Consiglio Ue delle tlc: i ministri discutono di ICT. Intanto Gasparri esclude nuove tasse per gli operatori GSM

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Europa



Si &#232 svolto oggi a Bruxelles il consiglio dei Ministri delle Tlc che ha visto la partecipazione del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e del Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca.

Quattro anni dopo il Consiglio europeo di Lisbona, i Ministri si sono ritrovati a discutere sulla situazione delle comunicazioni elettroniche in Europa, sul seguito del vertice Mondiale della Societ&#224 dell”Informazione e su questioni relative allo spam.

Durante l”incontro con i corrispondenti italiani organizzato daPuntoIte dal suo presidente,Luigi Gambardella, il ministro delle Comunicazioni ha dato una notizia che certamente far&#224 tirare un sospiro di sollievo agli operatori mobili del nostro Paese, dal momento che, commentando le voci (riportate anche dal Financial Times) secondo cui il governo francese starebbe pensando a nuove tasse sul fatturato degli operatori di rete GSM, Gasparri ha escluso che l¿Italia seguir&#224 questa tendenza.¿Noi in Italia non immaginiamo di scaricare costi aggiuntivi sugli operatori delle telecomunicazioni. Non &#232 nel nostro programma¿.

Secondo alcuni calcoli, si tratterebbe di somme di un”entit&#224 analoga a quelle pagate per licenze Umts, concesse quando il mercato delle tlc era in piena espansione.

Sembra singolare ¿ aggiunge Gasparri ¿ che l¿iniziativa nasca proprio in Francia, dove il governo ha provocato l¿intervento della Commissione Ue a causa degli intercessioni a sostegno di France T&#233l&#233com.

¿Quando ho assunto la responsabilit&#224 del ministero delle Comunicazioni – ha concluso il ministro – presi la decisione di allungare di cinque anni tutte le licenze telefoniche fisse e mobili senza oneri per gli operatori. Proprio per dare un positivo segnale di stabilita” ad un mercato che in quel momento non aveva una situazione particolarmente brillante¿.

Sullo stesso argomento, il ministro Stanca, ha lasciato intendere che un”eventuale scelta in questa direzione del governo di Parigi sarebbe accolta con preoccupazione dalla ¿stragrande maggioranza¿ degli altri Paesi Ue, dal momento che ¿¿tornare a chiedere all””industria, che sta cominciando ad uscire da una crisi, di versare somme importanti nelle casse dei governi &#232 fuori tempo e fuori luogo¿, nonch&#233 ¿¿difficile da comprendere¿.

La creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo dell¿ICT ¿ come &#232 emerso dall¿incontro dei Ministri ¿ rimane comunque una priorit&#224 per i regolatori, dal momento che il settore delle comunicazioni elettroniche gioca un ruolo fondamentale nella crescita dell¿Europa, avendo effetto su quasi ogni altra attivit&#224 economica.

Dopo due anni di consolidamento, sembrano esserci tutte le prospettive migliori per un ritorno al profitto del settore, alla luce della crescita nella domanda di prodotti e servizi hi tech, ma &#232 anche da dire che il gap produttivo tra Usa ed Europa sta aumentando.

Questo &#232 essenzialmente dovuto alla superiorit&#224 degli Stati Uniti sia nella produzione che nell¿uso dell¿ICT nell¿industria.

La forza dell¿Europa, comunque, sta nel settore delle comunicazioni elettroniche che &#232 quello che ha maggiormente contribuito alla crescita di produttivit&#224 dell¿Ue.

Una crescita duratura nel settore dell¿ICT pu&#242 essere raggiunto soltanto attraverso un ritorno agli investimenti e lo sviluppo di servizi innovativi.

A questo scopo i governi nazionali e l¿Ue devono agevolare l¿uso delle infrastrutture necessarie alla diffusione capillare della banda larga e del 3G.

I governi possono fare questo in diversi modi, ad esempio aumentando essi stessi l¿utilizzo delle applicazioni ICT e della banda larga oppure supportando la fornitura di infrastrutture e servizi nelle aree pi&#249 svantaggiate.

Per attirare gli investimenti il mercato deve essere competitivo: ecco perch&#233 gli Stati membri devono impegnarsi a mettere in pratica il nuovo framework legislativo per le comunicazioni elettroniche che contribuir&#224 alla realizzazione degli obiettivi fissati a Lisbona.

L¿Iniziativa di Crescita lanciata dalla Commissione nel luglio del 2003 sottolinea l¿importanza della banda larga per lo sviluppo economico, la competitivit&#224 e la creazione di occupazione, attraverso strumenti come il Piano d¿azione eEurope 2005.

E se la connettivit&#224 rimane una questione di primo piano, &#232 anche importante spostare l¿asse della discussione sulle politiche di sviluppo e sull¿uso effettivo dei servizi innovativi a vantaggio degli utenti. A questo proposito i protagonisti del mercato dovrebbero essere coinvolti in un dialogo aperto e continuato in vista dell¿identificazione di azioni specifiche nell¿area delle comunicazioni elettroniche.

Per questo il consiglio invita gli Stati Membri a presentare e attuare le strategie sulla banda larga per il maggio 2004 e a prevedere la pubblicazione per luglio 2004 di una Comunicazione sullo sviluppo del 3G, alla luce della Mobile Communications and Technology Platform.

Durante l¿incontro si &#232 parlato anche di spam: il consiglio ha riconosciuto l¿importanza dei nuovi servizi di comunicazione, inclusa la posta elettronica, per la crescita e la competitivit&#224 dell¿Unione Europea e ha sottolineato l¿importanza della fiducia degli utenti per il successo del commercio elettronico e lo sviluppo della Societ&#224 dell¿Informazione.

Il 22 gennaio 2004, la Commissione ha adottato la Comunicazione sulle ¿comunicazioni commerciali non sollecitate o spam¿, inoltrata al Consiglio il 27 gennaio 2004.

La Comunicazione considera le dimensioni del problema, analizza le questioni chiave e specifica tutta una serie di azioni basate sull¿effettiva trasposizione, sul rafforzamento e sul monitoraggio del framework regloatorio europeo sulle eMail commerciali non sollecitate.

In questo contesto, i ministri delle tlc, individuando i danni e i rischi causati alla privacy e alla protezione dei minori dalle eMail non sollecitate, hanno riconosciuto l¿importanza di una pi&#249 stretta collaborazione tra i governi, le autorit&#224 nazionali e il settore privato (in particolare ISP, produttori di software, e associazioni di settore e dei consumatori).

I governi sono chiamati a trasporre la Direttiva 2002/58/EC sulla privacy, ad implementare un effettivo rafforzamento delle attuali procedure per la gestione ¿cross-border¿ dei reclami e a condividere le informazioni essenziali riguardo, in particolare, le best practice sul rafforzamento della lotta allo spam, inclusa la possibilit&#224 di sviluppare ¿ magari cooperando con la Commissione ¿ un approccio comune alla collezione statistica dei dati sullo spam.

Gli addetti ai lavori, per consentire l¿attuazione di contromisure pi&#249 efficaci, dovrebbero adattare al pi&#249 presto i loro metodi di collezione ed elaborazione dei dati al nuovo framework legislativo per le comunicazioni non sollecitate.

Un¿altra soluzione efficace potrebbe essere l¿adozione di procedimenti auto-regolatori in fatto di accordi contrattuali specifici tra fornitori e clienti, nonch&#233 lo sviluppo di meccanismi diversi – ma compatibili con le attuali normative – per la soluzione di dispute legali.

Essenziale anche continuare a elaborare nuovi sistemi di filtraggio che forniscano agli utenti uno strumento in pi&#249 per difendersi dalla posta spazzatura.

In riferimento al primo Summit Mondiale sulla Societ&#224 dell¿Informazione (WSIS), svoltosi a Ginevra nel dicembre dello scorso anno, i Ministri hanno ribadito il loro pieno supporto alla Dichiarazione di Principi stilata in quell¿occasione e ripresa nel Piano d¿Azione della prima fase del WSIS.

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Alessandra Talarico