L¿Agcom presenta la relazione annuale: procede la liberalizzazione Tlc. Troppa pubblicità in TV

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&#200 stata presentata oggi a Roma, nelle sale di Palazzo Giustiniani, l”ultima relazione dell”Autorit&#224 per le garanzie nelle comunicazioniguidata da Enzo Cheli.

La relazione ha toccato diversi punti chiave tra cui l”entrata in vigore dellaLegge Gasparri, l”integrazione crescente tra le diverse piattaforme tecnologiche e il recepimento del nuovo quadro regolamentare europeo sulla telefonia.

Gode di buona salute, secondo Cheli, il settore italiano delle telecomunicazioni, cresciuto in un anno del 5,2%, rispetto al 3,2% del tasso riguardante l”intera economia.

Il mercato vale attualmente quasi 33 miliardi di euro, e si stima, entro la fine dell¿anno, un¿ulteriore crescita per almeno altri due miliardi di euro.

A trainare la crescita, il settore dei servizi mobili che, l”anno scorso ha sfiorato i 57 milioni di abbonamenti e ha superato per la prima volta i ricavi dei servizi di telefonia fissa per quasi 700 milioni di euro, mentre il numero dei cellulari ha superato quello degli italiani.

La liberalizzazione del mercato, dice Cheli, &#232 in gran parte compiuta, anche se sono ancora evidenti molte lacune che devono essere colmate al pi&#249 presto.

Il mercato, dunque, ¿non &#232 pi&#249 zoppo¿, ma comincia a camminare sulle sue gambe, collocandosi ai primi posti in Europa in termini di sviluppo e concorrenzialit&#224.

Molti i numeri riportati dall¿Autorit&#224 per sostenere la tesi del boom e del successo della liberalizzazione: dal ”98 a oggi i prezzi dei servizi sono stati ¿¿in costante discesa, calando del 46% nei prezzi all”ingrosso e del 10% al consumo¿, mentre la quota di mercato dell¿ex monopolista Telecom Italia continua a scendere.

I servizi in ”carrier preselection” hanno raggiunto i 3,7 milioni di abbonati, ¿¿uno dei livelli pi&#249 alti in Europa¿, la portabilit&#224 del numero, a due anni dalla sua introduzione &#232 usata da 2,2 milioni di utenti, mentre ¿l”accesso disaggregato alla rete locale ha un tasso di crescita pi&#249 veloce del resto dell”Europa¿.

Tra gli altri elementi di traino del settore, che collocano l”Italia nelle posizioni migliori del contesto europeo, Cheli ricorda anche l”avvio del mercato Umts che, pur in presenza di un solo operatore pienamente attivo, ha gi&#224 raggiunto i cinquecentomila abbonati.

Il presidente dell¿Agcom ha ricordato inoltre che il numero di utenti Internet ha raggiunto quota 23 milioni, sottolineando l¿incremento degli accessi a banda larga che, nel marzo del 2004, hanno toccato in Italia la soglia di 3,4 milioni, ¿¿segnando anche in questo caso il tasso di crescita pi&#249 elevato in Europa¿.

Per quanto riguarda il settore radiotelevisivo, l¿Autorit&#224 ha lanciato l¿allarme riguardo il persistere di una evidente strozzatura nelle risorse economiche e dell”eccessiva concentrazione della pubblicit&#224 e dell”audience in due soli soggetti, Rai e Mediaset.

In particolare, sottolinea Cheli nella sua relazione, Rai e Mediaset insieme assorbono l”86,5% delle risorse del mercato pubblicitario e il 74,3% dei ricavi complessivi.

Le dimensioni del mercato televisivo hanno fatto registrare, nel 2004, una crescita del 5,9%, raggiungendo un valore di quasi 5,9 miliardi di euro.

In questo scenario, il ruolo del servizio pubblico resta ¿marginale¿, quello di RTI “superiore a quello medio di mercato”, mentre i ricavi della Pay TV hanno fatto registrare un incremento superiore al 18%.

La pubblicit&#224 resta la componente prevalente tra le fonti del finanziamento del settore, con il 57,3%, mentre il canone rappresenta ormai meno di un quarto delle risorse del sistema.

Si assiste, dunque, per Enzo Cheli ¿¿alla permanenza di un fenomeno di prosciugamento delle risorse pubblicitarie da parte del mezzo televisivo¿, contesto che rende difficile la situazione del settore dell”editoria quotidiana, anche se – sottolinea Cheli- ¿¿si &#232 arrestato il preoccupante calo della diffusione dei giornali, il cui dato registra, per la prima volta negli ultimi anni, un sia pur debole segnale di crescita¿.

A questo proposito, Cheli annuncia che entro fine luglio l”Autorit&#224 decider&#224 sui provvedimenti da adottare nei confronti di Rai e Mediaset in materia di posizioni dominanti nel mercato radiotelevisivo e anche sulla partecipazione dei politici negli show.

Le due aziende hanno infatti superato il tetto del 30% – fissato dalla legge 249 – per la raccolta delle risorse pubblicitarie nel triennio 2001-2003, avendo raccolto nel 2003 rispettivamente il 38,1% e il 31,4%.

Cheli ricorda che, essendo mutati i parametri della disciplina antitrust per l”entrata in vigore della Legge Gasparri, l”Autorit&#224 sta valutando i provvedimenti da adottare alla luce delle innovazioni legislative introdotte e dei risultati raggiunti nelle precedenti istruttorie.

¿L”assetto del sistema televisivo ¿ dice Cheli – appare ancora fortemente concentrato anche se tendono a manifestarsi, con sempre maggiore evidenza, segnali che rivelano l”avvio di un nuovo ciclo espansivo basato su tecnologie alternative alla tv analogica¿.

L”Autorit&#224, infine, ha analizzato la complessa offerta dei programmi televisivi digitali terrestri, valutando positivo l¿esito degli accertamenti, ma avvertendo che ¿¿se la strozzatura relativa all”utilizzo dei mezzi televisivi &#232 superabile alla luce dei nuovi sviluppi nel campo della televisione digitale, ci&#242 non implica automaticamente una pi&#249 equilibrata distribuzione delle risorse nel settore dei mezzi di comunicazione di massa, in particolare, per quanto riguarda la disponibilit&#224 dei mezzi tecnici e delle piattaforme e la raccolta delle risorse economiche¿.

Restano, dunque, di piena attualit&#224 i problemi relativi alla garanzia dell”accesso alle reti e alla distribuzione delle risorse economiche che consentano ¿¿un equilibrato sviluppo del sistema anche con l”ingresso di nuovi soggetti¿.

Cheli ha infine preannunciato che nei prossimi giorni verr&#224 adottata la prima decisione sulla questione della partecipazione di esponenti politici nei programmi di intrattenimento della Rai.

La decisione sar&#224 presa su 6 programmi esaminati dal Garante nell”ambito di un¿indagine estesa sugli show della tv pubblica, alla luce della violazione di un atto di indirizzo emanato dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza nel marzo 2003.

L”Authority ha annunciato che dall”1 aprile 2003 a oggi sono stati avviati ¿¿116 procedimenti e adottate 109 delibere, di cui 13 di riequilibrio¿.

11 delibere sono relative al periodo maggio-giugno 2004, cio&#232 all”ultima campagna elettorale.

La relazione presentata oggi, &#232 l¿ultima della gestione Cheli: da marzo, infatti, l”attuale Consiglio, in carica da sette anni, lascer&#224 il posto a un nuovo presidente e a nuovi commissari.

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Alessandra Talarico