Pubblicità e Tv: nuova indagine dell¿Agcom su Rai e Mediaset. La telenovela continua

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Nuova indagine a carico di Rai, Mediaset e Pubblitalia 80. L¿Autorit&#224 Garante delle Comunicazioni ha avviato il procedimento di verifica se ci sia il rischio di abuso di posizione dominante nel singolo mercato televisivo e in quello della raccolta pubblicitaria, stando a quanto previsto in materia dalla Legge Gasparri.

Nella delibera dell¿Authority si legge che ¿E” avviato un procedimento finalizzato all”accertamento della sussistenza di posizioni dominanti nel mercato televisivo o delle relative fonti di finanziamento“.

La conclusione dell”istruttoria &#232 fissata in 60 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta ufficiale.

Secondo quanto dispone la legge Maccanico, nella parte non ancora abrogata dalla riforma del sistema radiotelevisivo, avviata con la Legge che porta il nome del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, l”Authority per le Comunicazioni, una volta accertata l”esistenza di una posizione dominante, ammonisce i soggetti interessati a rientrare nei parametri di legge.

Davanti all¿inottemperanza, pu&#242 disporre la cessione di aziende o rami di azienda o multe tra il 2% e il 5% del fatturato relativo all”esercizio antecedente a quello in cui &#232 avvenuta la notifica della violazione.

Rai e Mediaset hanno raggiunto nel 2003 quote di mercato nel sistema televisivo pari rispettivamente al 39,5% e al 34,3%, mentre Pubblitalia si colloca intorno al 62% nel settore della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo.

Nella relazione annuale, presentata nel giugno scorso, l¿Agcom aveva gi&#224 evidenziato la strozzatura delle risorse economiche sul mercato radiotelevisivo, e l¿eccessiva concentrazione della pubblicit&#224 e dell¿audience in due soli soggetti, Rai e Mediaset.

Nella relazione si sottolineava che, le due emittenti insieme assorbono l¿86,5% delle risorse del mercato pubblicitario.

La pubblicit&#224 resta la componente prevalente tra le fonti del finanziamento del mercato televisivo, con il 57,3%, mentre il canone rappresenta ormai meno di un quarto delle risorse del sistema.

Il presidente dell¿Autorit&#224 Enzo Cheli aveva sottolineato nell¿occasione che ¿¿la permanenza di un fenomeno di prosciugamento delle risorse pubblicitarie da parte del mezzo televisivo¿, rendeva difficile la situazione del settore dell”editoria quotidiana, anche se – evidenziava Cheli – ¿¿si &#232 arrestato il preoccupante calo della diffusione dei giornali, il cui dato registra, per la prima volta negli ultimi anni, un sia pur debole segnale di crescita¿.

E anche allora il riferimento era andato alla violazione dei tetti previsti dalla Legge Maccanico.

Qualcuno &#232 tuttora convinto che l¿Agcom stia procedendo con troppa cautela. Si prende tempo?

Secondo quanto riportava Repubblica, nell¿edizione del 22 luglio scorso, ¿¿Il ragionamento del Dipartimento Vigilanza e Controllo &#232 elementare. L”Autorit&#224 si &#232 mossa a tappe. Prima ha accertato le violazioni di un triennio (dal ”98 al 2000); quindi ha accertato le violazioni del secondo (dal 2001 al 2003). Secondo il Dipartimento, dopo il primo triennio l”Autorit&#224 ha ¿formalmente richiamato¿ Rai e Mediaset a cambiare rotta. Ha intimato loro di ridimensionarsi, a rinunciare a una parte delle loro risorse. Il fatto che Rai e Mediaset non si siano mai ridimensionate ¿si tradurrebbe in una violazione¿ del formale richiamo dell”Autorit&#224. Una grave inadempienza¿.

Diverso il ragionamento del Servizio Giuridico che, come scriveva sempre il quotidiano ¿¿sostiene che l”Autorit&#224 non ha fatto alcun formale richiamo. Semmai ha provato a ¿convincere¿ Rai e Mediaset a non farlo pi&#249. Insomma: saremmo di fronte a un tentativo di ¿persuasione morale¿ e non ad azioni decise, ¿autoritative¿. Rai e Mediaset, quindi, non avevano alcun obbligo a ridimensionarsi in modo spontaneo, visto che l”Autorit&#224 li ha solo ¿esortati¿ a cambiare. Le due televisioni non meriterebbero, per questo, alcuna sanzione¿.

Aspettiamo adesso di sapere gli esiti di questa nuova indagine.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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L¿Agcom presenta la relazione annuale: procede la liberalizzazione Tlc. Troppa pubblicità in TV

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