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Rai: la Fnsi chiede chiarezza sulla privatizzazione, ¿cessi immediatamente il balletto sulle percentuali¿

Italia



La pausa estiva non sembra aver placato gli animi dei dipendenti Rai che, anzi, sono tornati pi&#249 agguerriti che mai, e lamentano quanto sta succedendo ai piani alti della Tv pubblica, temono per il loro futuro, e vogliono certezze o, quantomeno, chiarimenti.

Il segretario Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana), Paolo Serventi Longhi si &#232 posto accanto ai dipendenti per sottolineare che il Sindacato nazionale dei giornalisti e l”Usigrai, che rappresentano oltre 1.600 giornalisti dipendenti e centinaia di precari della Rai, ¿¿hanno il diritto di sapere le forme e le conseguenze del processo di privatizzazione del servizio pubblico che il Ministero delle Comunicazioni, forse d”intesa con la Presidenza del Consiglio, sembra voler condurre in porto a tappe forzate¿.

Serventi Longhi ritiene che la Rai, ed in particolare l”informazione del servizio pubblico, ¿rappresenta un bene prezioso e inalienabile per l”intera collettivit&#224 nazionale¿.

Per questo motivo, dice il segretario Fnsi, ¿Il balletto delle percentuali di azienda da privatizzare entro le prossime settimane, le notizie relative alla possibile collocazione in Borsa di quote della Rai, le ipotesi su prossime cessioni di strutture e di reti televisive e della radio deve cessare immediatamente¿.

Alcuni giorni fa, il Ministro Maurizio Gasparri ha dichiarato che la Rai potrebbe sbarcare in Borsa con una quota di almeno il 20% gi&#224 l”anno prossimo.

¿Ritengo che la quotazione in Borsa serva anche a ridurre, non a cancellare, l”influenza politica. Quando la societ&#224 &#232 quotata in Borsa – ha detto il ministro – si deve tener conto del pluralismo, delle idee, in maniera tale che poi la societ&#224 possa vincere la concorrenza¿. L”operazione potrebbe andare in porto nel marzo 2005.

Per la Fnsi il governo dovrebbe fare chiarezza sull”attuazione della Legge Gasparri, facendo uscire la Rai ¿dall”attuale situazione di non governo¿, ma cosa importante, illustri le proprie intenzioni alle organizzazioni dei lavoratori.

La Fnsi e l”Usigrai proporranno nei prossimi giorni una riunione immediata delle organizzazioni sindacali e di quei movimenti e associazioni che nei mesi scorsi si sono opposte alla Legge Gasparri.

¿Occorrer&#224 valutare concrete e immediate iniziative per salvaguardare il diritto dei cittadini italiani ad avere un servizio pubblico realmente indipendente¿, ha concluso il segretario Fnsi.

Intanto &#232 ripresa anche la discussione in merito al mantenimento dell¿attuale Consiglio d¿amministrazione. In un¿intervista concessa a Radio Radicale il diessino Giuseppe Giulietti, ha dichiarato che ¿L”attuale Gruppo dirigente della Rai deve andarsene a casa entro il 30 settembre, come deliberato dalla Commissione parlamentare di vigilanza¿.

Il 14 luglio scorso, &#232 passata in Commissione parlamentare di vigilanza la mozione dell¿Udc, con 21 voti favorevoli e 16 contrari, che chiede che si proceda a nuove nomine dei vertici dell¿azienda.

Il punto, per Giulietti, &#232 che al momento Rai ¿&#232 retta da un Cda monocolore¿.

Un Cda che, per il parlamentare dei Ds, ¿¿ha oltraggiato la decisione dei presidenti delle Camere di avere un presidente di garanzia e c”&#232 una delibera della Commissione di vigilanza votata anche dall”Udc che impone a questo Gruppo dirigente della Rai di andarsene entro il 30 settembre¿.

Giulietti vede un atteggiamento di indifferenza da parte del Cda, che continua a discutere di privatizzazione e fusione ¿senza averne la titolarit&#224¿.

A riguardo, Gasparri aveva dichiarato, che bisogna applicare la legge, ¿¿legge che dice che prima si parte dalla fusione tra Rai Holding e Rai Spa, che richiede delle procedure in parte regolate dalla legge 112 che io ho portato in approvazione, e in parte dal Codice civile¿.

Il ministro aveva aggiunto che senza fare queste operazioni preliminari, che possono essere propedeutiche per l”avvio di privatizzazione, ¿¿non si possono nemmeno applicare le nuove norme di nomina del Consiglio di amministrazione della Rai¿.

Per Gasparri ¿se si leggessero le leggi, il Codice civile e la legge di riforma¿, si vedrebbe che i tempi sono scanditi pi&#249 da questi adempimenti che da altro. ¿Non vedo francamente la necessit&#224 di affermazioni di principio che pure sono state fatte. Ne capisco il senso politico, ma ne vedo pi&#249 difficile la realizzazione in base ai tempi cos&#236 scanditi¿.

Queste le considerazioni rilasciate dal ministro, lasciano intendere che per il momento non se ne parla di mandare a casa l¿attuale Cda Rai, come chiesto dall¿Udc e dall¿opposizione.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

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