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Ericsson sorprende il mercato con risultati trimestrali oltre le aspettative. Un 2004 in crescita

Europa



Secondo trimestre all’insegna del segno positivo per il gruppo svedese Ericsson, che tra marzo e giugno ha registrato utili migliori del previsto e ha anche ritoccato al rialzo le stime per i prossimi mesi.

La società ha chiuso i primi tre mesi di quest¿anno con un utile netto pari a 5,3 miliardi di corone (circa 576 milioni di euro) contro una perdita di 2,73 miliardi di corone nello stesso periodo 2003.

In crescita anche i margini lordi, che fanno segnare un +47,8% rispetto al 35,1% di un anno fa e al 44,7% del trimestre scorso.

 

Gli analisti hanno definito ¿sorprendenti¿ questi risultati, alla luce delle perdite degli scorsi anni e del tracollo delle azioni che hanno visto quasi azzerato il proprio valore nel giro di due anni.

 

Si è dimostrata dunque efficace la drastica politica di contenimento dei costi, varata già dall’ex amministratore delegato Kurt Hellstroem e continuata anche dal suo successore Carl-Henric Svanberg che ha riportato alla società margini lordi sui livelli registrati cinque anni fa.

Una ¿cura¿ non certo facile, fatta di ampi tagli al personale, più che dimezzato nel corso degli ultimi quattro anni.

 

Il peggio sembra comunque essere passato e Svanberg dichiara convinto che ¿l’industria ha ricominciato a crederci. Il lancio del 3G, l’espansione delle capacità GSM e i miglioramenti delle tecnologie Edge hanno creato nuova energia¿.

 

Convinzione sostenuta anche dalla crescita delle vendite, attestatesi a quota 32.6 miliardi di corone, in crescita del 18% su base annua e del 16% su base sequenziale, grazie al miglioramento generale del settore che ha generato maggiori investimenti da parte degli operatori europei e americani, ma soprattutto al rinnovato impulso agli acquisti di telefonini nei paesi emergenti come la Cina o la Russia.

 

I fattori di crescita, sia nei mercati sviluppati che in quelli a più alto margine di crescita, continuano a essere positivi. Il traffico aumenta in maniera costante, come risultato ¿ continua Svanberg ¿¿dell’offerta di servizi nuovi e più ricchi a tariffe molto competitive¿, mentre gli operatori continuano a concentrarsi sullo sviluppo del business e su attività volte a migliorare i profitti.

 

¿Entro la fine dell’anno ¿ dice ancora il CEO ¿ le tecnologie WCDMA saranno disponibili in tutta l’Europa occidentale. In più molti operatori stanno puntando sulle tecnologie di transizione verso il 3G come l’Edge. Sebbene l’uso più proficuo in termini di minuti di traffico appartenga al resto del mondo, schemi tariffari più attraenti stimoleranno un¿ulteriore crescita del traffico anche in occidente¿.

 

Nei mercati sviluppati, che sono il maggiore traino per la crescita, ai già citati fattori di crescita, si aggiunge anche la tendenza alla convergenza tra fisso e wireless, basata sulle tecnologie IP.

Convergenza su cui tutti gli operatori puntano per ampliare le proprie entrate e per soddisfare al meglio una clientela sempre più esigente.

 

Nell’area Asia Pacifico, la crescita degli abbonati è costante, soprattutto in Cina e in India: soprattutto in India, Paese destinato a diventare il secondo mercato mondiale per numero di clienti.

Allo stesso tempo, in Cina e nel sud est asiatico, si attende la concessione delle licenze 3G ma ugualmente continua a crescere la domanda per una maggiore copertura delle reti 2G e 2,5G.

 

Attualmente, sono 37 le reti WCDMA attive nel mondo. Nell’ultimo trimestre il numero di abbonamenti ai servizi di terza generazione è cresciuto fino ad arrivare a quota 7 milioni.

La penetrazione mondiale è arrivata al 24%, con un totale di 1,5 miliardi di abbonati alla seconda generazione di servizi, 1,1 miliardi dei quali utilizzano i sistemi GSM.

Entro il 2007, il livello di penetrazione globale dovrebbe arrivare al 30%.

 

Ericsson prevede, per l’intero 2004, una ¿crescita moderata¿ per l’intero settore.

 

 

© 2004 key4biz.it

 

 

Alessandra Talarico

 

 

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

 

Telefonia mobile: Sony Ericsson è ottimista

 

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