In vista del 3G, il mercato cinese delle tlc verso il consolidamento forzato

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I quattro operatori delle telecomunicazioni cinesi potrebbero presto essere fuse in due grandi compagnie, secondo il piano proposto dalla commissione Assets Supervision and Administration Commission (SASAC), responsabile della supervisione delle maggiori imprese statali.

La notizia &#232 stata diffusa dal quotidiano South China Morning Post, secondo cui China Netcom sar&#224 unita a China Mobile Communications, mentre China Telecom verr&#224 fusa con China United Telecommunications.

Il ministero dell¿Industria e le compagnie coinvolte, hanno riferito per&#242 di essere all¿oscuro del piano della SASAC, che mira a controllare la competizione quando gli operatori cominceranno a lanciare i servizi di terza generazione, nonch&#233 a consolidare le attivit&#224 controllate dallo Stato e a ridurre i futuri investimenti.

¿Se venissero assegnate 4 licenze 3G e tutti e 4 gli operatori costruissero una propria rete, non solo si creerebbe un carico eccessivo di investimenti, ma anche troppa competizione¿, avrebbe dichiarato il dirigente di uno degli operatori coinvolti nella doppia fusione.

Il piano della commissione, per&#242, avrebbe gi&#224 provocato la resistenza dell¿Autorit&#224 antitrust, mentre diversi osservatori hanno commentato che la soluzione non sarebbe nient¿affatto facile da realizzare, dal momento che il suo completamento implica la soluzione di diverse questioni pratiche, inclusa quella del consolidamento degli asset.

Se la fusione dovesse poi coinvolgere le diverse unit&#224 delle societ&#224 quotate sui mercati esteri – China Telecom Corp, China Unicom Ltd and China Mobile Ltd – potrebbe poi verificarsi anche la levata di scudi degli azionisti degli operatori.

L¿operazione, inoltre, dovrebbe concludersi nel pi&#249 breve tempo possibile, prima almeno dell¿assegnazione delle licenze 3G, prevista per la fine dell¿anno o massimo all¿inizio del 2005.

Qualsiasi ulteriore rinvio nella concessione dei permessi, provocherebbe infatti seri danni allo sviluppo dell¿industria della terza generazione.

Secondo le ultime dichiarazioni del ministro dell¿Industria dell¿Informazione Zhang Qi, i primi prodotti 3G arriveranno sul mercato cinese entro giugno del prossimo anno, basati sullo standard locale TD-SCDMA.

¿Sono sicuro –dice Zhang Qi- che entro giugno del 2005 una serie completa di prodotti TD-SCDMA sar&#224 pronta per il lancio commerciale e non ci saranno fattori ritardanti nella costruzione delle reti di terza generazione, dal momento che sia i chip, che gli apparecchi e le stazioni radio sono state testate con successo ¿.

Il mercato TD-SCMDA potrebbe valere miliardi di dollari: secondo i dati diffusi dal ministero dell¿Industria, il mercato cinese dei telefonini ha aggiunto 30,6 milioni di utenti nei primi cinque mesi di quest”anno, arrivando a quota 300,56 milioni.

La quota di penetrazione dei telefonini in Cina ha raggiunto la soglia del 20,9% alla fine di maggio: il potenziale di crescita &#232 dunque enorme.

Secondo la societ&#224 di ricerca EMC, da qui al 2009, ci saranno in Cina 550 milioni di nuovi utenti, pi&#249 del doppio rispetto agli Stati Uniti.

Per favorire lo sviluppo del mercato 3G, la GSM Association – l¿organizzazione che riunisce oltre 630 operatori GSM e 3G mondiali – ha deciso di unirsi al TD-SCDMA Forum per coordinare lo sviluppo congiunto dello standard europeo e di quello cinese.

Con questa collaborazione, le due associazioni promuoveranno l¿interoperabilit&#224 e il roaming internazionale tra le due tecnologie in modo da massimizzare le economie di scala a vantaggio degli utenti finali e di tutte le parti coinvolte nello sviluppo dei sistemi ¿ fornitori di attrezzature, di contenuti e operatori.

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Alessandra Talarico