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Il blog entra nel dizionario. Consacrato uno dei fenomeni più esplosivi dell¿era Internet

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Il 2004 sar&#224 salutato come l¿anno dei blog, i diari on line che ormai non sono pi&#249 solo uno ¿sfizio¿ da ragazzi ma hanno ricevuto la benedizione di giornalisti, addetti ai lavori e uomini politici.

Il termine comparir&#224 dal prossimo anno nel dizionario Merriam-Webster, secondo cui ¿blog¿ &#232 stata una delle parole di cui si &#232 chiesta pi&#249 spesso la definizione.

Il Merriam-Webster definisce i blog come siti Internet che ¿contegono una serie di opinioni personali, commenti e altri hyperlink di vario genere¿.


Contrazione dei termini inglesi web e log, il blog fa la sua prima apparizione in Rete verso la met&#224 degli anni ¿90: i blogger ¿ gli autori di questa sorta di diari telematici – sono ormai diverse centinaia di migliaia in tutto il mondo e discutono nel cyberspazio delle questioni pi&#249 varie.

Il primo a sancire la potenza del blog &#232 stato Bill Gates, che lo ha definito il pi&#249 rivoluzionario strumento di comunicazione degli ultimi anni, anche meglio delle eMail o dei classici siti Internet.

Che si tratti di guerra, di elezioni, di ricette culinarie o di sport, i blog sono di fattodiventati sinonimo di informazione indipendente, lontana dagli schemi e dalle costrizioni dei media tradizionali.

Secondo alcuni sondaggi Usa, l”audience dei media tradizionali come televisione e carta stampata ha perso 6 punti rispetto alle presidenziali del 2000, mentre la percentuale dei cittadini che si collega regolarmente a Internet per fini politici sale del 20%.

¿E¿ una parola orrenda per una nuova forma di comunicazione molto potente¿, dichiara Howard Finberg, specialista di media interattivi all¿Universit&#224 Poynter della Florida.

¿I blogger hanno convinzioni politiche molto radicate e le difendono. I lettori sono sempre pi&#249 interessati da questi punti di vista: si tratta insomma, di una sorta di nuovi editori che lavorano per noi¿.

Il successo dei blog &#232 stato definitivamente sancito dalle ultime presidenziali americane, quando sono comparsi in Rete tantissimi ¿diari¿ di sostenitori di una o dell¿altra parte: &#232 stato grazie ai blog, ad esempio, che gli elettori hanno saputo che il presidente George W. Bush aveva con s&#233 un auricolare durante il suo primo dibattito con il senatore democratico John Kerry.

E sono stati sempre i blog a sottolineare la debolezza dei documenti diffusi dalla CBS sul mancato adempimento da parte di George W. Bush degli obblighi di leva.

L”importanza che il mezzo ha assunto durante le elezioni ha fatto s&#236 che la parola venisse cos&#236 ricercata da diventare addirittura la ¿parola dell”anno 2004¿.

Le statistiche del Merriam-Webster”s Collegiate Dictionary si basano sull¿analisi delle consultazioni effettuate dagli utenti sui propri siti web. Secondo la societ&#224, la maggior parte delle ricerche su dizionario online avvengono per termini non comuni o per termini usati nelle principali notizie.

La classifica di quest¿anno include termini come incumbent (in carica), hurricane (uragano) e partisan (di parte).

Ma la parola pi&#249 ricercata in assoluto &#232 stata blog, che dunque entrer&#224 di diritto nel vocabolario dal prossimo anno.

Il termine, comunque, compare gi&#224 in alcune versioni stampate dell¿ Oxford English Dictionary: un portavoce dell¿Oxford University Press ha riferito che la parola verr&#224 inserita nei dizionari per bambini e studenti, alla luce della sua grande popolarit&#224.

¿Penso piuttosto che sia la parola dello scorso anno, pi&#249 che di quest¿anno, dal momento che noi stiamo gi&#224 considerando l¿introduzione di termini blog-derivati come blogosphere e cos&#236 via¿.

Secondo la societ&#224 di analisi Technorati, la blogosphere (il numero di blog in rete) ha raddoppiato ogni 5 mesi nell¿ultimo anno e mezzo, mentre in base ai dati raccolti dalla Pew Internet & American Life, nasce un blog ogni 5,8 secondi.

Attualmente in circolazione ci sarebbero pi&#249 di 4,8 milioni di blog. Non tutti vengono aggiornati regolarmente, ma si tratta comunque di un numero di tutto rispetto, per un fenomeno che &#232 considerato ancora in piena espansione.

Alla luce del successo dei blog, la Microsoft ha appena lanciato un nuovo servizio – MSN Spaces ¿ che permetter&#224 agli utenti non solo di pubblicare il proprio blog con tanto di foto, musica e book list, ma anche di tenersi sempre aggiornati sulle pubblicazioni altrui.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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