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Umts: in Svezia gli operatori chiedono al governo di alleggerire gli obblighi delle licenze

Europa



l’Umts e gli obblighi collegati all’acquisto delle licenze stanno creando non pochi grattacapi ai governi europei, alle prese con le richieste degli operatori che hanno incontrato troppe difficoltà tecniche ed economiche per poter rispettare gli impegni.



Tocca ora alla Svezia trovarsi di fronte alle richieste dei maggiori operatori del Paese – TeliaSonera, Tele2, 3 e Vodafone – che vorrebbero un alleggerimento dei vincoli sottoscritti al momento dell’acquisto e che prevedevano la copertura del 99% della popolazione entro la fine del 2003.

 

Innanzitutto gli operatori hanno chiesto al ministero delle Poste e Telecomunicazioni di approvare una riduzione della potenza del segnale pilota. Mossa che non avrebbe alcun effetto sui servizi offerti agli utenti ma consentirebbe ai gestori di utilizzare meno antenne.

l’installazione di un minor numero di antenne radio, oltre a produrre una notevole riduzione dei costi ¿ ogni stazione base costa circa 100 milioni di euro –  permetterebbe di richiedere meno permessi d’installazione e un più rapido dispiegamento delle reti e darebbe anche modo di ridurre le preoccupazioni relative ai campi elettromagnetici generati dalle antenne.

 

Ma le richieste non sono finite qui: gli operatori chiedono anche un alleggerimento della tabella di marcia per la copertura di popolazione.

I termini della licenza prevedono infatti la copertura di 7 milioni di persone al 31 dicembre 2004, di 8 milioni al 31 dicembre 2005, 8,5 milioni al 31 dicembre 2006 e così via.

Ma la velocità della teoria si scontra con i problemi della pratica e gli operatori, a quattro anni di distanza dall’assegnazione delle licenze, ritengono di non essere in grado di adempiere a questi obblighi.

 

La manovra correttiva, dicono gli operatori, non avrebbe nessuna conseguenza evidente per i consumatori, ma migliorerebbe l’attuale situazione del mercato 3G svedese.

 

Le licenze Umts in Svezia sono state assegnate gratuitamente, attraverso il cosiddetto ‘beauty contest’, ma dietro precise condizioni: entro la fine del 2003, i quattro operatori assegnatari dei lavori – Orange, H3G, Tele2 e Europolitan – avrebbero dovuto coprire l’intero territorio per poi rimborsare lo 0,15% del proprio fatturato allo Stato. Telia, uno degli operatori storici, venne escluso dal Ministero delle Poste per “carenze dal punto di vista della fattibilità tecnica”.

 

Dopo minacce di ricorso – ma anche per risparmiare sui costi – Telia si è unita a Tele2 in una joint venture3G, Svenska UMTS-natAB, che nel mese di dicembre 2003 ha acquistato la licenza dell’operatore francese Orange per 5,5 milioni di euro.

 

Orange aveva più volte chiesto al governo di ridurre la propria copertura e rinviare la scadenza dei lavori al 2006. Ma i regolatori hanno rigettato la domanda, presentata nel frattempo anche da  Tele2 e Telia Sonera, minacciando anche pesanti multe.

 

La filiale di France Telecom di fronte all’inflessibilità dei regolatori svedesi riguardo i ritardi nel completamento della rete, ha dunque preferito ritirarsi.

 

Soltanto 3, filiale del conglomerato di Hong Kong Hutchison Whampoa, ha finora lanciato i servizi 3G nel Paese, ma soltanto nelle 3 città più importanti.

 

Analoga situazione in Spagna, dove gli operatori della telefonia mobile hanno chiesto e ottenuto dal governo un nuovo accordo di copertura del territorio, pur confermando gli investimenti per circa 11,2 miliardi di euro in 10 anni nelle reti mobili di terza generazione.

 

I nuovi impegni presi col governo socialista di Zapatero, ammorbidiscono quelli presi col precedente esecutivo in materia di copertura del territorio, ma confermano gli obiettivi d’investimento e aggiunge la promessa di creare 16 mila nuovi posti di lavoro in cinque anni.

 

Dei quattro concessionari delle licenze Umts in Spagna – Telefonica Moviles, Vodafone, Amena e Xfera ¿ soltanto i primi due operatori hanno cominciato a commercializzare i servizi e i telefonini 3G.

 

Telefonica Moviles, che rivendica una quota di mercato del 52% nella telefonia mobile spagnola, ha previsto, al momento del lancio dei servizi, che l’implementazione massiccia dei servizi sul territorio iberico non avverrà prima della fine dell’anno prossimo.

 

Le licenze 3G in Spagna sono state assegnate a marzo del 2000 e prevedevano la copertura delle città con più di 250 mila abitanti entro la fine del 2001.

 

Ovviamente così non è stato e, come è successo in molti altri paesi europei, i termini del contratto non sono stati rispettati.

 

Perché l’Umts entri davvero nel vivo, dunque, ci vorrà almeno un altro anno. 
Il 2004, tuttavia, ha davvero segnato il debutto della tecnologia ¿ che promette di cambiare il mondo delle comunicazioni mobili e le abitudini degli aficionados del telefonino. 

Secondo le stime degli analisti, in tutta Europa il numero di utenti 3G dovrebbe restare sotto i 7 milioni per la fine del 2004, una cifra pari al 2% di tutti i telefonini in circolazione. 

Per quanto riguarda in particolare l’Italia, la migrazione massiccia ai servizi di terza generazione ¿ che spaziano da Internet ad alta velocità allo sport, dall’informazione alla musica e ai giochi ¿ avverrà tra il 2005 e il 2006, quando gli utenti arriveranno a quota 11 milioni.


 

© 2004 Key4biz.it

 

Alessandra Talarico

 

 

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