Tutti insieme appassionatamente: il governo francese, le case discografiche e gli Isp, firmano una Carta contro la pirateria online

di |

Europa



E¿ con gran dolore, che ieri le case discografiche i fornitori d¿accessi Internet hanno siglato in Francia un¿importante documento, si tratta di una Carta per avviare un¿azione comune contro la pirateria online.

Le trattative sono durate fino a notte inoltrata, l¿argomento &#232 difatti caldo, nonostante i punti essenziali fossero gi&#224 stati stabili nella riunione del 15 luglio scorso.

E per sottolineare l¿importanza dell¿accordo, niente di pi&#249 simbolico che ritrovarsi tutti all¿Olympia, alla presenza del ministro delle Finanze, Nicolas Sarkozy, di quello dell¿Industria, Patrick Devedjian, e del ministro delle Cultura, Renaud Donnedieu de Vabre, per apporre la firma in fondo al documento.

La partecipazione all¿accordo dell¿industria discografica &#232, per il governo francese, un ¿punto di partenza¿: il cinema e l¿audiovisivo, che hanno sottolineato il loro interesse con un comunicato, dovrebbero unirsi prossimamente.

Secondo i termini di questa Carta, gli Isp dovranno avere un ruolo molto attivo nella lotta alla pirateria via Internet, con azioni di sensibilizzazione, ma anche con interventi mirati nei confronti degli utenti colpevoli di scaricare illegalmente musica dalla Rete. Gli Isp saranno chiamati a inviare messaggi d¿avvertimento ai loro abbonati, sul punto di fare pirateria sulla Rete e a disdire ¿gli abbonamenti degli utenti che hanno subito una condanna¿ per aver commesso furti in Internet di materiale protetto da copyright.

Inoltre, non dovranno pi&#249 essere mandati in onda degli spot pubblicitari che tendano ad associare la banda larga al downloading illegale.

Dalla loro, i player del mercato discografico, vale a dire le major, gli indipendenti e i distributori, si impegnano a promuovere l¿offerta legale di musica a pagamento.

Una misura che necessariamente passa attraverso la messa online di un catalogo, il cui numero dei titoli passer&#224 da 300.000 a 600.000 entro la fine dell¿anno.

Nicolas Sarkozy ha raccomandato un¿offerta chiara e competitiva. Un modo soft per suggerire all¿industria di ritoccare al ribasso i prezzi.

In un¿intervista rilasciata al Parisien nel giugno scorso, il ministro Devedjian, aveva fatto il punto della situazione, partendo dalla convinzione che non si pu&#242 attribuire la colpa della crisi del mercato discografico, solo ed esclusivamente alla pirateria. Devedjian aveva infatti messo l¿accento proprio sul prezzo praticato dalle piattaforme di downloading legale di musica, considerato eccessivo.

Un comitato si riunir&#224 regolarmente, per assicurare che la Carta e gli impegni presi vengano rispettati. Oltre a verificare che i lavori procedano per il verso deciso.

Non si &#232 invece ancora deciso se abbandonare l¿idea di un filtro che impedisca l¿accesso ai siti di downloading illegale, sostenuto dalle major che sono arrivate a chiedere che venisse previsto nella Legge sull¿economia digitale.

I ministri hanno invece deciso di rivolgersi a Gilles Kahn, presidente dell¿INRIA (Institut National de Recherche en Informatique et en Automatique) e ad Antoine Brugidou, responsabile delle attivit&#224 Servizio Pubblico per la societ&#224 di consulenza Accenture, per uno studio sulla fattibilit&#224 di un simile progetto.

Il testo della Carta precisa che se questi due esperti lo reputeranno possibile, dal punto di vista tecnico ed economico, potrebbero essere condotte delle sperimentazioni su alcuni Isp. Le prime conclusioni dovrebbero essere rese entro l¿inizio d¿ottobre.

Per molto tempo scartata, la possibilit&#224 di mettere dei filtri presso i fornitori d¿accessi Internet &#232 stata recentemente sostenuta anche dall¿associazione Retspan. Ma davanti a questa opzione gli Isp si sono opposti, preferendo lasciare la scelta agli utenti.

¿Si tratta di una tecnica evoluta, che permette di fare una selezione e filtrare le reti peer-to-peer¿, ha spiegato alla stampa francese il portavoce dell¿associazione Retspan,che da tempo &#232 in prima linea contro il downloading selvaggio dalla Rete.

¿Non si tratta di bloccare completamente questi sistemi di scambio, ma solo di tagliare la connessione quando si sta per procedere allo scaricamento di materiale protetto da copyright, lasciando per&#242 circolare liberamente gli altri file¿, prosegue il portavoce.

Il sistema pu&#242 sorvegliare e memorizzare gli scambi P2P avviati dagli utenti, senza bloccare tra l¿altro il trasferimento dei suddetti file, prosegue l¿associazione.

¿Un uso che renderebbe questa soluzione compatibile con le proposte formulate il 15 luglio scorso, dal governo francese¿.

Proposte che prevedono anche l¿invio di un messaggio agli utenti colti in flagranza del reato di pirateria sulle reti P2P.

¿Un¿associazione o un organismo incaricato dagli aventi diritto potrebbe legalmente ricorrere a questi filtri¿, prosegue Retspan, precisando che &#232 ¿possibile sorvegliare senza memorizzare¿.

In effetti, l¿associazione vanta il merito della tecnologia di filtraggio della societ&#224 americana Audible Magic, di cui &#232 in qualche modo una sorta di distributore per la Francia.

Audible Magic ha gi&#224 venduto questo sistema a imprese, universit&#224 e anche a un Isp americano.

Precedentemente limitata ai soli file audio, da qualche settimana la tecnologia &#232 stata estesa ai film e anche ai programmi informatici. E sarebbe allo studio la possibilit&#224 di integrare a questo sistema di filtraggio una tecnologia capace di riconoscere il contenuti pedofili, ha precisato il portavoce di Retspan.

L¿associazione ha presentato questo sistema al Syndicat national de l¿&#233dition phonographique (Snep), in Francia, e conta di coinvolgere anche l¿Associazione dei fornitori d¿accessi Internet e di servizi (AFA). Per essere efficace, ritiene che il filtro deve essere piazzato dagli Isp, anche se c¿&#232 chi ritiene che potrebbero decidere gli utenti stessi se installare questa tecnologia.

Dalla loro, l¿AFA ha fatto sapere di non condividere questa soluzione. Il delegato generale dell¿associazione degli Isp, St&#233phane Marcovitch, ha dichiarato di preferire il progetto del governo e degli aventi diritto che consiste nel lasciare libero l¿utente di installare lui stesso un filtro.

Ma per Retspan, la possibilit&#224 che gli utenti stessi si installino un filtro, resta ¿utopica¿.

¿Lo scopo primario degli utenti delle piattaforme P2P, &#232 di scaricare materiale protetto da copyright, chi potrebbe utilizzare intenzionalmente un simile filtro?¿, ha commentato l¿associazione. Aggiungendo che una simile decisione non avrebbe che un impatto marginale sul numero totale degli abbonati Internet.

Per l¿UFC-Que Choisir, che difende gli interessi dei consumatori, non si tratta di una buona soluzione, e preferisce l¿idea di prevedere una licenza a pagamento che darebbe diritto al file-sharing, compensando per&#242 gli aventi diritto e mantenendo l¿uso del peer-to-peer.

Julien Dourgnon, Direttore aggiunto incaricato per lo Sviluppo, ha dichiarato che ¿¿lo scopo del digitale &#232 di permettere la circolazione delle copie dei file. Lo scopo di Internet &#232 di permettere lo scambio di informazioni. Queste sono le basi dell¿evoluzione tecnologica che non bisogna reprimere ma semplicemente inquadrare¿.

A parte la questione dei filtri, l¿INRIA dovrebbe valutare l¿interoperabilit&#224 dei differenti sistemi d¿acquisto di musica online, l¿incompatibilit&#224 rappresenta al momento un incubo per i distributori.

I nuovi investitori del mercato della musica, sono ansiosi di mettere online dei siti di downloading compatibili con qualunque tipo di lettore digitale.

Rimane da chiedersi se questa interoperabilit&#224, voluta dal governo, riuscir&#224 a prendere forma.

Il governo francese si &#232 posto anche l¿obiettivo di chiedere alla Commissione Ue di ritoccare il tasso dell¿Iva su Internet. In modo particolare, fare in modo che l¿Iva pagata dagli utenti sulle piattaforme di downloading venga pagata venga pagata nel Paese di destinazione e non pi&#249 di origine.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

Archivio delle news sul Decreto Urbani, la Direttiva europea e la Proprieta¿ intellettuale