Oscurato il sito che mostrò le immagini della decapitazione del prigioniero Usa Nick Berg

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Il sito Internet legato ad Al Quaeda che per primo ha diffuso le immagini della decapitazione di un cittadino americano, &#232 stato oscurato oggi dalla societ&#224 malese che ne gestiva l¿hosting sul web.

Uno dei responsabili della societ&#224 informatica Acme Commerce Snd Bhd ha affermato che l¿azienda ignorava totalmente che il sito poteva essere legato ad Al Quaeda ed era stato utilizzato per la diffusione di un video cos&#236 drammatico.

¿Siamo un¿impresa legittima ¿ si giustifica Alfred Lim ¿ Non abbiamo il controllo su quello che i nostri clienti mettono sui propri siti¿, aggiungendo che se la societ&#224 fosse stata a conoscenza dell¿intenzione di trasmettere le immagini che hanno sconvolto tutto il mondo per la loro ferocia, avrebbe provveduto a oscurare il sito preventivamente.

Dichiarazioni sicuramente in buona fede, ma non del tutto vere dal momento cheil sito – gestito dal gruppo estremista islamico Muntada al Ansar – &#232 noto come un centro di smistamento per messaggi di Al Quaeda e di altri gruppi estremisti islamici ed era gi&#224 stato utilizzato in altre occasioni per la diffusione di proclami dell”organizzazione di Osama Bin Laden e di altri movimenti radicali.

Il video, intitolato ”Abu Musab al Zarqawi mostrato mentre massacra un americano” ritraeva cinque uomini incappucciati che decapitano un ragazzo e mostrano la testa mozzata come un trofeo, lanciando il terribile proclama ¿L”onore degli uomini e delle donne di Abu Ghraib pu&#242 essere riscattato solo con il sangue¿.

Il video incita gli iracheni alla riscossa anti-occidentale e minaccia altre decapitazioni: “non riceverete altro da noi che bare su bare, macellati a questo modo”.

Non &#232 chiaro se Zarqawi, il luogotenente di Osama bin Laden, venga ripreso nel video o se i cinque agiscano in suo nome, ma di sicuro l”esecuzione intendeva essere una risposta alle pene inflitte dai soldati americani ai detenuti ad Abu Ghraib.

L¿uomo ucciso era Nick Berg, 26 anni, imprenditore di Philadelphia, di religione ebraica, che si trovava in Iraq per affari: nei giorni scorsi il suo corpo decapitato &#232 stato recuperato sotto un cavalcavia di un”autostrada a Baghdad.

Il giovane aveva lavorato in Iraq nella ricostruzione delle infrastrutture ma di lui non si avevano pi&#249 notizie dal 9 aprile. I familiari, avvertiti dal Dipartimento di Stato, hanno espresso il loro disgusto per il fatto che gli ultimi momenti di vita del ragazzo siano stati resi pubblici senza alcun rispetto per il loro dolore.

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Alessandra Talarico