HP: Fiorina se ne va e la Borsa festeggia

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La notizia era nell¿aria gi&#224 da tempo ma ha avuto lo stesso un effetto bomba: Carly Fiorina &#232 stata sollevata dall¿incarico di presidente e amministratore delegato di Hewlett-Packard.

La notizia &#232 stata ufficializzata ieri dalla societ&#224, che ha affidato l”incarico di presidente non esecutivo a Patricia Dunn e quello di amministratore delegato ad interim a Robert P. Wayman, che manterr&#224 anche la carica di chief financial officer.

¿Rispetto la loro decisione, anche se sono dispiaciuta della posizione del consiglio di amministrazione e ho delle divergenze sulla conduzione delle strategie di HP¿, ha dichiarato la Fiorina, una delle poche donne ammesse nel gotha della finanza americana, nominata presidente della seconda societ&#224 hi-tech mondiale nel 2000.

“HP &#232 una grande societ&#224 ed auguro a tutti i dipendenti molto successo per il futuro”, dice comunque non senza rimpianto Fiorina.

Le ¿divergenze¿ di vedute tra la manager e il board della societ&#224 erano cosa nota, ma l¿annuncio della sua dimissione forzata appare come un colpo di teatro.

La sua autorit&#224 era stata pi&#249 volte messa in discussione dagli analisti a causa dei deludenti risultati registrati dalla divisione server e storage, che avevano in effetti causato severi warning sul gruppo.

La manager dal pugno di ferro (aveva fatto ¿cadere¿ molte teste all¿interno del gruppo), insomma, non aveva saputo secondo molti, attuare strategie in grado di portare HP ai vertici del mercato, facendo anzi perdere terreno all¿azienda nei confronti della rivale Dell e valore alle azioni: i titoli HP hanno perso oltre il 50% del loro valore nei sei anni di gestione Fiorina.

Il gruppo ha registrato un fatturato di 80 miliardi di dollari e 3,4 miliardi di dollari di utili nel 2004, con una capitalizzazione di circa 60 miliardi di dollari.

Ulteriore causa di contrasto, tra il presidente e il board anche l”operazione di acquisto di Compaq per circa 20 miliardi di dollari.

L¿operazione, fortemente voluta dalla Fiorina per rafforzare la posizione di HP nel settore dei personal computer, &#232 stata immediatamente criticata dal management e penalizzata dal mercato.

In pi&#249, non ha affatto sortito gli effetti preconizzati dalla sua sostenitrice.

A fine gennaio, poi, alcuni amministratori del gruppo hanno contestato apertamente le direttive del presidente, stimando che la donna avesse troppo potere per i loro gusti.

Motivo del contendere, la fusione tra l¿unit&#224 Personal Systems Group con quella delle stampanti (Imaging and Printing Group) e la creazione di una nuova divisione guidata dall”astro nascente Vjomesh Joshi, gi&#224 a capo della divisione stampanti.

La decisione &#232 stata immediatamente criticata dagli analisti, che l¿hanno giudicata ¿rischiosa¿, reputando che il gruppo avrebbe dovuto piuttosto rendere indipendente la divisione stampanti, molto pi&#249 forte di quella Pc.

Secondo Merril Lynch, infatti, la fusione potrebbe provocare non solo la perdita di focalizzazione ma anche il rischio che la divisione pc in difficolt&#224 possa abbattere la divisione forte.

La fusione, insomma, sarebbe stata voluta soltanto dalla Fiorina e avrebbe provocato una rottura irreversibile tra lei e l¿azienda.

In effetti, Carleton (questo il suo nome di battesimo) di potere ne aveva parecchio e questo non &#232 mai molto gradito per chiunque, figuriamoci se a gestire questo potere &#232 una donna.

A chi le chiedeva quale fosse il segreto del suo successo in un settore dominato da uomini (ricordiamo che era l¿unica donna a guidare un¿azienda tra le 30 migliori del Dow Jones), lei rispondeva: ¿nella mia vita, non ho mai pensato che gli uomini facessero una cosa e le donne un”altra”.

Prima di arrivare alla HP, la Fiorina era il numero uno della rete commerciale della AT&T, per passare poi alla Lucent, di cui ha guidato l¿ingresso in Borsa e ha creato il marchio, ispirandosi a un quadro dipinto da sua madre.

La Fiorina cumulava le funzioni di presidente e amministratore delegato da quando Michael Capellas, presidente e ad di Compaq, si era trasferito alla WorldCom, nel 2002.

Avr&#224 comunque di che consolarsi, dal momento che HP le verser&#224 una buonuscita pari a 21,1 milioni di dollari.

A festeggiare, comunque, anche la Borsa, visti i brillanti risultati del titolo HP in Borsa (+11%) dopo l”annuncio.

Il gruppo, che pubblicher&#224 i risultati del primo trimestre il 16 febbraio a mercato chiuso, non ha intenzione di stravolgere le proprie strategie: nella conference call con gli investitori che ha seguito l”annuncio delle dimissioni di Fiorina, il neo-presidente non esecutivo Patricia Dunn, ha infatti dichiarato di non prevedere ¿nessun cambiamento di portfolio¿.

Alessandra Talarico

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