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Pubblicità occulta: la Rai si difende dall¿accusa dell¿Antitrust di ostacolare l¿inchiesta

Italia



La questione della pubblicit&#224 occulta contrappone la Tv pubblica contro l¿Antitrust. La situazione sembra aggravarsi di fronte al rifiuto della Rai di fornire all¿Autorit&#224 presieduta da Giuseppe Tesauro le cassette delle trasmissioni che conterrebbero presunte pubblicit&#224 occulte, impedendo all”Autorit&#224 ¿l¿esercizio di una precisa competenza di legge“.

Questo, quanto dichiarato dal presidente dell”Autorit&#224 per la Concorrenza e il Mercato nella relazione annuale letta nella sala della Camera dei Deputati alla presenza dei massimi vertici delle Istituzioni. Partecipava anche il Commissario europeo alla Concorrenza Mario Monti.

Entrando nel merito della vicenda e delle indagini condotte dall¿Antitrust, Tesauro ha commentato che la concessionaria della Rai rifiuta sistematicamente di fornire copia delle relative cassette, impedendo cos&#236 all”Autorit&#224 l”esercizio di una precisa competenza prevista dalla legge.

Nei giorni scorsi, l¿Autorit&#224 aveva chiesto alla Tv pubblica la copia delle cassette di alcuni programmi televisivi che dimostrerebbero l¿esercizio della pubblicit&#224 occulta.

La Rai ha rifiutato di fornire queste copie, adducendo che l¿Antitrust non sarebbe competente in materia.

¿La Rai non ha il dovere di fornire all”Autorit&#224 Garante della Concorrenza e del Mercato copia delle sue trasmissioni, a differenza di quanto previsto dalle normative di legge per l”Autorit&#224 Garante delle Comunicazioni¿, si legge nel comunicato diramato dall¿azienda.

Ma Tesauro ha commentato che ¿Un Direttore generale quando parla deve sapere di che parla. Non posso ritenere che Cattaneo abbia parlato seriamente“, ha detto ancora Tesauro, a margine dell¿importante appuntamento di ieri.

¿Ritengo che un Direttore generale della Rai certe cose le debba sapere, quindi, parto dal presupposto che se dice che siamo incompetenti ha fatto una battuta scherzosa, altrimenti c”&#232 un problema¿.

Per il presidente dell¿Antitrust esiste semmai un problema di un cattivo servizio legale della Rai. ¿Noi abbiamo competenze sulla pubblicit&#224 ingannevole non riconoscibile. Mediaset ce le ha sempre date (le cassette), la Concessionaria del servizio pubblico no¿.

Nella sua relazione, Tesauro ha indicato che “complessivamente sono pi&#249 di mille all”anno le denunce che l”Autorit&#224 riceve in materia di pubblicit&#224 ingannevole, la maggior parte da singoli consumatori. Ci&#242 a testimonianza del fatto che cresce la consapevolezza dei consumatori e la fiducia nell”attivit&#224 svolta dall”Autorit&#224, nonostante alcune carenze, limiti e difficolt&#224 (…) che rendono talvolta troppo oneroso l”intervento, fino a precluderlo”.

Il Presidente dell”Antitrust ricorda quindi che il fatto stesso che l”Autorit&#224 non possa visionare le cassette, imponga il riconoscimento della pubblicit&#224 contenuta in esse come ¿non riconoscibile¿ e quindi condannata. Ogni pubblicit&#224 – ha ricordato – pu&#242 essere sanzionata da 1.000 a 100.000 euro, con la possibilit&#224 di far chiudere l”azienda per 30 giorni.

Nel maggio scorso, la campagna contro la pubblicit&#224 occulta in Rai condotta dalla trasmissione Striscia la Notizia di Canale5 aveva portato alla autosospensione del conduttore Michele Cocuzza dal programma La vita in diretta, che avrebbe mandato in onda spot occulti a favore di locali e ristoranti.

In una nota l¿Antitrust ha dichiarato che ¿Non pu&#242 non stupire che sia proprio la concessionaria del servizio pubblico a negare ogni collaborazione all”Autorit&#224 preposta alla tutela dei consumatori dalla pubblicit&#224 ingannevole e occulta, anche in considerazione della particolare sensibilit&#224 al tema in questione manifestata pi&#249 volte dalla stessa Rai¿.

L¿Antitrust si dice consapevole che al potere, fissato da una norma, di chiedere alle emittenti televisive copia della registrazione di programmi non corrisponde per le stesse alcun obbligo di fornirla.

¿E” precisamente per questo che le relative denunce vengono spesso archiviate, ma non sempre. L”Autorit&#224 infatti – afferma ancora il comunicato – ogni qual volta ci&#242 sia possibile e pur non avendo alcun obbligo di legge in tal senso, acquista tali registrazioni da societ&#224 terze che conservano copia di tutte le trasmissioni per i successivi tre mesi. Ci&#242 ha consentito, in non pochi casi, di avviare i relativi procedimenti e di condannare per pubblicit&#224 occulta la stessa Rai, con provvedimenti gi&#224 passati in giudicato. Va inoltre sottolineato che altre emittenti hanno fornito e forniscono copie di spot e di programmi¿.

Immediata replica della Rai al presidente dell”Antitrust. In un comunicato proveniente da Viale Mazzini, l¿azienda spiega che ””si tratta di una procedura da sempre seguita dall”azienda, come dimostra una lettera ufficiale in materia inviata anni fa dall”allora presidente Roberto Zaccaria. Nelle risposte fornite all”Antitrust, &#232 stato chiarito che mentre la legge obbliga l”Autorit&#224 a porre ”in essere ogni adempimento necessario per acquisirne copia”, l”unico obbligo a carico delle emittenti televisive &#232 previsto dall”art.4: ¿quando il committente non &#232 conosciuto, il responsabile del procedimento fissa un termine al proprietario del mezzo perch&#233 fornisca ogni informazione idonea ad identificarlo¿.

Secondo quanto si apprende da Viale Mazzini ¿¿il 99% dei giudizi espressi dal Tar in materia di pubblicit&#224 occulta e ingannevole sul ricorso della Rai &#232 stato favorevole alla Tv pubblica¿.

¿La sensibilit&#224 della Rai su questi temi – si fa notare dagli stessi ambienti – &#232 dimostrata dal fatto che l”azienda si &#232 rivolta immediatamente, per prima, alla magistratura per accertarsi dei fatti in questione¿.

Intanto le associazioni dell¿Intesaconsumatori hanno chiesto l¿immediato intervento del Parlamento, in una lettera inviata al presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza Claudio Petruccioli, ¿per far ripristinare alla Rai, la legalit&#224 ed doveroso rispetto delle leggi¿.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

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