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Aria di start-up in Sicilia? Il futuro dell¿Etna Valley passa anche per il ¿capitale di rischio¿

Italia



Pensando allo sviluppo economico ed industriale del territorio siciliano risulta sempre pi&#249 evidente la necessit&#224 di individuare nuove forme di finanziamento per sviluppare le idee imprenditoriali che in misura sempre maggiore cercano sbocco nel quadro articolato dell¿economia siciliana.

Le pi&#249 innovative forme di finanziamento ovvero quelle a cosiddetto ¿capitale di rischio¿, orientate a dar vita ai progetti d¿impresa pi&#249 innovativi e tanto diffuse nei paesi anglosassoni, introducono nelle aziende nuove risorse e nuove figure: Venture Capital, Business Angel e gli Advisor.

In un incontro con l¿imprenditoria siciliana, in occasione della tornata mediterranea di SMAU, Elserino Piol, vero e proprio antesignano del venture capital in Italia, ha avuto modo di ribadire concetti a lui molto cari: ¿Quando si parla di ostacoli all¿innovazione e all¿aumento della competitivit&#224 si fa quasi sempre riferimento agli investimenti nella ricerca e sviluppo: ma ricerca e sviluppo sono una condizione necessaria, ma mai sufficiente.

Vedo il proliferare di iniziative tutte mirate a creare le condizioni per rilanciare l¿ICT ¿ ha proseguito Piol – ma In Italia il vero ostacolo all¿innovazione &#232 di natura finanziaria e, in particolare, la carenza di strumenti come il venture capital, che finanziano la materializzazione della ricerca in impresa portando innovazioni di prodotti o di servizi al mercato, facendo uscire allo scoperto gli imprenditori. La diffidenza che si &#232 creata nell¿alta tecnologia da parte della finanza, e l¿assenza di venture capital ¿ ha concluso Piol – hanno intimidito gli aspiranti imprenditori, non dando il necessario coraggio di fare impresa. ¿

La Sicilia non fa eccezione. Ma va anche segnalato come le misure di finanza agevolata, in una regione che secondo le stime del Banco di Sicilia del giugno dell¿anno scorso conta 68 differenti banche attive sul territorio, con un totale di 1.690 sportelli, &#232 sicuramente ancora meno diffuso che in altre parti d¿Italia.

Al quadro descritto da Piol fa eco Paolo Anselmo, presidente di IBAN Italia, associazione dei business angels, che sottolinea come ¿¿indubbiamente lo sviluppo del territorio necessita di tutte le tipologie di strumenti finanziari a disposizione delle imprese, dal capitale di debito al capitale di rischio, siamo in una fase in cui, considerate le accresciute difficolt&#224 nel ricevere un finanziamento bancario, il capitale di rischio pu&#242 essere considerato una parziale, valida alternativa agli istituti di credito. La maggior attenzione degli angel investor pu&#242 realisticamente fungere da molla propulsiva incentivando le imprese verso la diversificazione delle fonti di finanziamento e incrementando il portafoglio grazie al finanziamento privato…¿.

Francesco Cappello, coordinatore del Media IRC di Catania, ed organizzatore dell¿incontro di SMAUSICILIA ¿Innovazione e Venture Capital per l¿avvio e la crescita delle imprese¿, spinge il piede sull¿acceleratore dell¿innovazione e rivela l¿intenzione del Media IRC di organizzare dei seminari operativi per promuovere nella regione l”incontro tra investitori e nuovi progetti di innovazione. ¿¿Oggi si parla sempre pi&#249 di ricerca e innovazione, ma nel contempo sono evidenti i problemi di risorse investite dallo stato. Appena 1% del PIL. La finanza innovativa nel senso di seed capital (fino a 25.000 Euro di investimento) , business angel ( da 25.000 a 250.000) a venture capital (oltre 250.00 euro) rappresenta un modo nuovo e innovativo di sostenere l”avvio di attivit&#224 impreditoriali in settore ad alta tecnologia. L”iniziativa ha rappresentato un primo passo per promuovere i suddetti strumenti in un contesto nel quale anche ad esempio il S.Paolo IMI ha costituito un fondo chiuso per investimento in piccole e medie imprese; la Banca Intesa ha una iniziativa per finanziare le aziende che fanno ricerca¿.

Quindi la cosiddetta Etna Valley, che ospita brand di primo piano come STM, IBM, Nokia ed altre multinazionali della microelettronica, potrebbe vedere aumentato l¿insieme del proprio indotto sul territorio grazie all¿intervento delle nuove forme di finanziamento.

Infine, Carmelo Cutuli, direttore del Dipartimento di Comunicazione Interattiva e Nuove Tecnologie dell¿Informazione dell¿ISSRF: ¿¿Vedo molto bene il Venture Capitaling soprattutto nelle azioni di spin-off universitario, quelle che maggiormente hanno bisogno di capitali e possono basarsi su tecnologie e know-how di alto livello gi&#224 ampiamente sperimentate nei laboratori e quindi con alte percentuali di probabilit&#224 di successo. Per le start-up, specie quelle lanciate da giovani alle prime esperienze, vedo invece molto meglio l¿intervento degli investitori informali, i business angels, che possono meglio indirizzare le energie ed i talenti¿¿.

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