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Rai, Gasparri torna a parlare di privatizzazione e di calcio: ¿necessario ridefinire le regole dei diritti televisivi¿

Italia



Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri torna a parlare di privatizzazione Rai, in occasione della rassegna Expogoal, in corso a Milano fino al 9 dicembre.

Ai giornalisti, il ministro ha commentato: ¿Per la Rai &#232 interessante la possibilit&#224 di andare in Borsa, anche perch&#233 sarebbe un modo per salvaguardare le autonomie dei contenuti, anche giornalistici, fermo restando la funzione di servizio pubblico¿.

Cos&#236 il ministro Gasparri parla di un eventuale quotazione in Borsa della Rai in futuro. Il ministro ha aggiunto che la privatizzazione, che dovrebbe riguardare il 30% della rete televisiva, sar&#224 valutata e decisa dal Cipe.

¿Tutto procede secondo i piani – aggiunge il ministro a margine della rassegna gli advisor stanno lavorando per conto del Tesoro, che &#232 l”azionista¿.

Proprio alcuni giorni fa, il Ministro dell¿Economia Domenico Siniscalco, in audizione in Commissione parlamentare di Vigilanza, ha annunciato che andrebbe verso la quotazione del 30% della Rai anche se le procedure perch&#233 una simile operazione venga svolta in maniera corretta e proficua sono lunghe e difficoltose.

¿La quota minima di privatizzazione in base al mercato italiano deve essere del 25%, ma personalmente non starei al limite inferiore¿, ha aggiunto Siniscalco.

Sar&#224 comunque l¿advisor Rothschild ha stabilire la quota, dopo la valutazione tecnica, da cui il ministro dell¿Economia si attende un”indicazione riguardo alle modalit&#224 della privatizzazione: “La vera questione &#232 la valutazione della societ&#224: la due diligence dell”advisor dovr&#224 dimostrare che l”azienda &#232 attrattiva“.

Il ministro Gasparri ha ricordato anche ¿la funzione di servizio pubblico della Rai, che la legge scandisce in maniera precisa”.

Il momento &#232 stato occasione perch&#233 Gasparri si complimentasse con la Rai per la scelta di prodotti di qualit&#224. Il riferimento va alla scelta di mandare in onda lo sceneggiato storico ”Le cinque giornate di Milano”, nonostante sia stato battuto dai programmi Mediaset.

¿Esiste il diritto di scegliere ¿ ha aggiunto Gasparri – Il fatto che un programma impegnativo raggiunga un ascolto di 5,8 mln di persone &#232 un dato molto importante¿.

Il ministro &#232 poi entrato nel merito degli argomenti di principale interesse per l¿Expogoal, parlando dei costi dei Diritti Tv calcio.

¿Chiunque sia chiamato a guidare il calcio deve prendere atto della necessit&#224 di ridefinire le regole dei diritti televisivi¿, ha commentato.

Gasparri definisce ”positivo” l”esempio della Rai che ha deciso di comprare le partite principali e di non acquistare i diritti sulle partite minori.

¿Vendere una partita di qualificazione ai mondiali a 2,5 mln di euro &#232 una follia perch&#233 non ci sono i ritorni pubblicitari. Vendere le partite dei mondiali di calcio a prezzi assolutamente fuori mercato &#232 assurdo¿.

¿Quando &#232 stata introdotta la vendita dei diritti delle singole squadre ¿ ha proseguito Gasparri – &#232 partita una lievitazione dei costi di cui il mondo del calcio non ha beneficiato. Il calcio non ha mai incassato tanti soldi, soprattutto dalle televisioni, come in questi anni, ma allo stesso tempo non ha mai avuto tanti debiti¿.

Gasparri ha paragonato il mondo del calcio a un treno ¿che sta effettuando una corsa folle¿ e per questo sprona ancora una volta ¿a utilizzare bene le risorse che la Tv offre¿.

¿Bisogna che qualcuno ¿ ha concluso il ministro – si prenda delle responsabilit&#224 perch&#233 cos&#236 non si va avanti. Interveniamo per ridimensionare cifre, costi e valore dei diritti, oltre che degli aspetti normativi per salvare il calcio¿.

Per il ministro, il calcio allo stato attuale si trova sull¿orlo di un precipizio e ¿i calciatori stessi dovrebbero accontentarsi, se poi qualcuno vuole andare all¿estero, ci vada¿.

Secondo Gasparri, la televisione deve dare un segnale e ¿¿mi sembra chiaro e giusto quello dato dalla Rai. Per i diritti televisivi per il Mondiale, la Fifa ha chiesto cifre assurde: 2,5 milioni di euro per una partita di qualificazione &#232 come se si chiedessero 50 euro per un chilo di arance. La Rai ha comprato la polpa a un prezzo giusto e per il contorno si &#232 concessa una sana pausa di riflessione”.

Intanto il presidente della FIGC Franco Carraro ha detto che almeno fino al 2010 le partite della nazionale saranno trasmesse dalla Rai.

¿Impensabile cambiare per i prossimi 5 anni¿, ha detto Carraro commentando la possibilit&#224 di trasmettere non in chiaro le gare degli azzurri. In vista della scadenza a giugno del contratto con la Rai, Carraro si &#232 augurato un rinnovo perch&#233 ¿in Italia non c¿&#232 ancora il clima che c¿&#232 in Inghilterra dove il calcio alla domenica &#232 tutto criptato¿.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

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