Venezia, 61esima Mostra Internazionale del Cinema. Croff al centro delle polemiche: troppi soldi spesi per l¿allestimento e troppi gli esclusi

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Si &#232 aperta ieri la 61esima Mostra d”Arte cinematografica di Venezia, in uno scenario tipicamente hollywoodiano, condito con un bel po¿ di glamour.

Quest¿anno la Mostra firmata Marco Muller s”ispira infatti a una parata di leoni in stile “Oscar”. Circa 1.200 punti luce: per creare le illusioni di cielo e di mare sulla parete luminosa che copre l”intera facciata del Palazzo del cinema, e per illuminare dall”interno di rosso le 60 colonne in plexiglass sormontate dai leoni che simboleggiano gli anni della Mostra. Grande scenografia firmata da Matteo Thun e Dante Ferretti.

Tanta la gente che scalpita per poter assistere alla proiezione dei film ammessi al festival, molti dei quali americani, tanti anche i semplici curiosi giunti fino a Venezia per vedere i loro beniamini.

Saranno 170 in totale, tra film e corti, le pellicole proiettate sugli schermi del Lido, provenienti da 28 Paesi. I film in concorso per il 61esimo Leone d”Oro saranno 21.

Il Festival &#232 stato ieri inaugurato con il film fuori concorso del celebre regista Usa, Steven Spielberg, The Terminal interpretato da Tom Hanks, Catherine Zeta-Jones e Stanley Tucci.

L”ultimo lavoro di Spielberg non ha comunque entusiasmato la critica che ha visionato il film ieri con una proiezione speciale. Il film ha raccolto pochi applausi e anche qualche fischio.

E” stato il famoso brano di Michael Galasso la sigla della 61esima mostra del cinema di Venezia. A dichiararla ufficialmente aperta il presidente della Biennale Davide Croff, che ha ricordato come le 60 edizioni della storia della mostra ¿¿hanno progressivamente consolidato il ruolo di dialogo, confronto, crescita culturale del nostro Paese nel mondo. In questo momento internazionale, per certi aspetti drammatico – ha aggiunto Croff – l”auspicio &#232 che la mostra continui ad essere luogo di dialogo, incontro e creativit&#224. Con il direttore Marco Muller abbiamo aperto dei veri e propri ”cantieri di lavoro” per rendere la Mostra sempre pi&#249 aperta. Per la prima volta il 30% dei contributi proviene dai privati, convinti anche dalla rilevanza di questo evento: ci sono stati proposti ben 2.400 film per la selezione”.

Muller, dalla sua, ha sottolineato come sia ¿difficile definire la Mostra. La Mostra &#232 la Mostra e il cinema &#232 un lavoro di squadra: se qui non avessi trovato una squadra gi&#224 collaudata, non saremmo riusciti a portare a casa un risultato in soli quattro mesi“.

Poi, la serata esclusiva sulla spiaggia dell¿Excelsior, in sottofondo un sax, mentre si aspettava l¿arrivo degli ospiti, il tutto reso movimentato dalla protesta dei no global e dei manifestanti contro i tagli all¿occupazione della Wella, sponsor del festival.

Come ogni manifestazione che si rispetti, anche per questa non sono mancate le polemiche, che hanno riguardato i costi per l¿organizzazione del festival e la lista degli invitati.

Ppare infatti che siano stati esclusi i parlamentari locali che avevano contestato a Croff i troppi soldi spesi per l¿allestimento del Palazzo. Alcuni hanno anche detto che i 60 leoni davanti Palazzo del cinema, siano stati coperti di scaglie di oro zecchino per essere resi pi&#249 brillanti.

Croff si &#232 giustificato, ammettendo che i costi della Mostra sono pi&#249 alti delle ultime edizioni, ma facendo anche sapere che sono gi&#224 tutti coperti.

Riguardo agli esclusi della serata, Croff ha spiegato che bisogna ricordare che ¿la sala non ha pi&#249 di mille posti¿.

Questa, sar&#224 la serata dedicata a John Travolta, protagonista di A love song for Bobby Long, e Denzel Washington, mentre c¿&#232 grande attesa anche per Robert De Niro, Al Pacino, Tom Cruise.

La serata sar&#224 aperta proprio dal film di Travolta di Shainee Gabel, nella sezione “Orizzonti”, un film dolce amaro con protagonista un John Travolta invecchiato, affannato e alcolizzato che, dopo la morte di un”amica, si ritrova a vivere con la figlia di lei tra litigi e paternali, fino all”inevitabile colpo di scena.

La pellicola, ambientata a New Orleans, &#232 liberamente tratta dal romanzo di Ronald Everett Capps e ha tra i suoi protagonisti anche la giovane Scarlett Johansson e Gabriel Match.

La critica ha applaudito anche il film con Denzel Washington, The Manchurian candidate di Jonathan Demme, nella sezione fuori concorso.

L¿attore &#232 protagonista a Venezia anche di Man on Fire di Tony Scott, nella sezione “Mezzanotte”.

Nel primo, Washington interpreta un reduce della guerra del Golfo del 1991, a capo di una pattuglia che resta coinvolta in un agguato e che scopre di aver subito il lavaggio del cervello per arrivare a candidare alla presidenza Usa uno dei suoi componenti, figlio di una potente senatrice, interpretata da Meryl Streep.

Nella seconda pellicola, il premio Oscar Washington interpreta un ex-agente della Cia alla deriva ingaggiato come guardia del corpo di una bimba di nove anni a Citt&#224 del Messico, che poi sar&#224 rapita e per la quale tenter&#224 il tutto per tutto per liberarla.

Per i film in concorso, sar&#224 la volta del francese Cinque per due con Valeria Bruni-Tedeschi e del greco Delivery.

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Raffaella Natale

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