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Neiprossimi giorni, il gigante informatico statunitense Microsoft formalizzerà il ricorso nei confronti della Commissione Europea, in risposta alla condanna inflittagli per abuso di posizione dominante sul mercato europeo dei sistemi operativi per server e di quello dei lettori multimediali.
È quanto riporta una nota ufficiale giunta a Bruxelles.
Fonti interne hanno spiegato alla France Presse che il ricorso contro la multa da 497, 2 milioni di euro per violazione delle norme antitrust sarà presentato entro la prossima settimana. Nella stessa occasione e il gruppo chiederà alla UE di sospendere il pagamento della sanzione, almeno finché il ricorso in appello alla corte di giustizia non avrà esito.
La condanna, giunta lo scorso 24 marzo, aveva visto un Mario Monti assolutamente saldo sulle sue posizioni nei confronti del leader mondiale dei software colpevole, secondo il Commissario Ue, di ostacolare la libera concorrenza sul mercato.
La sentenza, giunta dopo un¿indagine durata ben cinque anni, prevede oltre alla maxi multa comminata, anche due importanti obblighi imposti al gruppo di Redmond che, secondo quanto stabilito, ha avuto 90 giorni di tempo per offrire una versione del sistema operativo Windows che escluda il discusso Windows Media Player, e 120 giorni per fornire ai propri competitor le informazioni necessarie per rendere i propri software interoperabili con quelli Windows.
Secondo la Commissione Microsoft ha sfruttato la propria leadership in maniera scorretta, instaurando un regime di quasi monopolio nel campo dei sistemi operativi per PC in Europa, imponendosi in maniera scorretta sul mercato dei server, sbaragliando i concorrenti soprattutto nel comparto dei lettori multimedia.
Brad Smith, vicepresidente di Microsoft Corporation aveva preannunciato il ricorso all¿indomani della sentenza, in linea con le dichiarazioni rilasciate dalla società di Bill Gates secondo cui la condanna sarebbe ingiustificata ¿¿perché riteniamo che riveli l¿incapacità di trovare l¿accordo solo su un punto della discussione, essendo stata trovata l¿intesa sulle questioni maggiori¿.
Di parere contrario la Commissione, che ha giudicato la controproposta non conforme ai codici deontologici che regolano la giusta la competizione sul mercato.
Vedremo a questo punto come la corte di giustizia giudicherà la condotta del colosso informatico.
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