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Mercato televisivo spagnolo: TDT e payTv, storia di uno strano rapporto

Europa



Sembrava fossero solo dei rumor ma, marted&#236 22 febbraio, CanalPlus ha ufficialmente depositato una richiesta al governo spagnolo per trasmettere in chiaro. Lo ha fatto il Cda della societ&#224 Sogecable, azionista di maggioranza della payTv.

Alla notizia della richiesta, Telecinco e Antena3 hanno gi&#224 fatto sapere che faranno ricorso se nel prossimo Consiglio di ministri verr&#224 disposto di modificare la licenza concessa nel 1989 a CanalPlus.

Le due Tv commerciali non sono da sole in questa battaglia, la stampa spagnola ha riferito che marted&#236 scorso, Gabriel Elorriaga (Partito Popolare) ha chiesto al governo di non accordare la licenza a Sogecable e ha avvertito che il proprio gruppo parlamentare si opporr&#224 a qualsiasi modifica della licenza di CanalPlus.

Questa possibilit&#224 aveva gi&#224 acceso forti polemiche nei giorni passati e i dirigenti dei grandi gruppi editoriali spagnoli, tranne Prisa, avevano espresso le proprie inquietudini in un comunicato congiunto, nel quale chiedevano regole certe per il mercato televisivo e accusavano di favoritismo il governo socialista del premier Jos&#233 Luis Rodriguez Zapatero.

Chiaro il riferimento al primo gruppo editoriale del mercato spagnolo, Prisa (vicino alle posizioni dei socialisti), detenuto dal magnate della stampa Jesus de Polanco, che &#232 anche uno dei principali azionisti di Sogecable.

Nella nota i responsabili di Recoletos, Antena3, Telecinco, El Mundo, Onda Cero, e Vocento, domandavano all¿esecutivo ¿un chiarimento urgente sui progetti¿ futuri per il mercato audiovisivo.

¿Fino a oggi, il governo non ha smentito in modo ufficiale di voler autorizzare CanalPlus a trasmettere in chiaro¿, sollevando forti dubbi che, come si chiede nel comunicato, ¿¿devono essere dissolti in breve tempo, se si vuole evitare che le decisioni del governo siano tacciate di favoritismo verso un gruppo in particolare¿.

I gruppi editoriali ritengono che il processo in atto di riforma del sistema televisivo analogico non far&#224 altro che ritardare il passaggio alla televisione digitale terrestre (TDT), di cui ha bisogno la Spagna per mettersi in linea con gli altri Paesi europei.

Prisa e il gruppo Godo hanno invece sottolineato che aprire il mercato a un maggior numero di operatori televisivi permetter&#224 di rendere un miglior servizio ai telespettatori, con maggiore beneficio per il settore della comunicazione.

In una nota separata, Prisa e Godo hanno evidenziato che indipendentemente dal fatto di sapere chi saranno questi nuovi operatori, l¿apertura del mercato garantir&#224 un maggior pluralismo dell¿informazione e una maggiore competenza delle aziende, degli inserzionisti, dei produttori cinematografici, dei format televisivi, e degli altri attori del settore.

Il governo spagnolo ha approvato alcune settimane fa un disegno di legge per lo sviluppo della Tv digitale terrestre in Spagna, il cui obiettivo &#232 di anticipare al 2010 la data di spegnimento del segnale analogico, che precedentemente era fissata a 2012.

Ma contemporaneamente ha levato il limite del numero di operatori della televisione analogica che possono trasmettere in chiaro.

Secondo la pi&#249 accreditata stampa europea, una simile decisione da parte del governo Zapatero avrebbe delle conseguenze dirette per Telecinco (detenuta da Vocento e Mediaset) e per Antena3 (azionista di maggioranza Planeta) che vedrebbero ridurre le loro entrate pubblicitarie. Telecinco, poi, vanta un¿ampia fetta di audience. Possiamo tranquillamente dire che fino a oggi le due emittenti commerciali hanno reso molto difficile la vita alla Tv pubblica spagnola, per cui l¿arrivo sul mercato di un¿altra Tv in chiaro crea preoccupazione.

Inoltre &#232 ormai imminente la consegna, del rapporto del Consiglio degli Esperti che dovr&#224 fornire le guide lines per riformare il mercato radiotelevisivo spagnolo. Secondo le prime informazioni trapelate alla stampa, pare che i ¿saggi¿ consiglieranno al governo un aumento del 50% dei finanziamenti per la Tv pubblica e una riduzione della pubblicit&#224. La Tv pubblica dovrebbe trasmettere solo 9 minuti di pubblicit&#224 per ogni ora programmazione, contro i 12 attuali. Un bel taglio!

Telecinco e Antena3 ritengono che CanalPlus, una volta in chiaro, beneficerebbe della pubblicit&#224 che TVE non pu&#242 trasmettere, viste le chiare simpatie socialiste di Sogecable.

Da questo passaggio in chiaro, infatti, CanalPlus ha tutto da guadagnare. Le altre payTv hanno eroso la sua fetta di mercato e oggi conta solo su un pacchetto di 1,9 milioni di abbonati, registrando inoltre, un abbattimento dell¿audience, che &#232 passata dal 2,4 del 2003, al 2,1% dello scorso anno.

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

Mercato televisivo spagnolo: il governo Zapatero accusato di favoritismo

Archivio delle news sulla Tv digitale terrestre

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