Pedofilia su Internet: sei arresti e perquisizioni in tutta Italia

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Nell¿ambito di una vasta operazione scattata in diverse regioni italiane, il Nucleo investigativo telematico della Procura della Repubblica di Siracusa ha arrestato sei persone e ha effettuato diverse perquisizioni, sulla base delle segnalazioni presentate dall”associazione Telefono Arcobaleno.

Gli arresti sono in corso in Veneto, Friuli, Lombardia, Toscana e Lazio. Le perquisizioni sono compiute anche in Sicilia, Campania, e del centro nord.

L”inchiesta &#232 stata coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e dal sostituto Antonio Nicastro, che hanno chiesto e ottenuto dal gip Stefania Scarlata i sei provvedimenti di custodia cautelare.

Meno di una settimana fa, la Polizia postale aveva effettuato 130 perquisizioni e ha sequestrato una gran quantit&#224 di materiale hardware ed informatico.

L”indagine, coordinata dal servizio Polizia postale e delle comunicazioni, &#232 stata effettuata utilizzando la modalit&#224 sotto-copertura, permettendo cos&#236 agli investigatori di raccogliere minuziosi elementi di prova negli ambienti virtuali monitorati, in cui gli indagati erano soliti sia conversare su tematiche attinenti la pedofilia sia immettere fotografie di soggetti minori ritratti in pose oscene e lascive o intenti in attivit&#224 sessuali esplicite anche con adulti.

Alla luce del dilagante fenomeno della pedofilia su Internet, il presidente dell”Osservatorio sui Diritti dei Minori dell”associazione Telefono Arcobaleno di Avola, Antonio Marziale, sollecita misure pi&#249 drastiche come l¿istituzione di una procura nazionale antipedofilia.

Secondo Marziale, le dimensioni del fenomeno dimostrano come ¿¿ci troviamo al cospetto di un fenomeno che non conosce nessuno degli effetti della crisi economica e che, anzi, si rivela come un mercato di nicchia tra i pi&#249 fiorenti della new economy¿.

Marziale sottolinea inoltre gli importanti risultati investigativi raggiunti dal Nucleo investigativo telematico (Nit) della Procura siracusana.

Tali risultai, spiega, ¿¿devono necessariamente indurre le istituzioni legislative ad abbandonare la fase di studio del fenomeno per cedere il passo al contrasto organico e coordinato di un”attivit&#224 che ha smesso i panni della pura e semplice patologia per collocarsi in una sfera economico-imprenditoriale che macina quotidianamente cifre astronomiche sulla vita di bambini inermi¿.

Dello stesse parere anche Giuseppe Toscano, che coordina non solo il Nit, ma anche un pool di magistrati antipedofilia, e dichiara che le indagini sulle reti pedofile e i sequestri di siti internet costituiscano l”attivit&#224 giornaliera del Nit.

¿Basti pensare che nel 2003 – spiega – sono stati oscurati ben 372 siti internet. Un”attivit&#224 sistematica di contrasto, svolta grazie alla simbiotica interazione di tre organismi, i primi due istituzionali, costituiti dal pool di magistrati e dal nucleo investigativo telematico, il terzo rappresentato da Telefono Arcobaleno, presieduto da Giovanni Arena. Un gruppo di lavoro costituito nel luglio 2001 proprio per fare fronte alle numerose denunce provenienti da Telefono Arcobaleno, mentre il Nit &#232 stato istituito nel settembre dello stesso anno quale necessario supporto al lavoro dei magistrati¿.

Toscano commenta come sia stato determinante per ottenere tali risultati, anche il collegamento telematico in tempo reale tra la procura di Siracusa e Telefono Arcobaleno, che fornisce una aggiornatissima banca dati sulle attivit&#224 criminali legate alla pedofilia on line.

¿La nuova realt&#224 telematica – conclude il procuratore aggiunto – richiede per&#242 nuovi modelli investigativi e normative che tengano conto della continua evoluzione della rete¿.

Per far fronte alla crescente minaccia della pedofilia, che coinvolge persone insospettabili che approfittano della Rete per agire indisturbati, le forze dell”ordine britanniche, americane, canadesi e australiane sorveglieranno 24 ore su 24 le chat-room, alla ricerca dei pedofili.

L¿idea &#232 di stabilire una presenza visibile della polizia su Internet, con l¿obiettivo di scoraggiare i pedofili e rassicurare gli utenti. Una sorta di pattugliamento delle vie, ma questa volte si tratta di quelle virtuali della Rete.

Questo importante incontro fa seguito alla creazione, nel dicembre 2003, del Gruppo di lavoro virtuale internazionale (International Virtual Global Task Force), che lavora per individuare e segnale i pedofili che operano nel Web.

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Alessandra Talarico