Tlc mobili: come raddoppiare il numero di abbonati in maniera equa e solidale. Analisi Forrester

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Gli operatori mobili e i produttori di cellulari dovrebbero sviluppare novi modelli di business che permettano loro di approfittare della grande domanda di servizi di servizi di comunicazione mobile nel mercati emergenti.

Questi i risultati di una nuova ricerca di Forrester Research che pone l¿accento sull¿impossibilit&#224, per oltre i tre quarti della popolazione mondiale, di accedere ai servizi per i loro alti costi.

Attualmente sono circa 1,5 miliardi gli utenti della telefonia mobile nel mondo, mentre altri 3,5 miliardi vivono nell¿area di copertura di una rete telefonica mobile: i network cellulari coprono infatti l¿80% della popolazione mondiale, pari a circa 5 miliardi di persone.

Per accrescere il numero di abbonati, operatori e costruttori dovrebbero dunque fornire servizi e apparecchi a costi decisamente ridotti rispetto a quelli dei Paesi industrializzati.

In mercati emergenti quali le Filippine o l¿Iran, il reddito medio pro capite corrisponde a un quarantesimo di quello della maggior parte dei Paesi dell¿Europa occidentale e degli Stati Uniti.

Perch&#233 anche le popolazioni dei Paesi pi&#249 poveri possano permettersi un telefonino, devono essere apportati dei cambiamenti ai modelli di business dei player del settore.

¿Tre fattori devono cambiare ¿ spiega l¿analista Forrester Michelle de Lussanet ¿ Primo, i costruttori di cellulari non dovrebbero focalizzarsi soltanto sui modelli di fascia alta che garantiscono alti margini di profitto, ma pensare anche a modelli pi&#249 economici e trovare il modo di guadagnarci¿.

Ovviamente, l¿onere di rendere i servizi mobili pi&#249 accessibili dovrebbe toccare anche i governi dei Paesi emergenti che dovrebbero diminuire le tasse e alleggerire le leggi che ¿aumentano in modo proibitivo i costi degli operatori¿.

Cosciente del rischio che la maggior parte della popolazione era tagliata fuori dai servizi mobili, in Sud Africa il governo ha richiesto agli operatori mobili di sviluppare strategie per favorire l¿accesso ai meno abbienti: da qui &#232 nato il progetto ¿Commserve¿, in cui piccole aziende mettono a disposizione i telefonini alla popolazione a costi ridotti rispetto al normale.

La soluzione, che pure &#232 un primo passo, &#232 tuttavia un palliativo che deve essere accompagnata da altri provvedimenti.

La parte principale tocca infatti agli operatori che dovrebbero sviluppare piani tariffari adeguati alle esigenze e alle tasche di tutti i consumatori per rendere i servizi ¿meno cari possibile¿.

Accanto a queste soluzioni che coinvolgono in primo luogo operatori e costruttori, un¿altra via sarebbe quella di favorire il riciclo dei telefonini in disuso per permettere ai meno abbienti di usare un telefonino che altrimenti finirebbe nella spazzatura, con tutti i rischi per l¿ambiente e la salute che tutti noi conosciamo.

Questo il parere del Forum for the Future, secondo cui i telefonini di seconda mano rappresentano una chance per ridurre il digital divide nei paesi in via di sviluppo e un¿opportunit&#224 per molte persone di mantenere i contatti con i membri della famiglia che per necessit&#224 si trovano lontani.

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Un mercato globale per i telefonini in disuso per ridurre il digital divide

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