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Pubblicità Tv: tetti ignorati. AltroConsumo chiede l¿intervento dell¿Authority

Italia



I tetti orari di affollamento pubblicitario in Tv, stabiliti dalla legge Gasparri sono ignorati da Raiuno, Raidue, dalle tre reti Mediaset, e da La7 nella fascia oraria dalle ore 16.00 alle 22.00. Solo Raitre ha sempre rispettato i tetti previsti.

Lo rende noto AltroConsumo, associazione indipendente di consumatori, a seguito di un”indagine in collaborazione con l”Osservatorio di Pavia sul rispetto delle regole della pubblicit&#224 in Tv e sul contenuto dei messaggi, monitorando una settimana di programmazione televisiva nel settembre scorso.

L¿inchiesta sar&#224 pubblicata sul numero di febbraio di AltroConsumo, il mensile omonimo dell¿associazione, destinato ai soci.

Nel comunicato si legge che le regole sono calpestate anche quando i destinatari dei messaggi, sia per contenuto che per collocazione nel palinsesto, sono bambini o adolescenti: in fascia protetta sono andate in onda pubblicit&#224 di alcolici e di bevande energetiche; cartoni animati sono stati interrotti da messaggi pubblicitari.

L¿indagine ha anche valutato il contenuto degli spot alimentari e rientra nelle attivit&#224 legate alla campagna nutrizionale ¿un piatto di salute¿, che l¿associazione indipendente di consumatori porter&#224 avanti lungo tutto il 2005.

Per AltroConsumo difatti &#232 tempo che l¿Italia si allinei ad altri Paesi europei non permettendo n&#233 la programmazione di spot pubblicitari di qualsiasi tipo nella fascia oraria protetta (dalle 16.00 alle 19.00), n&#233 la diffusione di spot, dagli snack ai giocattoli, destinati ai bambini, a qualsiasi ora. Tali richieste sono state rivolte al governo e alle forze parlamentari.

Qualche dato emerso dall¿indagine, dove sono stati considerati gli spot tradizionali, i minispot inseriti all¿interno delle trasmissioni e i lanci degli sponsor, escludendo promo Tv e messaggi di utilit&#224 sociale per tutte le reti, e televendite e telepromozioni per la reti private: Rete Quattro detiene la maglia nera, con il 24,3% di ore che sforano il tetto sulla programmazione monitorata (Vedi Tabella); tra le private Canale5 si comporta meno peggio (7,1%), mentre Italia1 &#232 al 16,2% di sforamento.

Della Tv pubblica, in Raiuno il 7,1% della programmazione pubblicitaria supera il tetto previsto per legge; su Raidue succede nel 4,8% dei casi. Raitre, in assoluta controtendenza, rispetta la legge.

AltroConsumo ha segnalato i risultati dell¿intera inchiesta, chiedendo al Garante per le comunicazioni il rispetto della legge.

Ma c¿&#232 di pi&#249 da correggere e rivedere, e riguarda i contenuti e i destinatari dei messaggi.

Su 12.765 pubblicit&#224 conteggiate, 2.582 erano rivolte al pubblico di minori, in media circa il 20%. I generi alimentari detengono pi&#249 di un quarto della torta di spot, il 26,3%.

Il 20% di bambini e adolescenti in Italia sono in soprappeso e obesi ed &#232 stata ormai universalmente stabilita una correlazione tra obesit&#224 e visione della Tv.

Dal monitoraggio sulla pubblicit&#224 destinata ai pi&#249 giovani sono emersi messaggi poco salutari sotto il profilo nutrizionale. Gli stimoli alimentari che arrivano ai giovani e giovanissimi dal piccolo schermo sono improntati a stili di vita poco sani, con la sollecitazione continua a mangiare dolciumi e merendine, ricchi di zuccheri e grassi. I bambini sono un pubblico vulnerabile, telespettatori pi&#249 deboli e dunque pi&#249 condizionabili.

Altroconsumo ha scritto all¿Autorit&#224 garante per le comunicazioni, chiedendo di intervenire perch&#233 siano rispettati:

tutte le normative vigenti sulla tutela dei minori nella programmazione televisiva. (r.n.)

&#169 2005 Key4biz.it

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