Dopo gli Usa, i Dvd usa-getta arrivano anche in Europa

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Europa



Presto anche su alcuni mercati europei arriver&#224 il primo Dvd usa-getta. Sar&#224 disponibile sul mercato francese a partire dal prossimo 7 maggio da Cdiscount, divisione del Gruppo Casino.

L¿obiettivo della societ&#224 &#232 quello di investire sul mercato al dettaglio e far presa sugli appassionati di film.

Questo supporto, realizzato da FDD Technology e commercializzato da Thomson, si chiamer&#224 DVD-D (che sta per disposable che in francese significa usa e getta) ha tutte le caratteristiche di un Dvd classico, ma &#232 dotato di un sistema di autodistruzione che cancella tutti i dati dopo otto ore dalla sua apertura.

Una sostanza ossidante, che i produttori sostengono non sia tossica, &#232 stata messa tra lo strato di alluminio sulla quale sono registrati i dati e lo strato di protezione del disco.

Nel momento in cui viene aperta la custodia, questa sostanza si sprigiona e cancella tutti i dati dopo otto ore.

Con questo Dvd, di cui Cdiscount ha comprato i diritti di distribuzione per la Francia, il Belgio e i Paesi Bassi, il rivenditore online spera di sedurre i singoli utenti proponendogli Dvd a basso prezzo per un uso unico.

Antoine Lamarche, direttore della comunicazione per Cdiscount, ha spiegato che la logica dovrebbe essere la stessa che per il biglietto del cinema.

¿Le persone potranno guardare il film una sola volta, e poi eventualmente decidere di comprare il Dvd¿, spiega Lamarche.

Per il suo lancio, Cdiscount vender&#224 questi Dvd-D al prezzo di 2,49 euro, successivamente decider&#224 di stabilire un prezzo tra i 2,49 e i 3,49 euro, a seconda dei film.

A parte i singoli amanti di film, la societ&#224 spera di poter far presa anche sui proprietari di videoteche, che potrebbero in questo modo liberarsi del contratto di restituzione dei film e anche dei problemi legati al deterioramento dei supporti.

Antoine Lamarche ha infatti confermato che l¿azienda &#232 in trattative con diversi operatori del settore.

Questo tipo di Dvd-D non ha per&#242 avuto l¿appoggio di tutti. Gilles Darnois, responsabile per lo sviluppo da GDS, casa madre dei video-club Vid&#233o Futur, ha commentato che i Dvd usa-getta non sono nei propri progetti.

Darnois ha spiegato di ritenere che non si tratti di buoni supporti, anzi, aggiunge che il Dvd usa-getta ¿svalorizza il prodotto¿

Quanto ai rischi per l¿ambiente, Cdiscount ha dichiarato che il proprio DVD-D &#232 riciclabile e senza alcun pericolo.

Lo scorso settembre, anche il gigante dei media Walt Disney ha avviato un programma pilota in quattro citt&#224 americane, per sperimentare un Dvd in grado di diventare illeggibile dopo due giorni d”utilizzo.

I film Disney su Dvd usa-getta sono arrivati in prova nei negozi, nelle farmacie e in altri punti vendita immediatamente. L¿obiettivo &#232 quello di studiare se la gente compra un Dvd di “breve vita” invece di acquistarne uno per sempre da un rivenditore home video.

Questa tecnologia “autodistruttiva”, realizzata da FlexPlay Technologies, fa s&#236 che i suoi dischi, una volta estratti dal loro involucro ed esposti all”ossigeno presente nell”aria, mutino il proprio colore dal rosso al nero nell”arco di 48 ore, divenendo cos&#236 impenetrabili per il laser di un lettore, in un processo simile allo sviluppo delle pellicole Polaroid.

I Dvd, che sono distribuiti da Buena Vista Home Entertainment, la divisione home video della Disney, hanno un prezzo consigliato di 6,99 dollari.

I Dvd “a tempo” prodotti da FlexPlay Technologies stanno finalmente guadagnando la fiducia dell”industria di Hollywood che potr&#224 portare il mercato dei Dvd a noleggio al di fuori delle videoteche, quindi in tutti quei punti vendita che non sono dotati di un servizio per il ritiro dei Dvd.

Il vantaggio di un Dvd usa-getta (chiamato EZ-D), infatti, &#232 che simili dischetti possono essere venduti ovunque e non c”&#232 bisogno di restituirli, rendendo potenzialmente ciascun negoziante un concorrente di Blockbuster.

FlexPlay, gi&#224 in trattative con altri colossi del settore per la licenza della propria tecnologia, sostiene che i cracker non possano in alcun modo allungare la vita dei suoi supporti a causa del fatto che questa non viene stabilita da un software ma da un processo chimico irreversibile. Nell”arco di tempo in cui rimangono leggibili, questi Dvd si comportano in tutto e per tutto come dei dischi tradizionali: questo significa che, con gli strumenti adatti, rimane possibile copiarli.

I Dvd usa-getta non sembrano essere stati ben accolti dal mercato americano. Gli esperti del settore ritengono che i consumatori difficilmente spenderanno dei soldi per un Dvd che dura soltanto 48 ore.

Nonostante questo opinione diffusa, alcune grandi catene commerciali, come l”americana Wal-Mart Stores, hanno gi&#224 deciso di abbattere i prezzi dei tradizionali Dvd.

I video e i film on demand trasmessi via satellite o via cavo rappresentano a loro volta una concorrenza preoccupante per i Dvd usa-getta, i cui vantaggi principali sono il prezzo conveniente, l”assenza di sovrapprezzo per una restituzione tardiva ed il fatto che non occorra proprio restituirli alla videoteca sotto casa.

Dennis McAlpine, analista di McAlpine Associates, ritiene che questi Dvd 48 ore, sia stata una “esperienza per imparare, per la Disney, pi&#249 che per fare soldi”.

Scondo Mc Alpine, da anni i noleggiatori di film come Blockbuster hanno guadagnato sul fatto di imporre un prezzo aumentato per le restituzioni tardive. Un prezzo in pi&#249 pagato dal consumatore, dal quale il produttore del film non ricava alcunch&#233. Di conseguenza, dice ancora McAlpine, gli studios hanno cercato un canale distributivo alternativo, come gli EZ-D.

Malgrado questo l”industria dell”home video, compresi i videonoleggi, restano d”importanza vitale per gli studios, per ottenere profitti una volta che i film sono usciti dal circuito delle sale.

Adams Media Research stima che l”industria dei film a domicilio rappresenti con 12,3 miliardi di dollari circa il 59% dei 20,8 miliardi di dollari che costituiscono i profitti 2002 degli studios cinematografici.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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