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Dalle tre I alle tre T: i consigli di Bill Gates all¿azienda Italia

Italia



Dal Futurshow 3004, al Forum degli sviluppatori, passando per Confindustria, &#232 stata una giornata convulsa e proficua quella spesa ieri da Bill Gates a Milano.

Il patron della Microsoft, 50 anni portati benissimo, da buon venditore (sarebbe altrimenti l¿uomo pi&#249 ricco del mondo?) pensa innanzitutto a promuovere i suoi prodotti, esaltando le potenzialit&#224 del suo Windows Media Center, uno strumento ¿che cambier&#224 le nostre vite¿ e porter&#224 l¿intrattenimento digitale nelle nostre case, come se si trattasse dell¿acqua corrente.

Impensabile appena 10 anni fa, la visione di Bill Gates punta sulla convergenza: attraverso un solo dispositivo sar&#224 possibile ascoltare musica, guardare le foto, usufruire degli ultimi dei servizi messi a disposizione da enti locali e statali: una nuova frontiera, insomma, da cui siamo solo a un passo.

Non solo consigli per gli acquisti, per&#242: la giornata del patron della Microsoft ha visto anche la firma di un importante accordo con Poste Italiane, per lo sviluppo di una piattaforma integrata di servizi che consentiranno ai cittadini, di usufruire dei servizi erogati da Poste Italiane.

Il primo passo dell”intesa sar&#224 la ”raccomandata on-line”, una vera e propria raccomandata elettronica con ricevuta di ritorno.

Attraverso il Pc, il telefonino e la Tv digitale, sar&#224 dunque possibile a breve usufruire di servizi postali, finanziari, logistici e di eGovernment erogati da Poste Italiane.

Riassumere in sintesi la giornata milanese di Bill Gates &#232 comunque un¿impresa assai ardua, vista la mole di impegni e incontri portati avanti tutti col sorriso: ed &#232 proprio col suo atteggiamento da eterno ragazzo che l¿imprenditore pi&#249 celebre della nostra epoca ha centrato meglio di molti politici nostrani un punto su cui si &#232 discusso molto ma sul quale pochi si sono davvero soffermati con criticit&#224

La mancanza, in Italia e in Europa, di una strategia (scolastica, imprenditoriale, legislativa) mirata a formare gli imprenditori e le aziende del futuro prossimo.

Gi&#224, perch&#233 proprio mentre il mondo parla sempre di pi&#249 il linguaggio della tecnologia applicata a ogni singolo istante della nostra vita, nelle scuole e nelle universit&#224 sono sempre meno gli studenti che si dedicano alle materie scientifiche.

¿Il futuro professionale &#232 nella scienza ¿ dice Gates – ma mentre in Asia, in particolare in Cina e India, aumenta in modo record chi studia materie scientifiche, negli Stati Uniti e in Europa il numero di coloro che si interessano alla scienza diminuisce e questo sorprende molto¿.

Uno stato di cose abbastanza preoccupante, alla luce del fatto che l¿informatica e la medicina sono i due campi che pi&#249 di ogni altro contribuiranno a cambiare il mondo.

Se si pensa poi all¿enorme mercato cinese, dove le maggiori aziende Usa stanno investendo a spron battuto, appare evidente che l¿Italia e l¿Europa (ma anche gli Usa stessi) rischiano di perdere competitivit&#224 nei settori chiave dello sviluppo e proprio in un momento storico in cui la tempestivit&#224 sembra essere il bene pi&#249 prezioso.

I Paesi asiatici non sono pi&#249 dunque una realt&#224 da temere, ma da prendere ad esempio?

Sembrerebbe di s&#236, perch&#233 come dice Gates, ¿la concorrenza ormai &#232 stretta e la Cina &#232 un mercato spaventosamente grande dove &#232 possibile creare societ&#224, joint-venture, dando loro tecnologia vincente. Come politica verso le aziende dei paesi sviluppati vedo pi&#249 opportunit&#224 di partnership con imprese che sono gi&#224 forti¿.

Come dargli torto?

Rispondendo a una domanda del presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, Gates &#232 entrato poi anche nel merito della competitivit&#224 delle piccole e medie imprese italiane, parlando di ¿gap tecnologico¿ da coprire il prima possibile.

Proprio perch&#233 la nostra economia (cos&#236 come quella europea) si basa proprio sulle aziende a ¿conduzione familiare¿ appare quanto mai urgente approfittare dei vantaggi messi a disposizione dall¿ICT, che semplificano non solo la vita ma anche il business.

Per concludere un affare, ormai non c¿&#232 pi&#249 bisogno di prendere aerei o di riunirsi attorno a un tavolo per interminabili riunioni.

Le pmi devono imparare a usare Internet per scegliere tra le offerte quella che pi&#249 si conf&#224 alle loro esigenze, ¿Devono capire ¿ dice Gates – che Internet &#232 per loro un punto d”incontro essenziale e una grande opportunit&#224 di impresa. Su questo siamo indietro, e non solo in Italia, ma la concorrenza internazionale ormai ci pone di affrontare questo problema come un imperativo. E la Cina – ha concluso – cos&#236 come l”India &#232 un mercato strabiliante, dove dobbiamo imparare tutti ad inserirci¿.

Conscio, forse, di trovarsi in quello che avrebbe dovuto essere il Paese delle tre I (Informatica, Inglese, Impresa), Gates riprende piuttosto la teoria delle tre T (Tecnologia, Tolleranza e Talento) che dovrebbero essere alla base della societ&#224 del futuro.

Concepita da Richard Florida, docente dell¿Universit&#224 di Pittsburg, la teoria, dice Gates, &#232 alla base dell¿innovazione e dello sviluppo di una comunit&#224.

Sul talento di Gates e sul suo amore per la tecnologia si sa ormai praticamente tutto.

Poco si sa, invece, del suo impegno filantropico: il fondatore della Microsoft che &#232 anche impegnato con la Bill & Melinda Gates Foundation nel finanziamento di progetti di ricerca nel campo della scienza e della medicina, ha ricordato pi&#249 volte l”importanza delle frontiere della biotecnologia e ha sollecitato i governi a ¿fare di pi&#249¿ per l”altro mondo che non si vede, dove i problemi sono la fame e le malattie.

¿Per noi &#232 facile dimenticare che il resto del mondo &#232 cos&#236 indietro nei bisogni primari, l”istruzione e la medicina¿, dice Gates, ricordando che la tecnologia pu&#242 essere la chiave per aiutare il terzo mondo a trovare la giusta via dello sviluppo.

¿Se pi&#249 persone, grazie allo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa, hanno la possibilit&#224 di vedere, sapere, capire come stanno altre persone meno fortunate, potranno fare pressione sulle istituzioni per maggiori aiuti¿, conclude Bill Gates che avrebbe gi&#224 disposto il suo testamento in modo che i figli ricevano ¿solo¿ diciassette milioni di dollari a testa. Il resto della sua immensa fortuna (40,7 miliardi di dollari nel 2003) alla fondazione che porta il suo nome.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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