Wi-Fi: i produttori Usa di chip interrompono l¿esportazione in Cina

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I pi&#249 importanti produttori americani di chip ¿ tra cui Intel a Broadcom ¿ hanno interrotto l¿esportazione verso la Cina dei loro prodotti Wi-Fi, per evitare di contravvenire alle nuove norme sugli standard di sicurezza introdotti da Pechino lo scorso dicembre.

Le autorit&#224 cinesi hanno stabilito che tutti i dispositivi per la connessione wireless a Internet a banda larga debbano integrare uno standard diverso da quello in uso sui nostri mercati: denominato Wapi (Wired Authentication and Privacy Infrastructure), il nuovo protocollo di cifratura sta per&#242 creando forti contrasti tra la Cina e gli Stati Uniti.

I segreti dello standard, infatti, sono noti solo a selezionati vendor locali con i quali, per forza di cose, le societ&#224 occidentali dovranno collaborare per poter vendere i loro prodotti sul mercato cinese.

I produttori Usa hanno subito protestato, temendo che queste societ&#224 ¿ 24 in tutto ¿ possano fare cartello imponendo tasse pi&#249 alte del dovuto per consentire l¿uso del Wapi, ma soprattutto per il rischio che andrebbe a correre la propriet&#224 intellettuale dei prodotti hi-tech.

Intel e Broadcom sostengono infatti che le regole concernenti il Wapi siano semplicemente un sotterfugio per costringerli a rivelare le loro conoscenze sul Wi-Fi alle aziende locali.

I vendors americani, tra l¿altro, non si sono rifiutati di sviluppare prodotti compatibili col sistema di cifratura, ma hanno riferito di non aver ancora ricevuto informazioni sufficienti sulla specifica.

I funzionari di Pechino, da canto loro, continuano a ripetere che l¿introduzione del nuovo protocollo mira semplicemente a rendere pi&#249 sicure le comunicazioni sulle reti W-Lan.

La disputa sul Wapi, comunque, rientra in una diatriba pi&#249 ampia riguardo le norme sull¿esportazione di semiconduttori verso la Cina.

Le aziende occidentali lamentano infatti che le tasse del 17% sull¿importazione di semiconduttori siano inique se paragonate al 3% applicato sui prodotti locali.

Nonostante le pesanti regole sul commercio, indubbiamente i produttori internazionali non possono permettersi di ignorare il vastissimo mercato cinese e probabilmente molti di loro saranno costretti a sottostare alla linea di Pechino.

Quello che rimane da chiarire al momento riguarda le conseguenze che l¿atteggiamento della Cina avr&#224 sull¿interoperabilit&#224 dei prodotti Wi-Fi.

L¿information Technology Council (ITIC) ¿ che riunisce societ&#224 del calibro di Apple, Cisco, Hewlett-Packard, Microsoft, Sony, Time Warner e Oracle, ha gi&#224 pi&#249 volte ribadito che la creazione di una doppia versione di ogni singolo prodotto non solo avrebbe gravi conseguenze economiche per le aziende straniere, ma comprometterebbe anche l¿interoperabilit&#224 dei sistemi stessi, causando un¿eccessiva frammentazione del mercato globale.

Pochi giorni fa, anche il Governo degli Stati Uniti ¿ attraverso una lettera firmata dal ministro del commercio Donald Evans e dal Segretario di Stato Colin Powell ¿ha manifestato le proprie perplessit&#224 riguardo il Wapi.

Ma al momento le autorit&#224 cinesi non hanno manifestato alcuna intenzione di rivedere gli obblighi sugli standard di sicurezza sul Wi-Fi, che diverranno effettivi dal 1° giugno di quest¿anno.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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