio dei canali attualmente disponibili. A guadagnarci non sarà solo l¿offerta, ma anche la qualità delle immagini e del suono.
La TDT contribuirà a garantire un maggior pluralismo sul mercato televisivo francese. Ci saranno, infatti, dei nuovi operatori che entreranno a far parte del cosiddetto PAF, il paesaggio audiovisivo francese, si tratta dei gruppi AB, Bolloré e NRJ.
I sette canali storici – TF1, France 2, France 3, France 5, CanalPlus (per i programmi in chiaro),M6, e ARTE ¿ trasmetteranno anche in digitale terrestre, a partire dal suo lancio. I telespettatori francesi potranno vedere però altri sette canali che sono NT1 (gruppo AB), NRJ 12, Direct8 e altri quattro canali che fanno già parte del PAF e sono detti di ¿complemento¿ (cavo, satellite o Adsl), il canale pubblico France 4 (ex-Festival), quello di musica W9 (ex-M6 Music), quello parlamentare e il canale generalista TMC.
Quest¿ultimo trasmette già in analogico nel sud-est della Francia. TF1 e AB sono in trattative per rilevare l¿80% di questa emittente dal gruppo Pathé, il restante 20% rimarrà al principato di Monaco.
I francesi che vorranno vedere la Tv digitale terrestre dovranno dotarsi di un decoder, il prezzo per quelli meno sofisticati è di circa 100 euro. Alcune televisioni sono già predisposte per captare il segnale del digitale terrestre.
La diffusione della TDT sarà progressiva. Secondo le stime fornite dal Consiglio superiore dell¿audiovisivo, inizialmente sarà disponibile per il 35% della popolazione francese, a settembre per il 50%, nel 2007 per l¿80-85%.
Le città che dal 31 marzo potranno vedere la TDT sono Parigi e la regione parisienne, Bordeaux, Brest, Lille, Lione, Marsiglia, Niort, Rennes, Rouen, Tolosa e Vannes.
Da settembre partiranno invece 15 canali televisivi a pagamento. Recentemente è stata spostata all¿11 marzo, la data entro la quale gli operatori potranno presentare domanda per trasmettere in digitale terrestre.
Marie-Laure Denis, uno dei membri del CSA, ha ammesso che lo slittamento è dovuto alla rinuncia della licenza da parte di tre emittenti del bouquet pay.
Si tratta del gruppo CanalPlus (Vivendi Universal), che ha comunicato di rinunciare alla concessione che gli era stata accordata per i canali Cuisine Tv e Comédie, e di Lagardère (vedi scheda) che ha comunicato al CSA la rinuncia della licenza per Match Tv.
Il CSA ha aperto l¿appello il 14 dicembre scorso e il termine di chiusura era stato inizialmente fissato al 18 febbraio.
La lista delle richieste avrebbe dovuto essere chiusa il 1° marzo e il 19 aprile doveva essere pubblicato l¿elenco dei candidati prescelti che, il 17 maggio, avrebbero avuto il via libera per la trasmissione in digitale terrestre.
In base alle nuove decisioni, per la fine di marzo il CSA si pronuncerà sull¿accettazione delle candidature per 8 canali.
La preselezione sarà fatta per la metà di marzo e, all¿inizio di giugno, sarà comunicata la lista dei candidati definitivamente prescelti per i canali che figurano nella seconda fase del lancio della Tv digitale terrestre, prevista a partire da settembre 2005.
Fino a oggi sono solo sette i canali che potranno trasmettere in digitale terrestre a partire da settembre: CanalPlus (per i programmi criptati), AB1, Eurosport, LCI, Paris Première, TF6 e TPS Star.
La maggior parte dei canali gratuiti della TDT si sono riuniti nell¿associazione Televisione digitale per tutti, che si occupa principalmente di promuovere le offerte e presto lancerà in questo senso anche un sito Internet.
La Francia si sta muovendo su tutti i fronti per non arrivare impreparata a questo passaggio epocale, che può essere paragonato al passaggio dalla Tv in bianco e nero a quella a colori.
Il governo francese si è impegnato in una serie di collaborazioni, specie con il nostro Paese, per stabilire dei proficui confronti e accelerare così lo switch off.
Nei giorni scorsi, una delegazione italiana del ministero delle Comunicazioni si è recata in Francia e in altri Paesi europei per valutare lo stato di avanzamento del digitale terrestre nei vari Paesi europei e la possibilità di indicare una data comune per il passaggio dall”analogico al digitale.
Lo scorso gennaio, il Ministro italiano delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri,si è recato in visita a Parigi e nell¿occasione è stato stabilito un accordo con il governo francese per lo sviluppo della ricerca e le politiche industriali relative alla Tv digitale interattiva e l”alta definizione.
Alla base di questa intesa di cooperazione, la necessità di non restare soli in un mercato sempre più globalizzato, dove la concorrenza è spietata.
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
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