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Dopo il boom in Borsa, Tiscali smentisce i rumors sulla cessione delle controllate in Francia e Gran Bretagna

Italia



Il boom a Piazza Affari di Tiscali, determinato secondo gli analisti dal massiccio piano di cessioni avviato dal Gruppo italiano, ha costretto l¿Isp a intervenire per fornire alcuni chiarimenti.

In particolare la societ&#224 ha dovuto smentire le indiscrezioni circolate negli ambienti finanziari, che davano per imminente la cessione delle attivit&#224 in Francia e in Gran Bretagna.

Gi&#224 alcuni esperti avevano affermato che i movimenti di Borsa erano determinati, dalla possibilit&#224 di nuove vendite.

Ieri, a met&#224 pomeriggio, il titolo saliva del 2,60% e quota 2,72 euro.

Intensi gli scambi, passati gi&#224 di mano 25 milioni di pezzi a fronte di una media giornaliera dell” ultimo mese di 11,8 milioni e dei 37 milioni della vigilia.

L¿altro ieri il titolo dell”Isp sardo &#232 infatti stato sospeso per eccesso di rialzo dopo essere salito fino a quota 2,52 euro (+9,52%). Imponenti anche i volumi che vedono passare di mano 27,2 milioni di azioni, pari al 7,28% del capitale, tre volte la media giornaliera dell”ultimo mese di 9,4 milioni di azioni.

Dopo le cessioni delle attivit&#224 del Gruppo in Sud Africa, Austria, Norvegia, Svezia e Svizzera, mancano all”appello solo gli asset in Danimarca, Spagna e Repubblica Ceca. Ma non si pensava che circolasse addirittura la voce sulla presunta vendita anche delle controllate in Francia e Gran Bretagna, che insieme a quelle d¿Italia, Benelux e Germania, a detta di Tiscali, rappresentano gli asset core, su cui il Gruppo intende concentrare le risorse finanziarie.

La societ&#224 sarda ha avviato questa massiccia campagna di dismissioni per generare cassa e tentare di ridurre lo stato di tensione determinato dalla scarsa liquidit&#224.

In questo senso, lo scorso 5 agosto, il Consiglio d¿amministrazione ha approvato un piano di cessione degli asset non strategici per un valore di 250 milioni di euro, equivalente all¿ammontare delle obbligazioni che Tiscali dovr&#224 rimborsare entro il prossimo luglio.

Il piano di dismissioni prevede inoltre la riduzione di costi operativi per circa il 15% nei prossimi dodici mesi.

In poco pi&#249 di un mese Tiscali ha gi&#224 messo sul mercato quello che aveva conquistato in anni di lavoro. Arrivando alla cospicua cifra di 76 milioni di euro e cinque societ&#224 cedute.

Da ricordare i 40 milioni incassati per la controllata sudafricana: meno sostanziose invece le altre cessioni. Si parte dai 13 milioni per la societ&#224 svedese, i 12 per quella austriaca e i 6 per la controllata norvegese. E le operazioni continueranno, come ha annunciato l¿Amministratore delegato di Tiscali, Ruud Huisman.

Nel dettaglio, la penultima in ordine di tempo &#232 stata la cessione della divisione svedese, venduta a Spray Network, una sussidiaria di Lycos Europe, che ha accettato di pagare 13 milioni di euro per riscattare l¿Isp che ha all¿attivo 22mila abbonati alla banda larga e 110 mila dial-up.

La cessione ¿ che deve ancora ricevere l¿ok delle Autorit&#224 antitrust svedesi ¿ segue quella della norvegese, Tiscali AS, ceduta a Telenor per circa 6 milioni di euro.

Al 31 luglio 2004, Tiscali Norvegia aveva circa 18.000 utenti Adsl e 27.000 utenti attivi dial-up.

Il 20 agosto, Tiscali ha quindi ceduto a MWEB, operatore internet sudafricano controllato da MWEB Holdings (Pty), la controllata sudafricana Tiscali Pty Limited.

Il prezzo concordato &#232 di 320 milioni di Rand (circa 40 milioni di euro), da corrispondersi in contanti al perfezionamento della cessione medesima.

Il prezzo non include il business della telefonia mobile, oggetto di una transazione separata, che ci si attende verr&#224 conclusa entro la fine del 2004 e per cui si prevede di incassare oltre 5 milioni di euro.

Allo stesso modo, Tiscali &#214sterreich GmbH, uno degli operatori leader nei servizi alle imprese in Austria, &#232 stata acquistata da Nextra Telecom GmbH, societ&#224 austriaca appartenente al gruppo Jordan Industries, a fronte di un corrispettivo pari a circa 12 milioni di euro per cassa.

Intanto, oggi in un comunicato, il Gruppo ha dichiarato di aver perfezionato la cessione della controllata svizzera, Tiscali Ag, all”Isp svizzero Smart Telecom.

Il controvalore della transazione &#232 di 8 milioni di franchi svizzeri (pari a circa 5.3 milioni di euro) che verranno corrisposti cash.

¿La cessione di Tiscali Svizzera &#232 un ulteriore passo nel piano strategico annunciato dal Gruppo Tiscali che prevede di focalizzare le risorse finanziarie e manageriali nei propri Paesi chiave¿, ha dichiarato Tiscali in una nota.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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