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La Rete italiana taglia il traguardo del milionesimo dominio .it

Italia



Il web italiano &#232 diventato quest¿anno maggiorenne e festeggia con un ¿regalo¿ tondo tondo: a diciotto anni dalla nascita del primo dominio Internet italiano (cnr.it, operativo dal 19 dicembre del 1987) la rete del Belpaese ha infatti superato la fatidica soglia del milione di registrazioni, assestandosi al quarto posto tra i paesi europei a maggiore densit&#224 di domini.

Ad aggiudicarsi il milionesimo indirizzo non &#232 stata un¿azienda ma un privato cittadino, Luca Vullo, 25enne siciliano di Caltanisetta, studente del Dams di Bologna e aspirante regista cinematografico: l¿indirizzo virtuale sar&#224 utilizzato dal giovane per la costruzione di un sito Internet, una ¿casa virtuale¿ a sei zeri che sancisce la maturit&#224 e l¿ottimo stato di forma del cyberspazio all¿italiana.

Con un milione di domini attivi e un tasso di crescita di circa 15mila nuove registrazioni al mese, il nostro paese &#232 al quarto posto in Europa (e nel mondo, per quanto riguarda i domini ¿geografici¿) per densit&#224 di domini, dietro a Germania, Inghilterra e Olanda.

A renderlo noto, il Registro del ccTLD.it, l¿organismo dell¿Istituto di Informatica e Telematica del Cnr di Pisa che assegna i domini Internet a targa ¿.it¿.

L¿assegnazione del milionesimo dominio .it a un privato cittadino testimonia come l¿aspirazione a costruire un proprio sito Internet non sia ormai pi&#249 dettata solo da interessi economici e commerciali ma rappresenti, soprattutto per i pi&#249 giovani, una vera e propria rivoluzione culturale, basata sulla possibilit&#224 di farsi conoscere e fare arrivare le proprie idee in tutto il globo, con la minima spesa.

Il professor Franco Denoth, direttore dell¿Istituto di Informatica e Telematica e responsabile del Registro, nota come questo traguardo confermi che l¿Italia sia ormai capace di ¿competere fianco a fianco con realt&#224 ben pi&#249 dimensionate¿ nonostante nel nostro paese solo i cittadini europei abbiano la facolt&#224 di registrare domini, escludendo quindi aree ad alta popolazione Internet (accettate dal modello tedesco).

E infatti la Germania comanda la classifica continentale con 8,2 milioni di registrazioni di domini ¿.de¿; seguita dall¿inglese ¿.uk¿ (3,7 milioni di indirizzi) e dall”Olanda (¿.nl¿) con 1,3 milioni di suffissi registrati.

Da segnalare, ha aggiunto Denoth, anche i primi effetti della ¿liberalizzazione¿ che il Registro ha messo in atto dall¿agosto scorso: ¿oggi chiunque, privato cittadino, associazione o impresa, pu&#242 registrare un numero illimitato di domini ¿.it¿ con il solo vincolo della maggiore et&#224 e della cittadinanza comunitaria. Un passo in avanti verso una diffusione sempre pi&#249 capillare della rete che &#232 il principio fondante dell¿attivit&#224 del nostro Registro¿.

L¿esperienza italiana nel settore dei domini Internet sar&#224 presto esportata in tutta Europa: nel corso del 2005, infatti, vedranno la luce i primi domini a targa ¿.eu¿, sorta di ¿marchio di qualit&#224¿ per le attivit&#224 del Vecchio Continente.

Tra i fondatori del consorzio Eurid, che li gestir&#224 in esclusiva, vi &#232 proprio l¿Istituto di Informatica e Telematica del Cnr che si affianca ai registri di Belgio e Svezia.

Alessandra Talarico

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