Diventa un bestseller una storia d¿amore nata tra email e sms

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Diventa bestseller una storia d¿amore pubblicata a stralci su un forum Internet giapponese. Uscito in libreria il 20 ottobre scorso, il romanzo &#232 all”ottava ristampa e ha gi&#224 venduto 415.000 copie.

Il suo autore ha il nome fittizio di Nakano Hitori, ed &#232 pubblicato dalla grande casa editrice Shinchosha.

Densha Otoko” (L¿uomo del treno) &#232 una storia ”vera” costruita interamente con email ed emoticon apparsi su una delle pi&#249 note chat del Giappone.

Il libro parla di un giovane giapponese, amante delle nuove tecnologie, ma con grandi problemi a relazionarsi con il mondo, che cerca di conquistare una ragazza che incontra sempre in treno e che una volta ha protetto dalle molestie di un ubriaco.

Approfittando dell¿anonimato che garantisce il Web, chiede consigli ai lettori del forum su come ritrovare ¿Miss Hermes¿, il nome dato alla ragazza dalla marca della tazza che lei gli ha regalato per ringraziarlo.

Grazie ai consigli contenuti nelle eMail cambia il taglio di capelli e il suo look con nuovi vestiti e affidabilissime lenti a contatto.

Il giovane riesce cos&#236 a telefonare alla ragazza, a incontrarla e a dichiararle il suo amore.

L”immancabile lieto fine &#232 preceduto da una serie di vicissitudini in cui l”aiuto della Web community risulter&#224 decisivo per sciogliere i nodi narrativi. L”aspetto editoriale ricalca quello di tanti romanzi epistolari: l”unica differenza &#232 che un”vecchio” mezzo di comunicazione &#232 stato sostituito dalle email e dagli sms, attraverso cui ormai parlano i giovani.

Molti si chiedono se si tratta di una storia effettivamente vera, o di una finzione mediatica.

¿Ho incontrato l¿uomo del treno¿ in diverse occasioni e ho parlato con lui. E¿ fidanzato davvero con ¿Miss Hermes¿, lei ha anche comprato il libro. E sono felici¿, ha spiegato agli scettici Hiroko Gunji della casa editrice Shinchosha Publishing.

Secondo gli esperti, il successo di questo romanzo di 364 pagine evidenza quanto Internet sia entrato a far parte della vita delle nuove generazioni.

John Clammer, professore dell¿Universit&#224 di Tokyo, ha dichiarato: ¿Molti dei mie studenti passano molto tempo su Internet. E il loro modo di stare collegati con la realt&#224¿.

E spiega che ¿Il libro legittima ci&#242 che vivono. Possono dirsi, ¿non sono cos&#236 strano, non sono un pazzo dell¿informatica che passa tanto tempo su Internet¿¿.

Dal 1997 al 2003, la fetta della popolazione giapponese che ha accesso a Internet &#232 passata dal 10% al 60%¿.

L¿uomo del treno &#232 un “otaku” tipico, un giovane giapponese appassionato di tecnologia, manga, videogame e gadget elettronici.

Gli otaku sono diventati una componente importante della societ&#224 giapponese, target preferito delle campagne marketing che cercano di sottrarre un po¿ dei 2,5 miliardi di dollari che questi giovani spendono ogni anno per le loro passioni.

Ma gli otaku mostrano un¿evidente incapacit&#224 a stabilire delle relazioni umane.

Le chat gli offrono una via d¿uscita, ma possono rivelarsi estremamente pericolose.

Il forum 2Channel, sul quale &#232 apparso ¿L¿uomo del treno¿, &#232 stato oggetto di numerose critiche dopo i messaggi lasciati da alcuni ragazzi che avvertivano della loro intenzione a commettere dei crimini. E alcune volte questi messaggi hanno dato seguito a dei drammi reali, come quando 3 anni fa 8 studenti sono stati accoltellati.

A rafforzare le inquietudini, la recente ondata di suicidi collettivi di giovani, estranei l”uno all”altro, che si erano conosciuti in Rete su appositi siti per aspiranti suicidi.

Un fenomeno, quello dei suicidi organizzati via Internet, a cui nessuno sembra saper dare una spiegazione plausibile e che continua a scuotere il Giappone, riecheggiando in tutto il globo.

¿E” un fenomeno che si va diffondendo a macchia d”olio dall”inizio dello scorso anno – ha detto il docente di medicina della psiche Tsuyoshi Tamura dell”Universit&#224 di belle arti di Tokyo ¿ Internet non pu&#242 essere certo la causa, ma di sicuro la Rete moltiplica e rafforza le tendenze suicide tipiche di molti adolescenti e giovani”.

La situazione evidenzia la necessit&#224 di capire meglio cosa sta succedendo ai giovani, e del distorto uso che si pu&#242 fare del Web, che non deve diventare di certo un nuova via per l¿alienazione.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale


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