Tv satellitare mobile: in Giappone è già realtà

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E’ partito nell’ottobre del 2004 in Giappone il servizio MobaHo, con cui l’operatore MBCO  Mobile Broadcasting Corporation – ha portato la televisione via satellite sui telefonini.

 

Il servizio è stato concepito in primo luogo per consentire ai pendolari di guardare il loro programma preferito durante gli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro, senza limitazioni di copertura nei passaggi sotto le gallerie o nelle zone a forte densità.

Per garantire la continuità delle trasmissioni, MBCO ¿ il cui capitale è detenuto tra gli altri da Toshiba, SK Telecom, NTT, Toyota, Fujitsu, Alpine, Clarion, Pioneer, Kenwood e Matsushita – utilizza il satellite geo-stazionario MBSat, concepito soprattutto per diffondere i servizi televisivi via cellulare.

Il satellite, dotato di un¿antenna parabolica del diametro di 12 metri, copre il Giappone e la Corea del Sud emettendo il segnale in banda Ku (tra 10 GHz e 18 GHz) e in banda S (2,6 GHz).

 

I programmi trasmessi agli abbonati sono costituiti da una decina di canali video, una trentina di programmi audio e una sessantina di servizi dati (attualità, informazioni locali, orari dei trasporti, servizi meteo).

l’insieme dei contenuti è associato a una guida elettronica che rende più semplice la navigazione e permette di automatizzare la ricerca grazie alla registrazione delle preferenze.

 

Le trasmissioni sono diffuse verso terminali video dedicati, i primi due mofelli disponibili sono prodotti da Toshiba e Sharp, ma anche su ricevitori installati a bordo delle automobili e su moduli PC card da connettere al Pc o a un Pda.

I produttori prevedono inoltre di integrare il tuner MobaHo a diverso apparecchi portatili (radio, televisori, telefonini e Pda)

 

La diffusione avviene direttamente verso i terminali in banda S, abilitati alla ricezione del segnale, ma per garantire la continuità del servizio anche quando il segnale potrebbe essere ostacolato da edifici o da gallerie, interviene la diffusione in banda Ku, poi ri-emessa in banda S dalle stazioni di terra.

Per la sola città di Tokio ne sono necessarie circa un migliaio.

 

Lo standard scelto da MBCO è l’Mpeg-2 AAC Low Complexity Profile, che permette la trasmissione di un segnale stereo alla velocità di 144 kbit/s.

Sul lato video, viene invece usato l’Mpeg-4 Visual Simple Profile, per la diffusione di immagini QVGA a 384 kbit/s (massimo 15 immagini al secondo).

 

Nelle previsioni di MBCO, nei prossimi tre anni il servizio sarà sottoscritto da oltre 1,5 milioni di abbonati, che dovrebbero diventare 8 milioni nel 2010, di cui 3,5 milioni equipaggiati da ricevitore portatile (terminale dedicato, modulo Pc o Pda) e 4,5 milioni dotati invece di un sistema di ricezione in macchina.

 

Come per la maggior parte dei bouquet di televisione via satellite, il modello economico di MBCO si basa su abbonamenti mensili (di circa 5 o 6 euro) che possono comportare diverse opzioni in funzione dei contenuti scelti dall’utente.

I terminali costano tra i 300 e i 400 euro, il modulo Pc 75 euro.

 

A partire dalla prossima primavera, la compagnia aerea All Nippon Airways dovrebbe fornire il servizio MobaHo ai viaggiatori delle tratte nazionali, attraverso i monitori installati nelle cabine.

 

I Paesi asiatici sono comunque molto avanti in questo tipo di servizi anche a fronte della enorme domanda: nel corso di quest¿anno, anche l’operatore coreano TU-Media (controllato da SK Telecom) dovrebbe lanciare un servizio simile a MobaHo in Corea del Sud.

Per quanto riguarda l’Europa, l’operatore satellitare WorldSpace potrebbe proporre il servizio a partire dal 2006.

 

Alessandra Talarico