SAT Expo 2004: la domotica e il problema degli standard

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Alzarsi e trovare gi&#224 la casa gi&#224 riscaldata, le tapparelle che si aprono da sole e la radio che si accende sulle ultime notizie della mattina, mentre in cucina il frigorifero intelligente invia al cellulare la lista della spesa da fare.
Fantascienza? No, sono solo le pi&#249 comuni applicazioni della domotica, argomento tra i pi&#249 ¿caldi¿ dell¿universo hi-tech e al centro del convegno ¿Domotica e convergenza: il problema dello standard¿, promosso aSAT Expo da Casa Futura sul tema degli standard nell¿automazione domestica.

Domotica &#232 un neologismo che deriva dalla contrazione della parola latina “domus” (casa, o dal greco “domos”, con lo stesso significato) e di informatica.

Questo termine, in generale, indica quella disciplina che si occupa dell”integrazione dei dispositivi elettronici, dei sistemi di comunicazione e di controllo che si trovano nelle nostre abitazioni.

La domotica, spiega il professore Tommaso Federici, dell¿universit&#224 di Viterbo, curatore della ricerca ¿Domotica e convergenza: quale standard?¿, offre una tale variet&#224 di idee innovative e tecnologie da rappresentare un¿occasione di forte innovazione per i modelli di business e di consumo tradizionali.

Gli standard di automazione domestica, da ¿giocattolo tecnologico¿ riservato a pochi hanno infatti conquistato crescenti consensi, convincendo anche i pi&#249 scettici della sua grande utilit&#224 all¿ interno di una gestione della casa che ponga attenzione alle problematiche del comfort, della sicurezza, del risparmio energetico, del supporto per anziani e disabili.

Come spesso avviene in una fase di crescita per un nuovo settore, per&#242, si registrano proposte molto diversificate da parte delle varie aziende che, seppure risolvono in maniera rassicurante i vari problemi, risultano non perfettamente interscambiabili le une con le altre. Nel linguaggio degli addetti ai lavori questa situazione &#232 nota come la problematica degli standard di comunicazione.

Dispostivi che non adottano uno standard comune non possono dialogare tra loro e questo provoca una certa confusione nell¿individuazione delle soluzioni pi&#249 idonee sia per il professionista, progettista o installatore, che per l¿ utente finale.

Perch&#233 la domotica prenda finalmente piede sul mercato di massa, i principali ostacoli da superare sono in ordine decrescente di importanza: conoscenza, standard, relazioni, costi. La domanda &#232 un aspetto che non preoccupa, perch&#233 sono gli stili di vita che finiscono col generarla.

Durante il convegno, in cui si &#232 voluto analizzare e fissare i punti chiave di queste problematiche grazie al contributo di alcune aziende, scuole di formazione ed associazioni che hanno aderito all¿iniziativa, il professor Federici, si &#232 soffermato in particolare sul problema della conoscenza.

Il problema del trasferimento della conoscenza &#232 infatti molto sentito anche in relazione ai costi: per formare progettisti e installatori occorrono fino a 6 mesi, mentre per un tecnico di assistenza si arriva fino a un anno. L¿impegno formativo &#232 quindi importante per le aziende, come dimostrano anche i dati relativi agli investimenti: il 46,9% sono destinati alla formazione; il 19,7% alle strutture; il 18,7% alle relazioni; il 14,6% alle informazioni.

Una difficolt&#224 notevole per lo sviluppo del settore, secondo Federici, risiede proprio nella mancanza di precisione nella visione strategica del modello di business.

Tra gli altri aspetti, &#232 stato anche affrontato quello legato alla definizione dei vari standard presenti sul mercato, approfondendo la differenza tra due particolari tipologie di sistemi a bus: il cosiddetto standard a bus proprietario, e lo standard knx (sta per Konnex) che rappresenta una delle prime e pi&#249 interessanti proposte di bus condiviso.

La prima tipologia, il bus proprietario, deve il suo nome al fatto che ciascuna aziende che intenda proporre uno standard proprio, e quindi diverso da quello usato da altre aziende, fissa una serie di specifiche e di regole secondo criteri che decide essa stessa. Esistono sul mercato molti bus proprietari, tutti diversi, anche per qualche piccolo dettaglio, l¿ uno dall¿altro, e sono indifferentemente impiegati da aziende molto grandi ed importanti o da aziende piccolissime.

La mancanza di un solo bus e la presenza di vari standard sia proprietari sia aperti non sarebbe di per s&#233 un fatto negativo, a giudizio di Fabio Concezzi di Intermark, il quale ritiene che la tendenza attuale dell¿industria sia mantenere i vari bus, dal momento che ognuno di essi &#232 vincente nel suo campo di applicazione pi&#249 appropriato.

Sull¿altro fronte, quello dello standard condiviso, ci sar&#224 Ernesto Patti, presidente di Konnex Italia, l¿associazione che sostiene lo standard knx ed alla quale sono legate molte delle principali aziende che operano nel nostro mercato (Bticino, Siemens, Vimar, ABB, Gewiss, tanto per citarne alcune sicuramente note al grande pubblico).

Il problema degli standard &#232 molto vasto e al fine di circoscrivere il campo di intervento e rimanere in qualche modo all¿ interno dei contenuti della mostra la trattazione si &#232 limitata agli aspetti che riguardano il controllo delle luci, della sicurezza e quello dell¿intrattenimento audio e video.

Elio Attarantato, presidente del Consorzio Nazionale Installatori, ha spiegato che un aspetto ancora in nuce ma molto promettente in prospettiva &#232 la possibilit&#224 di coniugare domotica e tv digitale terrestre ¿ grazie all¿interfaccia MHP e al linguaggio di programmazione Java ¿ per delle applicazioni di telecontrollo.

Per Attarantato &#232 comunque sbagliata la comunicazione delle aziende, che continuano a proporre la domotica come un settore di nicchia: ¿La domotica si occupa dalle residenze alle grandi strutture, come gli alberghi. Anche un interruttore intelligente &#232 domotica¿, ha concluso Attarantato.

Domotica: prospettive di diffusione e impatti per aziende e clienti – di Tommaso Federici

Programma dei convegni

&#169 2004 key4biz.it

Alessandra Talarico

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