Finmatica, the day after: risveglio grigio dopo la messa in liquidazione. Possibile ricorso alla Prodi-bis

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Risveglio grigio per Finmatica, all¿indomani della decisione dell¿assemblea dei soci, riunitasi presso la Borsa Italiana, di mettere in liquidazione la societ&#224, approvando una delibera dove si fa esplicito riferimento alla possibilit&#224 di ricorso all”amministrazione secondo la cosiddetta Legge Prodi-bis.

A favore della delibera hanno votato gli azionisti Pierluigi Crudele e Rodenham Partecipations (societ&#224 che fa capo a Crudele), che rappresentano oltre il 50% del capitale, mentre hanno votato contro o si sono astenuti alcuni piccoli azionisti presenti in assemblea.

Il commercialista Paolo Ribolla, attuale Ad di Trend controllata di Finmatica, &#232 stato nominato commissario liquidatore, al posto del dimissionario Ad del Gruppo, Massimo Brunelli.

La decisione della messa in liquidazione &#232 stata presa dal Cda davanti alla rinuncia a presentare una proposta di salvataggio da parte di Opera21.

Opera21 dopo aver completato la due diligence su Finmatica, avviata lo scorso 19 ottobre, ha ritenuto che le condizioni emerse non consentissero l”acquisizione della societ&#224 secondo le modalit&#224 previste nel piano formulato.

Opera21 ha spiegato che, alla luce della situazione emersa con il quadro informativo acquisito e la situazione patrimoniale della societ&#224 al 30 settembre scorso, si delinea ¿una condizione patrimoniale e finanziaria fortemente deteriorata rispetto alle condizioni conosciute al momento della manifestazione di interesse”.

Inoltre ¿i potenziali rischi connessi ad alcune aree su cui permangono ancora delle incertezze e la recente iniziativa della Procura della Repubblica di Brescia, inducono il management di Opera21 a ritenere che il piano di intervento inizialmente formulato non sia pi&#249 adeguato ad assicurare la continuit&#224 aziendale”.

Opera21 &#232 convinta che non vi siano le condizioni n&#233 per poter confermare l”offerta originaria, n&#233 per predisporre un nuovo piano di intervento fattibile per tutte le parti coinvolte.

Per il 2 dicembre &#232 fissata l”udienza al Tribunale di Brescia che dovrebbe sancire la messa in liquidazione della societ&#224 bresciana di software.

Il Cda, si legge in una nota, ha ricevuto le dimissioni di Massimo Brunelli da Amministratore delegato e ha proposto ai soci la messa in liquidazione della societ&#224 a causa della decisione di Opera21, delle difficolt&#224 finanziarie e della presa d”atto del patrimonio negativo per 145,147 milioni di euro al 30 settembre 2004.

Il Consiglio, quanto agli adempimenti sulla procedura, ha informato tra l”altro dell”invio di una lettera al presidente del Tribunale di Brescia da parte del collegio sindacale, del deposito dell”istanza di fallimento da parte della Procura di Brescia, l”unica finora presentata.

Alla societ&#224, infine, sono stati notificati atti di pignoramento presso terzi da parte di fornitori ed ex dipendenti, alcuni dei quali eseguiti dall”ufficiale giudiziario.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

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