Mobile spam: anche l´Australia passa al contrattacco

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A pochi giorni dal debutto delle nuove normative sullo spam elaborate dall¿Australian Communications Authority (ACA), l¿Australian Direct Marketing Association (ADMA) – la pi&#249 importante associazione di marketing del paese ¿ sta attivamente collaborando con il suo Mobile Marketing Council per arginare il fenomeno dello spam sui telefonini.

Alla fine dello scorso anno, il quotidiano britannico Daily Mirror riportava che negli ultimi due anni i sudditi di sua Maest&#224 hanno ricevuto almeno due miliardi di messaggi pubblicitari non richiesti sul telefoinino.

In Europa, tuttavia, il problema non &#232 ancora molto diffuso: in Asia, Australia e Stati Uniti invece gli sms non sollecitati hanno registrato un incremento record, minacciando di diventare un fenomeno pari per estensione e fastidio a quello delle eMail spazzatura.

¿Lo spam aumenta di anno in anno e sebbene quello sui telefonini non sia ancora un fenomeno cos&#236 esteso ¿ a causa dei costi ¿ l¿ADMA &#232 convinta che la questione necessiti di un approccio altrettanto mirato, specialmente alla luce del fatto che gli australiani inviano pi&#249 di 14 milioni di messaggini ogni giorno¿, dice Il Ceo dell¿associazione Rob Edwards.

La maggior parte di questi sms sono person-to-person, ma pare che l¿impegno delle societ&#224 di telemarketing sia sempre maggiore, con il mobile marketing sempre pi&#249 parte integrante delle tradizionali strategie di vendita e le applicazioni business degli sms abbracciate entusiasticamente a danno degli utenti e dell¿intera industria.

In Giappone, ad esempio, dove il messaggio lo paga chi lo riceve, il problema &#232 molto pi&#249 serio: DoCoMo ha calcolato che nove sms su 10 sono spam. La compagnia ha intrapreso le vie legali, chiedendo ad alcune societ&#224 il rimborso dei danni subiti danni dagli utenti e dall¿azienda.

Questi sms, infatti, inducono spesso i consumatori a chiamare numeri dai costi altissimi, per esempio facendo credere che l¿utente ha ricevuto un messaggio da un ammiratore segreto. Si tratta quindi vere e proprie truffe.

Secondo uno studio Forrester Research, nel 2003 il 56% delle societ&#224 hanno usato i messaggi di testo come strumento di marketing.

Secondo la GSM Association, lo spam &#232 una delle maggiori minacce per il futuro della telefonia mobile, mentre gli operatori dovranno sostenere ingenti spese nel customer service per far fronte alle sempre pi&#249 numerose chiamate di protesta degli utenti confusi, soprattutto, su come difendersi e a chi rivolgere le proprie lamentele.

In base ai dati di Empower Interactive, l¿80% degli operatori mobili sono d¿accordo sul fatto che lo spam &#232 una grave minaccia ai propri affari, ma solo un quinto ha messo in atto una qualche forma di protezione per gli utenti, mentre un terzo di loro non ha in programma di farlo.

La societ&#224 ha rilevato che il 65% degli utenti mobili riceve in media 5 messaggi non sollecitati al giorno, ma la cosa grave &#232 che questo dato, per il 45% degli operatori crede che sia un livello ¿accettabile¿.

E sono in molti, infatti, a puntare il dito proprio sugli operatori della telefonia mobile, che ¿ pur dovendo affrontare la rabbia degli utenti ¿ approfittano dei guadagni generati dal traffico dei messaggi, continuando a tenere un atteggiamento vago nei confronti del problema.

I messaggi di testo si sono infatti dimostrati una vera e propria miniera d¿oro da cui operatori ottengono un margine di profitto che va dal 60 all¿80%. Ecco perch&#233, sostengono gli osservatori, gli operatori potrebbero mantenere un atteggiamento volutamente ambiguo.

Le nuove normative introdotte dall¿ACA sono un¿estensione dell¿attuale Mobile Marketing Code of Practice varato dall¿ADMA nel giugno 2003 che prevede l¿espulsione dall¿associazione e multe fino a un milione di dollari.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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