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Workshop Agcom: Wind chiede l¿istituzione di un organo garante per il mercato Ue delle tlc

Italia



Si &#232 concluso oggi il workshop promosso dall¿Autorit&#224 per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) su ´La costruzione del mercato delle telecomunicazioni fisse e mobili: il bilancio dell´era Open Network Provision (ONP) e le prospettive del nuovo quadro regolamentare della UE´.

Alle discussioni hanno partecipato i maggiori protagonisti delle telecomunicazioni italiane ed europee e gli argomenti trattati sono stati molteplici.

Tra questi, ha suscitato molto interesse l¿eventualit&#224 dell¿ingresso sul mercato italiano di un nuovo operatore Gsm al posto di Blu: ¿dipender&#224 dall”analisi dei risultati di mercato¿, ha dichiarato il presidente dell¿Agcom, Enzo Cheli, ma ¿&#232 un obiettivo che noi non escludiamo¿.

A sostenere questa possibilit&#224, il presidente di Vodafone Italia, Vittorio Colao, che per&#242 dice: ¿¿Ben venga, la concorrenza &#232 sempre benvenuta, ma chiunque sia, deve essere in grado di stare in piedi da solo, senza che poi ci venga chiesto di raccoglierne i cocci, se dovesse andare a gambe all”aria o di salvarlo, sovvenzionandolo con condizioni asimmetriche”.

L¿argomento dovr&#224 essere trattato con il ministro delle Telecomunicazioni, Maurizio Gasparri che si occuper&#224 anche del probabile slittamento degli obblighi di copertura del territorio da parte degli operatori della terza generazione.

Un confronto col ministro sembra inevitabile, alla luce delle difficolt&#224 ¿ comuni a tutti gli operatori europei ¿ incontrate nel completamento delle reti Umts.

L¿ipotesi &#232 stata confermata anche dal commissario dell”Autorit&#224 per le garanzie nelle comunicazioni Alessandro Luciano, secondo cui il nostro Paese non &#232 ancora uscito definitivamente dal processo di consolidamento, alla luce del ¿¿caso di Ipse e della valorizzazione dell”unico asset in possesso della societ&#224: la licenza per l”utilizzo delle frequenze Umts¿.

In base a queste valutazioni, probabilmente il ministero decider&#224 per lo slittamento di 6 mesi del termine per la prima verifica di copertura territoriale, da giugno a dicembre 2004.

Colao si &#232 inoltre detto contrario al fatto che possa essere anticipata l”introduzione del cosiddetto ”operatore virtuale” (un soggetto che opera, cio&#232, utilizzando le infrastrutture di altri operatori concessionari della licenza) prima del 2008.

Una simile operazione, aprirebbe ¿¿ un contenzioso di proporzioni rilevanti¿ ha detto Colao.

A rassicurare in questo senso gli operatori &#232 intervenuto proprio il ministro delle Comunicazioni, secondo cui questa ipotesi non &#232 assolutamente praticabile allo stato attuale, n&#233 in termini tecnologici, n&#233 in termini finanziari.

¿Bisogna seguire le procedure, andare con i piedi di piombo ¿ dice Gasparri – Dobbiamo avere cose reali e non virtuali. Ci vuole molta saggezza. Non possiamo creare illusioni, ma piuttosto seguire criteri molto rigorosi¿.

Positiva, per il patron di Vodafone Italia, la situazione sul mercato dei cellulari di terza generazione, dove Vodafone &#232 presente assieme ai tre concessionari rimasti – Tim, Wind e H3G – dopo che Telefonica ha congelato le attivit&#224 di Ipse 2000.

A questo proposito, Colao, ha riferito che il suo gruppo sarebbe anche pronto ad acquisire le licenze Umts di Ipse 2000, se queste venissero offerte a prezzi odierni di mercato. La valutazione, per&#242, &#232 molto difficoltosa, dal momento che ¿¿&#232 difficile fare una stima rispetto a un prezzo fatto al momento di una bolla di borsa¿.

Quanto all”ipotesi di rinvio della scadenza per gli obblighi di copertura della rete Umts, Colao ha detto: ¿Noi siamo a posto, ma se il ministro decide per una proroga la accetteremo¿.

Vodafone Italia ha gi&#224 raggiunto la copertura di tutti i capoluoghi di regione, che gli obblighi della licenza richiedono entro il prossimo giugno.

Colao teme per&#242 comunque che un rinvio del termine possa fornire ¿un alibi¿ agli enti locali per inserire nuovi ostacoli alla posa delle antenne per l¿Umts.

&#200 un intervento fiume, quello del numero uno di Vodafone Italia, che tocca anche la questione dell”accordo esclusivo fra Tim e Rai sull”utilizzo dei contenuti per l”Umts: ¿Stiamo valutando l¿ipotesi di ricorrere all¿Antitrust, dal momento che riteniamo che il rapporto tra le due societ&#224 abbia degli aspetti giuridici estremamente interessanti¿.

¿La Rai – ha riferito Colao – &#232 un servizio pubblico che ricava proventi dal canone, quindi non si capisce a che titolo rivende i contenuti in esclusiva. Questi accordi privilegiati inoltre impediscono lo sviluppo del sistema¿.

Sull¿argomento &#232 subito intervenuto uno dei diretti interessati: il presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera.

L¿accordo, dice, &#232 stato portato a termine perch&#233 in quel momento Telecom Italia era l¿unico operatore ad avere a disposizione le tecnologie necessarie.

¿Se domani qualche altro gestore si facesse avanti, non saremo certo noi ad impedire che la Rai sottoscriva altri accordi, perch&#233 noi siamo pienamente contro l”esclusiva¿. Tronchetti Provera ha poi sottolineato che anche Vodafone ha firmato accordi con La 7 pur non avendo a disposizione la tecnologia.

Il commissario Ue alla concorrenza Mario Monti, si &#232 invece soffermato sulle performance delle tlc, uscite dalla grave crisi che ha coinvolto il settore negli ultimi tre anni.

Le telecomunicazioni ¿ ha detto Monti ¿ sono una locomotiva del progresso tecnologico, economico e sociale e per il prossimo triennio promettono margini superiori al 35% e ricavi netti superiori al 10%.

Per Monti, per&#242, c¿&#232 ancora bisogno di molti interventi dell¿Autorit&#224 per garantire una corretta concorrenza: tra questi, il Commissario ha proposto incentivi ai new entrant nel medio e lungo periodo, perch&#233 possano affrontare in modo ottimale la concorrenza degli incumbent e implementare al pi&#249 presto le infrastrutture necessarie alla fornitura dei servizi.

In questo contesto, diventa altres&#236 decisiva la verifica del corretto comportamento degli ex monopolisti, che troppo spesso hanno tentato di rallentare l¿ingresso sul mercato di nuovi concorrenti, creando ostacoli all”accesso alle reti e rendendo pi&#249 gravosi i collegamenti con gli utenti finali.

A questo proposito &#232 intervenuto l¿amministratore delegato di Wind Tommaso Pompei, secondo cui al settore occorre una vera e propria Autorit&#224 di regolamentazione europea.

Secondo Pompei, infatti, ¿¿siamo entrati in un modello di regolamentazione ormai chiaramente sopranazionale e stiamo assistendo a una ”europeizzazione” del modello di regolamentazione che tuttavia convive con un assetto ancora fortemente basato sul ruolo delle Autorit&#224 di regolazione nazionali¿.

Pompei sottolinea la necessit&#224 di semplificare l¿assetto istituzionale europeo, puntando sul modello degli Stati Uniti, ¿¿che vede al vertice la Federal Communication Commission e alla base le cosiddette Puc, ovvero le Public Utility Commissions, i regolatori statali¿.

Per quanto riguarda l¿Umts di Wind, i servizi dovrebbero arrivare tra ottobre e novembre sulla piattaforma i-mode, ¿¿ma faremo quello che il Garante ci dir&#224 di fare. Sulla copertura siamo in anticipo sui tempi, mancano per&#242 i terminali¿.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Workshop Agcom: per Cheli positivo il processo di liberalizzazione delle Tlc, ma per il momento nessun nuovo operatore Gsm

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