Media digitali: l´UE corre il rischio di frammentare il mercato

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Europa



Il mercato dei media digitali sar&#224 pi&#249 aperto e diversificato, ma anche pi&#249 complicato e frammentato, dopo la decisione della Commissione europea di imporre a Microsoft di separare il software multimediale Media Player dal proprio sistema operativo Windows.

Bruxelles ha imposto in settimana al colosso informatico di Bill Gates una maxi multa da 497,2 milioni di euro, una sanzione record affiancata dall”ingiunzione di cambiare linea di condotta, rispetto quella che sinora, a giudizio dell¿Antitrust, ha permesso al colosso di ostacolare la libera concorrenza sul mercato di settore.

Gli uffici di Monti hanno imposto al Gruppo di Redmond di offrire entro 90 giorni una versione del suo sistema operativo Windows senza Media Player, e ha anche ordinato di fornire ai concorrenti abbastanza informazioni da permettere ai loro prodotti una piena interoperabilit&#224 con Windows. Microsoft dovr&#224 adempiere a queste condizioni in 120 giorni.

Questa iniziativa avr&#224 tuttavia, nel breve periodo, l¿effetto di rendere pi&#249 difficile la posizione degli utenti che in realt&#224 si intende proteggere, e che d¿ora in poi dovranno fare i conti con un mercato dove imperverser&#224 la guerra dei format e la necessit&#224 di studiare con attenzione le condizioni di vendita e di salvaguardia della musica e dei video digitali.

Negli ultimi due anni, diversi siti di vendita di musica online sono entrati sul mercato, utilizzando la loro tecnologia di codifica che spesso funziona solo su alcuni specifici prodotti.

Sony, per esempio, ha pensato e creato il servizio Connect, perch&#233 venda la propria musica principalmente per i propri walkman, Apple lo ha fatto con il proprio sito iTunes Music Store, che &#232 diventato un vero e proprio strumento di promozione del suo lettore portatile di Mp3, iPod, e la musica di MSN Music Club di Microsoft non pu&#242 essere ascoltata che sui lettori Rio, iRiver o Creative Nomad.

E chi compra musica su Internet non pu&#242 scambiare file con gli utenti dei servizi concorrenti, n&#233 ascoltarli su supporti legati ai siti concorrenti.

Questa polverizzazione del settore non cesser&#224 con la decisione della Ue sul caso Microsoft, di cui sperano di avvantaggiarsi i competitor di Bill Gates per lanciare nuovi servizi e ritagliarsi una nicchia di consumatori fedeli.

Sony, la scorsa settimana, ha annunciato il lancio per il mese di giugno della versione europea del suo servizio Connect, che funzioner&#224 con la propria tecnologia di compressione dei file, detta Atrac, e la protezione antipirateria Open Music Gate.

RealNetworks ha anche lui aperto il proprio sito di vendita di musica nel gennaio con il format di file AAC, lo stesso utilizzato da Apple per iTunes, ma combinato con la propria tecnologia anticopia Helix.

La frammentazione del mercato dei media digitali si fa a svantaggio dei costruttori informatici e elettronici che vorrebbero che i loro prodotti funzionassero con tutti i format proposti dai fornitori di contenuti, spiegano gli analisti.

I produttori d¿elettronica per il gran pubblico sottolineano che sono costretti a pagare i diritti ogni volta che includono nei loro prodotti delle tecnologie di codifica.

¿Noi supportiamo numerosi format di media. La vera questione &#232 sapere quanto siete disposti a pagare per la licenza¿, ha spiegato Frans van Houten, condirettore generale del primo costruttore europeo, Philips.

I consumatori dovranno imparare a vivere in un mondo dove dovranno comprare diversi apparecchi se vorranno accedere a differenti servizi, poich&#233 ci vorranno degli anni prima che arrivi una piattaforma unica, come &#232 stato per il caso dei Cd o per i Dvd. Questo il parere di Robert Ashcroft, direttore della divisione europea di Sony Network Applications e Content Services.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

Archivio delle news sul caso antitrust Microsoft-Ue