Il futuro delle sitcom minacciato dalla reality-Tv

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E¿ la fine di un mito. Dopo dieci anni di avventure, Monica, Rachel, Ross, Phoebe, Chandler e Joey hanno dato il loro addio ai telespettatori. Un¿uscita annunciata a tambur battente da NBC (General Electric), e che nasconde la difficolt&#224 che sta vivendo l¿emittente americana, di cui Friends era uno dei programmi cult del prime time.

Pi&#249 di 40 milioni di americani si sono sintonizzati sul canale televisivo per vedere l¿ultima puntata della sitcom pi&#249 amata d¿America.

Friends vanta 236 episodi, 55 nomination agli Emmy Awards. Un prodotto marketing esportato in 150 Paesi, che ha generato 1,9 miliardi di dollari in entrate pubblicitarie.

Ma la serie cominciava a perdere colpi. E il costo della produzione era diventato esorbitante: non meno di 1 milione di dollari ad attore per ogni episodio.

I cachet sono infatti aumentati pi&#249 volte nell¿arco di dieci anni, perch&#233 questi attori sconosciuti sono diventati delle vere e proprie star.

Robert Thompson, direttore del centro studi sulla televisione all¿Universit&#224 di Syracuse, ha confermato che: ¿NBC era arrivato al punto in cui le proprie entrate pubblicitarie non gli permettevano di pareggiare i costi¿.

L¿emittente vendeva molto cari gli spazi pubblicitari, che sono lievitati incredibilmente per l¿ultima puntata: lo spot di 30 secondi &#232 stato venduto per 2 milioni di dollari, quasi quattro volte di pi&#249 rispetto al prezzo solito. Per un totale di 24 spazi pubblicitari per un¿ora d¿episodio.

Un record per una sitcom, che solo il Superbowl &#232 riuscito a eguagliare.

Una sfida per le agenzie pubblicitarie, poich&#233 gli inserzionisti, da Hewlett Packard all¿assicuratore Allstate, per l¿occasione hanno anche creato dei nuovi spot.

Che che se ne voglia dire, gli esperti sono tutti d¿accordo nel ritenere che si tratti della fine di un¿epoca.

Oltre a Friends anche Frasier, Sex and the City (HBO), NYPD Blue (ABC) e presto Everybody Loves Raymond (CBS) lasciano il piccolo schermo.

Con queste serie cult degli anni ¿90, termina anche il Cosby Show e Seinfeld che avevano aperto una nuova era televisiva negli Stati Uniti.

La domanda &#232 adesso su tutte le bocche: la reality-Tv, in pieno boom, rimpiazzer&#224 le sitcom (situation comedy)?

Di questo ne &#232 convinto Jeff Zucker, presidente di NBC Entertainment.

¿Non si pu&#242 avere dodici reality shows tra i venti pi&#249 grandi successi e continuare a pretendere che si tratti di un fenomeno passeggero¿.

Rimane per&#242 che fino a oggi, anche se si &#232 raggiunta la tappa dei 25 milioni di spettatori, i reality show non riescono a superare le entrate generate nel lungo periodo da una serie Tv.

Visto che delle sitcom si possono mandare in onda le repliche, cosa che non si pu&#242 fare con i reality-show. Senza parlare dei video e dei Dvd, che fanno delle serie un prodotto riutilizzabile all¿infinito.

Questo d¿altronde, la NBC l¿ha compreso bene. Dal prossimo autunno, una nuova serie, Joey, dal nome di ex-Frieds, tenter&#224 di occupare il posto tanto ambito del gioved&#236 sera.

Tutti all¿opera quindi, per pensare e produrre la sitcom che accender&#224 gli entusiasmi dei telespettatori del XXI.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale