Tiscali: finalizza la cessione della controllata svizzera. Per il mercato, ¿Forte segnale di credibilità¿

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Prosegue il piano di dismissioni avviato il mese scorso da Tiscali, che gli permetter&#224 in breve di concentrarsi sugli asset core del Gruppo, e ridurre il pesante indebitamento.

L¿Isp sardo ha annunciato ieri di avere raggiunto un accordo vincolante per la cessione della propria controllata svizzera, Tiscali AG al provider svizzero, Smart Telecom AG.

In una nota, il Gruppo informa che la data del perfezionamento della cessione &#232 stata fissata entro 7 giorni lavorativi dalla firma. Il controvalore della transazione &#232 di 8 milioni di franchi svizzeri (pari a circa 5.3 milioni di euro) che verranno corrisposti cash.

¿La cessione di Tiscali Svizzera &#232 un ulteriore passo nel piano strategico annunciato dal Gruppo Tiscali che prevede di focalizzare le risorse finanziarie e manageriali nei propri Paesi chiave e segue le recenti cessioni di Tiscali Austria, di Tiscali Sud Africa, di Tiscali Norvegia e di Tiscali Svezia¿, dichiara Tiscali nel comunicato.

L¿Isp prevede di concentrare le risorse finanziarie solo sui principali mercati, vale a dire l¿Italia, la Francia, la Gran Bretagna, il Benelux e la Germania.

Lo scorso 5 agosto, il Consiglio d¿amministrazione del Gruppo ha approvato un piano di cessione degli asset non strategici per un valore di 250 milioni di euro, equivalente all¿ammontare delle obbligazioni che Tiscali dovr&#224 rimborsare entro il prossimo luglio.

Il piano di dismissioni prevede inoltre la riduzione di costi operativi per circa il 15% nei prossimi dodici mesi.

Nel dettaglio, l¿ultima in ordine di tempo &#232 stata la cessione della divisione svedese, venduta a Spray Network, una sussidiaria di Lycos Europe, che ha accettato di pagare 13 milioni di euro per riscattare l¿Isp che ha all¿attivo 22mila abbonati alla banda larga e 110 mila dial-up.

La cessione ¿ che deve ancora ricevere l¿ok delle Autorit&#224 antitrust svedesi ¿ segue quella della norvegese, Tiscali AS, ceduta a Telenor per circa 6 milioni di euro.

Al 31 luglio 2004, Tiscali Norvegia aveva circa 18.000 utenti Adsl e 27.000 utenti attivi dial-up.

Il 20 agosto, Tiscali ha quindi ceduto a MWEB, operatore internet sudafricano controllato da MWEB Holdings (Pty), la controllata sudafricana Tiscali Pty Limited.

Il prezzo concordato &#232 di 320 milioni di Rand (circa 40 milioni di euro), da corrispondersi in contanti al perfezionamento della cessione medesima.

Il prezzo non include il business della telefonia mobile, oggetto di una transazione separata, che ci si attende verr&#224 conclusa entro la fine del 2004 e per cui si prevede di incassare oltre 5 milioni di euro.

Allo stesso modo, Tiscali &#214sterreich GmbH, uno degli operatori leader nei servizi alle imprese in Austria, &#232 stata acquistata da Nextra Telecom GmbH, societ&#224 austriaca appartenente al gruppo Jordan Industries, a fronte di un corrispettivo pari a circa 12 milioni di euro per cassa.

Nel secondo trimestre 2004, Tiscali ha registrato una perdita pretasse di 65 milioni di euro.

I ricavi totali sono stati pari a 272,6 milioni di euro, in crescita del 26% rispetto al secondo trimestre 2003 e del 2% rispetto al trimestre precedente.

A fine giugno gli utenti Adsl erano 1,44 milioni, pi&#249 che triplicati rispetto al 2° trimestre 2003 (+16% rispetto al primo trimestre 2004) con un tasso medio di acquisizione di circa 17.000 nuovi abbonati a settimana. Gli utenti attivi totali sono pari a 7,9 milioni, di cui 6,5 milioni dial-up.

I costi operativi nel trimestre, pari a 96,5 milioni di euro, presentano un¿incidenza percentuale sui ricavi in diminuzione dal 43% al 35% rispetto al secondo trimestre 2003, pur crescendo in valore assoluto +3%. Tale riduzione &#232 imputabile alla diminuzione dell¿incidenza dei costi di marketing, del personale e dei costi generali.

L¿Ebitda &#232 positivo per 24,3 milioni di euro (9% del fatturato), in crescita del 40% rispetto al dato registrato nel secondo trimestre 2003, pari a 17,1 milioni di euro (8% del fatturato).

La perdita a livello operativo (Ebit) &#232 pertanto pari a 39,7 milioni di euro, contro un risultato negativo per 32,6 milioni di euro registrato nel secondo trimestre 2003 e negativo per 27,2 milioni di euro nel trimestre precedente.

Dopo la notizia della cessione dell¿asset svizzero, Tiscali ha registrato un buon andamento sul Nuovo Mercato (+0,99% il Numtel).

¿A prima vista il prezzo spuntato in Svizzera non sembra eccezionale, in quanto rappresenta grosso modo un terzo dei ricavi contro una media delle precedenti cessioni intorno a una volta il fatturato”, hanno spiegato gli analisti di una sim milanese, a Milano Finanza.

“Si tratta di una notizia positiva“, ha dichiarato sempre a Mf l”esperto di una primaria banca d”affari milanese che ha preferito mantenere l¿anonimato.

“Il Gruppo ricorre a un”ulteriore cessione per fare cassa ed eliminare la tensione sulla liquidit&#224. Si vuole arrivare a creare le condizioni per rifinanziare il debito“.

Mf riporta che a detta dell”analista, nel momento in cui una societ&#224 come Tiscali, con il suo potenziale di creazione di cash flow, raccoglie circa 150-200 milioni di euro dalla dismissione di asset che non ritiene strategici, non ha alcun problema a rifinanziare il debito.

¿E” un forte segnale di credibilit&#224 che il management d&#224 al mercato. Un messaggio di impegno totale. Non c”&#232 quindi nessun rischio sul livello di indebitamento“.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Tiscali finalizza una nuova cessione. La difficile estate dell¿ISP sardo

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