Società dell¿informazione per tutti: la Commissione Ue apre una consultazione per rendere l¿ICT più accessibile

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La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica con lo scopo di studiare nuovi metodi per rendere i prodotti e i servizi ICT accessibili al maggior numero di persone possibile, con particolare attenzione verso anziani e disabili.

La consultazione rappresenta il primo importante impegno della Commissione verso la rimozione degli ostacoli tecnici e delle difficolt&#224 che impediscono ad alcune categorie di utenti di usufruire pienamente di prodotti elettronici ormai onnipresentiquali computer, telefonini e Internet.

¿Le tecnologie dell¿informazione e della comunicazione possono essere un potente strumento per avvicinare le persone, migliorare il loro benessere e la loro salute e rendere il loro lavoro e la vita sociale pi&#249 ricchi e gratificanti¿ ha dichiarato il Commissario Ue per la Societ&#224 dell¿Informazione Viviane Reding.

¿Tuttavia oltre 90 milioni di cittadini europei non possono approfittare in pieno di questi benefici o ne sono tagliati fuori a causa dell¿et&#224 o della disabilit&#224. Rendere i prodotti e i servizi ICT pi&#249 accessibili &#232 dunque un imperativo sociale, etico e politico¿.


L¿impegno a portare le tecnologie della societ&#224 dell¿informazione a un maggior numero possibile di utenti ha allo stesso tempo anche un ragguardevolerendiconto economico.

¿Attualmente ¿ continua la Reding ¿ circa il 48% dei cittadini oltre i 50 anni dichiarano che l¿ICT non risponde pienamente ai loro bisogni e un gran numero di queste persone aggiungono che sarebbero anche disposti a comprare un telefonino o un Pc se sapessero come usarlo¿.

La consultazione pubblica, aperta il 10 gennaio, pone l¿accento su tre aree chiave in cui l¿Unione europea potrebbe stimolare l¿accessibilit&#224 ai prodotti e ai servizi elettronici (eAccessibility): i mercati pubblici, la certificazione e l”esplorazione di nuove misure legislative.

Per quanto riguarda propriole misure legislative, il documento rileva che diversi Stati membri della Ue dispongono gi&#224 di una legislazione sull¿accessibilit&#224 dei prodotti e servizi on line e che ci sono chiare indicazioni che un¿armonizzazione delle esigenze tecniche nell¿insieme dell¿Unione potrebbe rendere queste legislazioni un potente motore di cambiamento, stimolando l¿interoperabilit&#224 e prevenendo la frammentazione del mercato.

Il documento di consultazione indica alle Autorit&#224 degli Stati membri l”opportunit&#224 di elaborare una lista delle necessit&#224 comuni per facilitare la diffusione di beni e servizi accessibili.
Ci&#242 potrebbe portare a un sensibile allargamento del mercato dei prodotti concepiti per il mercato di massa.

Il documento propone anche di valutare la convenienza di un meccanismo di certificazione per fornire un¿etichetta di qualit&#224 ai prodotti e ai servizi accessibili.

Infine, il documento di consultazione considera un numero di misure di supporto quali lo sviluppo delle competenze richieste per le nuove tecnologie (eSkills), l¿intensificazione della Ricerca nel campo ICT per promuovere l¿accessibilit&#224, il monitoraggio dell¿accessibilit&#224 a Internet e lo sviluppo della televisione digitale.

Le parti interessate, comunica la Commissione, hanno tempo fino al 12 febbraio 2005 per commentare queste proposte.

I risultati della Consultazione confluiranno in una Comunicazione sulla eAccessibility che sar&#224 adottata prima di giugno 2005.

Alessandra Talarico

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