Virus: la top ten di febbraio incorona ancora Zafi-D

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Sophos ha pubblicato il rapporto del mese di febbraio relativo ai 10 virus e ai falsi allarmi pi&#249 diffusi, che hanno colpito le aziende in tutto il mondo durante il mese di febbraio 2005.

Il rapporto, basato sui dati raccolti dalla rete globale di stazioni di monitoraggio Sophos, mostra che il virus denominato Zafi-D, la cui prima comparsa risale alla fine del 2004, mantiene la propria posizione in cima alla classifica per il terzo mese consecutivo. La top ten dei virus e falsi allarmi segnalati a Sophos nel mese di febbraio &#232 dominata dai vecchi virus, con solo due nuove entrate presenti nella classifica di questo mese: Bagle-BK e Sober-K.

“Sembra che il worm Zafi-D continui a girare senza problemi, a meno che molti utenti non capiscano quanto sia importante aggiornare i propri software antivirus. Questo worm ungherese rappresenta quasi un terzo dei virus segnalati”, ha dichiarato Carole Theriault, security consultant in Sophos. “Nonostante sia comparso solo alla fine di febbraio, il worm Sober-K ha gi&#224 lasciato il segno nella classifica e sar&#224 un virus da tenere sottocontrollo nel mese di marzo. Pu&#242 mostrarsi attraverso molteplici aspetti incluse finte email come quella dell”FBI o dei video scandalosi della celebre ereditiera Paris Hilton”.

“Bagle-BK &#232 l”ultima incarnazione della famiglia dei worm Bagle ad avere un impatto tale da riuscire a raggirare moltissime persone tanto da spingerle ad aprire gli allegati di email infette. L”educazione degli utenti, buoni software antivirus e una policy sensibile relativa alle email possono far diventare i worm qualcosa di poco importante”, ha affermato Theriault.

“Nel febbraio i SophosLabs hanno analizzato 100.000 esempi di malware, che sono risultati poi essere delle varianti del worm prolifico Rbot”.

Sophos, nel mese di febbraio, ha analizzato e protetto i sistemi aziendali da 1.295 nuovi virus. I dati mostrano che pi&#249 del 3.54%, cio&#232 una ogni 28 delle email in circolazione nel mese di febbraio conteneva virus.

Questa cifra &#232 di poco diminuita rispetto all”ultimo mese in cui una email su 23 era infetta da virus.

Sophos continua a raccomandare alle aziende di instaurare policy relative ai gateway di posta per bloccare gli allegati indesiderati in modo tale che non siano inviati all”interno delle aziende dall”esterno, di aggiornare i propri software antivirus e firewall e installare le patch relative alla sicurezza pi&#249 recenti.

“Il falso allarme di Hotmail continua ad essere il pi&#249 rilevante, raggiungendo questo mese quasi il 37% di tutti i falsi allarmi segnalati a Sophos, mentre quello dello Tsunami ha incrementato di poco la propria posizione in classifica, rappresentando quasi il 6% dei falsi allarmi”, ha affermato Theriault.

Una re-entry nella top ten &#232 quella di Jamie Bulger, che dimostra quanto la gente rimanga ancora affascinata dai casi di criminali famosi, non importa quanto siano datati questi eventi. Il miglior consiglio per difendersi dai falsi allarmi &#232 quello di non inoltrare o rispondere alle email indesiderate, ma di distruggerle immediatamente”.

Sophos ha reso disponibile del materiale informativo gratuito, continuamente aggiornato, per le reti Intranet e i siti Web.

Gli utenti possono quindi trovare una serie di dati costantemente aggiornati sugli ultimi virus e sui falsi allarmi pi&#249 recenti all”indirizzo: www.sophos.com/virusinfo/infofeed/.


Alessandra Talarico

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