Perché gli mms non decollano? Complessità d¿uso e ostacoli tecnici impediscono di bissare il successo degli sms

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I telefonini con fotocamera hanno avuto un enorme successo, aiutando il mercato della telefonia mobile a raggiungere vendite inaspettate dalla stessa industria.

Nel terzo trimestre sono stati venduti 167 milioni di telefonini, pari a un aumento del 26% rispetto ai tre mesi precedenti.

Cifre impressionanti, dietro le quali per&#242 si nasconde una realt&#224 che lascia alquanto perplessi: non tutti gli utenti, infatti, sanno come sfruttare appieno le svariate funzioni di questi gadget, nati non solo per scattare foto, filmare video e conservarli.

Le foto, i video, la musica possono essere scaricati da Internet, inviati agli amici sotto forma di mms, ma sono pochi, ancora, a farlo anzi la percentuale di chi non utilizza queste funzioni sta addirittura crescendo.

Un¿indagine condotta in Gran Bretagna dalla Continental Research, ad esempio, dimostra che il 36% dei proprietari di un camera phone, non hanno mai inviato un messaggio multimediale, contro il 7% del 2003.

Questo nonostante il fatto che nel corso di quest¿anno, il numero di videofonini venduto sia raddoppiato, a 7,5 milioni di unit&#224.

Una realt&#224 che preoccupa non poco gli operatori, che contano sui profitti legati alla trasmissione dei dati per rimpinguare le proprie casse e bilanciare i costi del sussidio all¿acquisto dei telefonini.

Per alcuni si tratta pi&#249 che altro di un problema di ¿educazione¿: bisogna spiegare agli utenti, poco avvezzi a tanta tecnologia, come utilizzare le diverse funzioni del telefonino, o magari anche renderle pi&#249 facili da comprendere.

Spesso infatti le interfacce sono troppo complicate e anche inviare un mms diventa troppo complicato.

E cos&#236, molti ricercatori attribuiscono proprio alla complessit&#224 degli apparecchi il fatto che gli utenti non facciano un ampio uso dei messaggi multimediali. Il problema, insomma, &#232 che non sanno come fare.

I produttori puntano forse troppo sul segmento dei pi&#249 giovani, notoriamente molto pronti a recepire le novit&#224 in fatto di tecnologie, dimenticando che ad utilizzare il telefonino &#232 anche il pubblico adulto, che pu&#242 spendere di pi&#249.

Sempre secondo Continental Research, il 29% degli utenti si definisce ¿tecnofobo¿ e tende a non interessarsi a ci&#242 che ritiene troppo complesso. Soltanto l¿11% si ritiene abbastanza ¿tecnofilo¿ da non incontrare difficolt&#224 anche di fronte alle tecnologie pi&#249 nuove.

Il fatto, poi, che i servizi multimediali non siano ancora interoperabili complica ancora di pi&#249 le cose. A che serve scervellarsi per scaricare materiale che con buone probabilit&#224 non potr&#224 essere condiviso con un amico che possiede un telefonino di marca diversa? Evidentemente questa &#232 una domanda che si fanno in molti e lo stato di cose attuale non fa che aggiungere diffidenza.

Oltre a questo, spiega Andrew Bud della societ&#224 Mbox, ci sono altre problematiche tecniche, relative alla capacit&#224 delle reti wireless di supportare la trasmissione dei dati.

Molti operatori, infatti, limitano il numero di messaggi che possono circolare nello stesso tempo, per paura di mandare in tilt le reti e non correre il rischio di inondare questi canali relativamente limitati.

Per questo motivo, molti operatori hanno cercato tecnologie alternative per consentire la trasmissione dati, come ad esempio il Wap, ma i risultati sono stati drammatici.

Una buona soluzione, secondo gli analisti, &#232 quella studiata dalla societ&#224 israeliana Celltick e utilizzata da Hutch India, il maggiore operatore mobile indiano.

Il sistema Interactive Broadcast, infatti, permette agli utenti di gestire il materiale multimediale attraverso un menu molto pi&#249 veloce di quello utilizzato dagli altri sistemi.

Come risultato, il 40% degli utenti di Hutch Alive, utilizza regolarmente il servizio di foto, video e musica dell¿operatore, contro una percentuale vicina allo zero prima dell¿introduzione del sistema.

La semplicit&#224 d¿uso, dunque, &#232 alla base del successo di ogni prodotto: lo sanno bene gli operatori ancora a caccia di una applicazione in grado di bissare il successo degli sms, diventati cos&#236 popolari da aver ormai sostituito ogni precedente forma di comunicazione.

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Alessandra Talarico