Google: a giorni l´annuncio ufficiale dell´IPO. La società vale 25 miliardi di dollari

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Sale a Wall Street la febbre per la prossima quotazione in Borsa di Google Inc, la pi&#249 popolare societ&#224 di ricerca su Internet, che addirittura potrebbe dare l¿annuncio entro questa settimana.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, nei prossimi giorni la societ&#224 dovrebbe presentare dettagliate informazioni sulle sue attivit&#224, avendo raggiunto determinate dimensioni in termini di asset e numero di azionisti.

Le nuove normative sulla trasparenza adottate dalla Sec, la Consob americana, impongono infatti tale comunicazione a societ&#224 con oltre 500 azionisti e asset superiori ai 120 milioni di dollari e sembra che Google abbia raggiunto questi requisiti.

A breve, dunque, l¿annuncio ufficiale di quello che da mesi &#232 il tormentone dei listini e che, in primo luogo per il suo significato simbolico, &#232 molto di pi&#249 di una semplice quotazione.

Quella di Google infatti, secondo molti osservatori, si appresta a diventare la quotazione dei record.

La messa in vendita dei pacchetti azionari della societ&#224 ¿ valutata circa 25 miliardi di dollari ¿ potrebbe fruttare alla Internet company circa 4 miliardi di dollari, una cifra superiore agli spettacolari lanci di Red Hat e soprattutto di Netscape, la societ&#224 che per prima ha lanciato la ¿moda¿ della Net Economy. Quotata in borsa il 9 agosto 1995, Netscape Communications Corp ha raggiunto il giorno stesso una capitalizzazione di due miliardi di dollari.

Inoltre ¿ anche alla luce dei buoni risultati ottenuti da Ericsson, Amazon, eBay per citarne qualcuno ¿ l¿arrivo in Borsa del motore di ricerca per eccellenza, potrebbe riportare sui mercati quella fiducia da parte degli investitori verso le aziende del settore tecnologico quotate al Nasdaq, tragicamente dissolta con lo scoppio della bolla tecnologica.

E sono in molti anche quelli che non vedono l¿ora di accertare se il ¿giocattolo¿ pi&#249 perfetto dell¿era Internet sar&#224 in grado di sottostare alle rigide regole della Borsa, rinunciando alla sua autonomia in fatto di strategie e sviluppo per poter soddisfare gli azionisti e produrre risultati in positivo.

Sempre secondo il Wall Street Journal, l¿operazione sarebbe stata affidata a due grandi nomi come Credit Suisse First Boston e Morgan Stanley, anche se in primo momenti la societ&#224 aveva sfidato l¿establishment finanziario annunciando un¿IPO on line. Il conferimento dell” incarico dovrebbe fruttare ai due istituti circa cento milioni di dollari.

Google &#232 stato creato nel 1998 da Larry Page e Sergey Brin e ha conosciuto una crescita esponenziale, tanto che i fondatori sono gi&#224 entrati nella classifica dei nuovi miliardari stilata da Forbes.

I due studenti dell¿Universit&#224 di Stanford inventarono un nuovo tipo di motore di ricerca che stabiliva l”importanza di una pagina web non in base alla semplice presenza di una parola chiave, bens&#236 in base al numero e alla tipologia dei siti web linkati a quella pagina.

Il loro metodo si rivela col tempo una vera e propria macchina da soldi: considerando che i navigatori svolgono in media ogni giorno circa 550 milioni di ricerche sul web, il valore del mercato &#232 arrivato a oltre 2 miliardi di dollari e cresce del 35 per cento l”anno.

La compagnia controlla attualmente pi&#249 del 70% del mercato globale: sette persone su dieci, in pratica, una volta su Internet, accedono al sito per trovare quello che stanno cercando.

Secondo l¿ultima ricerca di Nielsen-NetRatings, infatti, il motore di ricerca &#232 utilizzato da almeno 55 milioni di europei che lo considerano uno strumento fondamentale per la ricerca e per un buon utilizzo del web.

La popolarit&#224 della tecnologia &#232 tale che &#232 il verbo ¿to google¿ (¿googlare¿, anche se in italiano risulta un po¿ ostico da pronunciare) &#232 ormai entrato nel linguaggio comune come sinonimo di ricerca di informazioni su qualcuno o qualcosa.

Lo strapotere di Google nel settore della ricerca su Internet &#232 ormai evidente a tutti, ma la concorrenza non sta certo a guardare. Le pi&#249 importanti societ&#224 del settore ¿ da MSN a Yahoo ¿ stanno infatti puntando sullo sviluppo di piattaforme alternative e nei prossimi 18 mesi si prevede una vera e propria battaglia per spodestare Google dal suo trono.

MSN ¿ il cui portale &#232 utilizzato abitualmente da circa 27 milioni di persone ¿ ha da poco annunciato ufficialmente la disponibilit&#224 sul portale MSN della nuova barra degli strumenti, che permetter&#224 agli utenti di cercare pagine sul web, inserendo frasi e parole in una mascherina proprio come avviene da tempo sui siti della stessa Google e dell”altra rivale, Yahoo!.

Quest¿ultima, da canto suo, ha dato vita negli ultimi tempi a una massiccia campagna acquisizione nel settore: dopo avere acquisito Inktomi, pioniere della tecnologia algoritmica di ricerca via Web, nel luglio dello scorso anno la societ&#224 ha acquistato anche Overture Services – leader mondiale nei servizi commerciali di ricerca via Internet – per 1,63 miliardi di dollari.

A febbraio, inoltre, la societ&#224 californiana ha annunciato di avere esteso il proprio web index che include ora oltre sei miliardi di elementi. Di questi, 4 miliardi sono pagine web, ma un grosso sforzo &#232 stato anche compiuto nell¿arricchimento del database fotografico.

Insomma, un vero e proprio archivio globale dell”era digitale.

Vedremo ora quante e quali tra le multinazionali mondiali saranno pronte a dare la caccia alle azioni della societ&#224, che finora ha mantenuto uno strettissimo riserbo sull¿operazione che &#232 sulla bocca di tutti ormai da molti mesi.

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Alessandra Talarico