Telefonia mobile: Italia prima in Europa per tasso di penetrazione dei servizi

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Italia



Gli italiani vanno pazzi per il cellulare. La notizia, certo, non è una novità, anzi è ormai sempre più evidente che lo stereotipo che descrive il nostro Paese non è più spaghetti, pizza e mandolino ma spaghetti, pizza e¿ telefonino!

 

Scherzi a parte, secondo la ricerca European Mobile Arena, realizzata dalla società e-Media, l’Italia si colloca al primo posto in Europa per tasso di penetrazione dei servizi di telefonia cellulare, con 100 linee ogni 100 abitanti.

 

La situazione della telefonia mobile, a dire il vero, è molto florida in tutta Europa: su quasi tutti i mercati del Vecchio Continente il numero di linee cellulari è superiore a 80 ogni 100 abitanti. Molti Paesi si collocano già oltre le 90 linee per 100 abitanti e sono prossimi ad una prima soglia critica di saturazione. Sono indietro, invece, fra gli altri, la Germania (79%), il Belgio (77%), la Francia (68%)

 

l’Italia, con 57 milioni di linee (pari a circa 41 milioni di utenti) ha già raggiunto una prima soglia di saturazione ed è seconda in Europa solo alla Germania, con 65,3 milioni di linee.

 

Il mercato nostrano è dominato da due operatori che si contendono l’82% del mercato, con il restante 18% suddiviso tra i player minori.

 

Sul piano della redditività, i due maggiori operatori italiani – Tim e Vodafone – si collocano saldamente  fra i primi posti in classifica, sulla base dei margini  EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization).

Alla fine dell’esercizio 2003 Tim vantava un EBITDA margin del 53,2% e del 55,9% nel 1° trimestre 2004.

Vodafone Italia vantava un EBITDA margin del 53% alla fine dell’anno fiscale 2003 (31 marzo 2004).

 

l’altro grande fronte è quello dell’innalzamento dei  ricavi medi per utente (ARPU, Average Revenue per User) che  dovrebbe essere incrementato grazie ai servizi a valore aggiunto (VAS, Value Added Services) che generano  una parte sempre più importante dei ricavi degli operatori.

l’apporto dei nuovi servizi multimediali di comunicazione interpersonale e di publishing è fondamentale tanto per il futuro delle reti Umts quanto per i livelli di redditività dei servizi di seconda generazione.

 

l’incidenza dei ricavi da VAS di Tim è passata da 11% circa nel 1° trimestre 2003 a 13,4% nel 1° trimestre 2004 (+28%).

Per Vodafone Italia i ricavi da Dati e Multimedia (SMS, MMS) sono aumentati complessivamente del 34% con un’incidenza pari al 13,3% dei ricavi da servizi (rispetto all’ 11.3% del 31 marzo 2003).

 

Tuttavia nel 1° trimestre 2004, fra i primi 10 grandi operatori europei, Tim è l’unico ad avere perso clienti (-40.000; – 0,15%), marcando una tendenza che già nel corso del 2003 lo aveva visto fra gli ultimi posti in classifica per incremento percentuale della propria base d’utenza (solo il 3% fra gennaio e dicembre 2003).

Al contrario, continua la grande crescita di T-Mobile in Gran Bretagna (+5,5% nel 1° trimestre 2004 e +10% nel corso del 2003).

 

¿In questo contesto – spiega e-Medianon perdere clienti e sottrarne ai propri concorrenti sono due fra i  principali imperativi degli operatori, i quali devono però anche controllare i costi, evitando che l’escalation degli investimenti in marketing e promozioni per l’acquisizione e il mantenimento dei clienti riducano la redditività. Nei mercati saturi lo scontro si fa particolarmente duro e la crescita di un operatore si produce, spesso, a danno diretto dei concorrenti¿.    

 

   

© 2004 Key4biz.it

 

Alessandra Talarico

 

 

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